Appena nominato direttore è indagato e si dimette
SUVERETO 30 dicembre 2016 — Dopo che circolava informalmente nell’ambiente da alcuni giorni, arriva oggi sulla stampa la notizia delle dimissioni di Enzo Tacconi nominato direttore protempore di AtoSud in seguito all’arresto dell’ex direttore Andrea Corti nell’ambito dell’inchiesta per turbativa d’asta e corruzione nel maxi appalto dei rifiuti che ha coinvolto AtoSud e l’aggiudicatario SeiToscana che gestisce il servizio nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto e in alcuni Comuni della provincia di Livorno.
Nell’assemblea di AtoSud del 29 dicembre è stato proprio il presidente Ghinelli, sindaco di Arezzo, ad annunciare le dimissioni di Tacconi raggiunto il 22 dicembre da un avviso di garanzia.
“In seguito alla nomina di Tacconi – interviene il vicesindaco del Comune di Suvereto Jessica Pasquini – e non appena venuti a conoscenza del profilo che il Gip aveva tracciato su di lui come braccio destro succube del Corti e autore materiale degli atti di gara, il sindaco Parodi aveva chiesto attraverso lettera ufficiale che fosse revocata la nomina perché non dava la necessaria garanzia di discontinuità con la condotta dell’ex direttore. Nessuno dei sindaci di AtoSud ha risposto a questa proposta, come nessuna risposta è stata data alla richiesta avanzata da Suvereto di blocco delle tariffe a tutela dei cittadini fino a conclusione dell’inchiesta “.
“Oltretutto – aggiunge Parodi – nell’assemblea di AtoSud del 5 dicembre era stata votata, con il voto contrario di Suvereto, l’estensione dei poteri di firma a Tacconi che era stato messo nelle condizioni di lavorare in piena libertà di azione, In quella occasione feci un ulteriore appello ai colleghi sindaci che dovevamo agire per la salvaguardia dei nostri cittadini, invitandoli a prendere posizione sulla revoca del Tacconi ma nessuno dei presenti avallò la mia idea”.
Questa vicenda è allarmante e sancisce definitivamente il fallimento delle aree vaste per la gestione dei rifiuti dove non solo non si trova nessun risparmio, ma dove, in mancanza di reali strumenti di controllo da parte dei territori, si aprono preoccupanti spazi al malaffare. Il presidente della Toscana Enrico Rossi sembra non aver compreso il pericolo tanto che ha già annunciato la volontà di creare una unica autorità AtoToscana.
“Contro questa proposta e per una maggiore democrazia e trasparenza nella gestione AtoSud” continua il sindaco Parodi “ si è pronunciato il consiglio comunale di Suvereto, portando all’ordine del giorno una precisa mozione, nella seduta del 27 dicembre, con posizione contraria della minoranza PD, che ha motivato il voto contrario continuando a sostenere che creare aree vaste genera risparmi ed efficienza, nonostante che l’evidenza dei fatti dimostri che abbiamo avuto aumenti esponenziali delle tariffe e peggioramento generale del servizio. Ma probabilmente quelli del PD sono scollati dalla realtà”.
“È necessario che tutti i sindaci di AtoSud – conclude il sindaco Parodi — fuori da logiche di partito e di schieramento, si facciano portatori dell’interesse dei cittadini e lavorino affinché sia fatta chiarezza su tutta la vicenda, sia modificando l’assetto di AtoSud, per una maggiore rappresentatività dei territori, sia garantendo un sistema di raccolta e smaltimento rifiuti che miri davvero alla differenziazione dei rifiuti con un costo del servizio congruo e puntuale. Nel frattempo si blocchi qualunque aumento TARI in attesa della conlusione delle indagini”.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI SUVERETO