I lavoratori approvano l’accordo

· Inserito in È accaduto, Lavoro e lavori

PIOMBINO 5 giug­no 2015 — I lavo­ra­tori del­la Luc­chi­ni han­no approva­to in sede di ref­er­en­dum l’ac­cor­do siglato dalle orga­niz­zazioni sin­da­cali con Afer­pi mer­coledì sera. Questi i risul­tati: elet­tori  2160votan­ti  1388 pari al 64,25%, bianche  2nulle  5voti vali­di  1381favorevoli  1266 pari al 91,67%con­trari  115 pari all’ 8,33%.

L’ac­cor­do defin­i­ti­vo che abbi­amo pub­bli­ca­to in un arti­co­lo prece­dente (https://www.stileliberonews.org/i‑due-accordi-per-la-vendita-della-lucchini-a-aferpi/) aggiunge alcu­ni ele­men­ti inesisten­ti nel prece­dente ver­bale d’in­con­tro, anch’es­so da noi pub­bli­ca­to (https://www.stileliberonews.org/in-vista-dellaccordo-per-la-vendita-della-lucchini/), che vale la pena di sot­to­lin­eare:

  • gli attuali (3 giug­no 2015) addet­ti in Luc­chi­ni Piom­bi­no e Ramo Vertek sono 1.956 (41 quadri, 374 imp­ie­gati, 1.541 operai), in Luc­chi­ni servizi 227 (2 quadri, 28 imp­ie­gati, 197 operai) per un totale di 2.183 lavo­ra­tori, eccettuati i diri­gen­ti che non rien­tra­no nel trasfer­i­men­to di per­son­ale;
  • Afer­pi si impeg­na ad assor­bire tut­to il per­son­ale a fasi pro­gres­sive deter­mi­nate dalle neces­sità tec­ni­co-orga­niz­za­tive e pro­dut­tive dell’ azien­da e comunque entro e non oltre il 6 novem­bre 2016;
  • alla data di effi­ca­cia del­la ces­sione saran­no assun­ti 1.080 lavo­ra­tori;
  • il per­son­ale non imme­di­ata­mente trasfer­i­to rimar­rà tem­po­ranea­mente in forza alle soci­età Luc­chi­ni in ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia e fruirà degli ammor­tiz­za­tori sociali;
  • ven­gono indi­vid­uati nei con­trat­ti di sol­i­da­ri­età difen­sivi gli stru­men­ti otti­mali per la ges­tione del Piano indus­tri­ale di Afer­pi (per leg­gere clic­ca qui);
  • nel­l’ipote­si di impre­viste ed impreved­i­bili situ­azioni neg­a­tive di mer­ca­to riferire alle attiv­ità di Afer­pi che com­porti­no con­seguen­ze di carat­tere occu­pazionale sarà ridefini­to il quadro com­p­lessi­vo delle azioni a tutela dei lavo­ra­tori in forza all’azien­da sot­to il pro­fi­lo del­l’ap­plic­a­bil­ità degli ammor­tiz­za­tori sociali.

Le novità non rispon­dono alle domande sui lim­i­ti del Piano indus­tri­ale e sulle inde­ter­mi­natezze del proces­so di rias­sun­zione dei lavo­ra­tori (https://www.stileliberonews.org/non-chiari-tempi-e-modi-di-riassunzione-dei-lavoratori/) che le stesse isti­tuzioni pub­bliche (Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co, Regione e Comune) riconoscono implici­ta­mente dal momen­to che han­no ritenu­to utile fir­mare un doc­u­men­to nel quale «si impeg­nano a pros­eguire l’azione di mon­i­tor­ag­gio e di con­fron­to sul­lo sta­to di attuazione delle intese rag­giunte, con l’obiettivo di con­cor­rere e recu­per­are ogni even­tuale con­tro­ver­sia o ritar­do che dovessero frap­por­si al con­cre­to e pieno rag­giung­i­men­to dei risul­tati atte­si».

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