Appello a tutte le forze politiche e sociali
PIOMBINO 9 dicembre 2016 — Chi ci governa sta polverizzando ogni prospettiva di ricostruire un tessuto economico e sociale coeso e solido in Val di Cornia.
Anche se fossimo di fronte a proposte concrete da parte di investitori che hanno dimostrato di rispettare scrupolosamente gli impegni assunti, l’amministrazione piombinese, assieme a quelle della Val di Cornia, avrebbe dovuto elaborare un proprio progetto per la ridefinizione dell’area industriale piombinese, ponendosi l’obiettivo delle bonifiche e della SS.398 come condizione prioritaria per dare risposta a nuove esigenze e attività produttive, magari provenienti anche dal nostro territorio o dai limitrofi. Così come avrebbe dovuto elaborare idee e progetti per il recupero e la valorizzazione culturale del patrimonio storico della siderurgia piombinese.
Le istituzioni e le amministrazioni servono a questo e il loro ruolo è tanto più prezioso quanto più drammatici sono i tempi nei quali si trovano ad operare. Già, perché non siamo di fronte ad impegni seri e a prospettive concrete da parte dell’investitore Rebrab che non ha rispettato praticamente nulla degli accordi di programma sottoscritti. Di fronte a ciò che sta accadendo, le amministrazioni a guida PD (nazionali, regionali e locali) sono invece goffamente impegnate a tranquillizzare e sopire i cittadini, nascondendo loro la realtà drammatica di un territorio devastato non solo dalla crisi economica, ma anche dall’incapacità assoluta della politica di elaborare piani di riconversione, progetti di riqualificazione e di promozione delle attività produttive. Si fanno dettare gli atti amministrativi da un imprenditore, svendono le loro prerogative istituzionali e raccontano favole su un futuro radioso che non arriva mai. È una linea politica praticata da tempo che sta producendo seri danni al futuro dei nostri territori.
Limitandoci agli ultimi anni, sono infiniti i progetti annunciati che avrebbero dovuto risollevare le sorti della città di Piombino e della Val di Cornia e che invece si sono rivelati degli squallidi bluff. Tra questi i fanghi di Bagnoli e il conseguente polo europeo per il trattamento dei rifiuti, il grande porto (iniziato nel 2013 e non ancora concluso) per accogliere la Concordia (già demolita a Genova), la nascita del polo europeo per la rottamazione delle grandi navi, la Città Futura che doveva sorgere nelle aree ex industriali di proprietà del Comune sulle quali, nonostante i soldi disponibili da anni, non sono iniziate neppure le bonifiche;, i tanti poli della nautica piombinese mai decollati, la strada 398 annunciata per certa innumerevoli volte e mai partita; ecc.
Nelle ultime settimane sono emerse le enormi criticità del già ridimensionato piano industriale Aferpi, a partire dalla mancanza di finanziamenti. L’ultimo consiglio comunale di Piombino (che non hanno voluto convocare congiuntamente agli altri consigli della Val di Cornia come avevamo richiesto) ne è stato una plateale conferma.
A non rispettare gli impegni non è solo Rebrab (che stenta a garantire il funzionamento dei treni di laminazione esistenti), ma anche lo Stato che, nonostante gli annunci, non ha fatto partire né le bonifiche né la costruzione della 398 fino al porto. Le somme stanziate per queste opere oscillano tra l’insufficienza (la strada) e il ridicolo (le bonifiche).
Di fronte a questo l’amministrazione piombinese tace sulle inerzie del Governo e continua a farsi dettare i compiti dal privato. Le amministrazioni sorelle della Val di Cornia a guida PD stanno zitte e buone, sperando che nessuno le incomodi.
Ebbene, di fronte ad uno scenario così deprimente chiediamo a tutte le forze politiche e sociali una risposta coesa e decisa perché si rompa una spirale di inerzia e malgoverno che priva di qualsiasi futuro questo territorio. Si parta dal dire la verità ai cittadini e si abbia l’umiltà, di fronte ai troppi fallimenti, di aprire un confronto serio e costruttivo con tutti coloro che hanno idee e proposte per la Val di Cornia.
Liste Civiche Unite
Comune dei Cittadini
Un’altra Piombino
Assemblea Sanvincenzina
Assemblea popolare Suvereto