Approvato SACOI3. UniAmo Suvereto esce dall’aula

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SUVERETO 1 feb­braio 2020 — Il Con­siglio Comu­nale di Suvere­to ha approva­to gli atti di accor­do tra Comune e Ter­na per l’impianto SACOI3 con il voto favorev­ole del­la mag­gio­ran­za. La lista di oppo­sizione Uni­Amo Suvere­to è usci­ta dal­l’aula.
Di segui­to i comu­ni­cati stam­pa del Comune di Suvere­to e del­la lista Uni­Amo Suvere­to.

Comune di Suvere­to
Dopo più di 16 mesi, cir­ca 500 giorni, dall’inizio del­la dis­cus­sione sul SACOI3 e dopo tan­ti incon­tri che han­no por­ta­to a mod­i­fi­care la local­iz­zazione del prog­et­to e ad ottenere tan­ti impeg­ni per la comu­nità, sono final­mente giun­ti al con­siglio comu­nale gli atti di accor­do tra Comune e Ter­na, approva­to nel­la sedu­ta del 30 gen­naio.
Era il 5 set­tem­bre 2018 quan­do il Comune ren­de­va noto di aver rice­vu­to notizia del prog­et­to, da allo­ra sono sta­ti orga­niz­za­ti assem­blee, tavoli tec­ni­ci, riu­nioni e tan­ti con­fron­ti con l’azienda, un per­cor­so di con­cer­tazione che ha vis­to rac­cogliere le istanze del ter­ri­to­rio per accrescere le garanzie.
Dopo il depos­i­to da parte di Ter­na del­la richi­es­ta di autor­iz­zazione al min­is­tero a luglio 2019, il sin­da­co ave­va seg­nala­to la per­ma­nen­za del­la crit­ic­ità di impat­to visi­vo che, gra­zie anche al con­trib­u­to del comi­ta­to per Suvere­to, ha trova­to una diver­sa soluzione.
Il pro­to­col­lo d’intesa con gli alle­gati fis­sa quin­di la local­iz­zazione dell’edificio del Sacoi3, inter­no alla sot­tostazione e arretra­to dal­la stra­da, impeg­na Ter­na a provvedere all’interramento di 16 km di linee aeree e a con­di­videre in un beau­ty con­test il miglior prog­et­to architet­ton­i­co per il nuo­vo edi­fi­cio.
La con­ven­zione invece rego­la gli impeg­ni delle par­ti, tra cui il rifaci­men­to del­la stra­da dei Forni, il con­trib­u­to di Ter­na di 1,5 mil­ioni per real­iz­zare un nuo­vo cen­tro polifun­zionale per asso­ci­azioni, scuo­la, comune, servizi, un nuo­vo cam­po ad uso sporti­vo cop­er­to , inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za strade e creazione per­cor­si pedonali, il restau­ro del Palaz­zo del­la log­gia, oltre al piano di mon­i­tor­ag­gio di cantiere, la val­u­tazione del­la vari­ante aerea alla lin­ea 132 che pas­sa dal­la roc­ca, l’installazione di cen­tra­line di mon­i­tor­ag­gio dell’elettromagnetismo, un inter­ven­to di regi­mazione delle acque, la for­mazione delle aziende locali per accred­i­ta­men­to for­n­i­tori di ter­na e , dopo il dibat­ti­to in com­mis­sione, un ulte­ri­ore con­trib­u­to di Ter­na 15mila euro per instal­lare colon­nine di ricar­i­ca elet­tri­ca.
Il pro­ced­i­men­to autor­iz­za­ti­vo è anco­ra in cor­so e tut­ti gli enti com­pe­ten­ti si pro­nuncer­an­no, men­tre il con­siglio comu­nale ha intan­to mes­so in sicurez­za la local­iz­zazione e gli impeg­ni del­la soci­età.

Comu­ni­ca­to del­la lista UNI­Amo Suvere­to
Il Grup­po di mino­ran­za Uni­amo Suvere­to è sta­to “puni­to” dal­la sin­da­ca Jes­si­ca Pasqui­ni per aver comu­ni­ca­to via stam­pa gli esi­ti di una com­mis­sione con­sil­iare pub­bli­ca, durante la quale era­no state pre­sen­tate osser­vazioni critiche agli atti da approvare. La punizione? Il doc­u­men­to tec­ni­co, che la Soci­età Ter­na durante la com­mis­sione del 24 gen­naio 2020 si era impeg­na­ta a fornire in tem­po utile a tut­ti i com­po­nen­ti del­la com­mis­sione (si dove­va val­utare se quel­la indi­vid­u­a­ta nel Pro­to­col­lo d’Intesa fos­se la migliore soluzione pos­si­bile dal pun­to di vista dell’impatto ambi­en­tale-pae­sag­gis­ti­co) non solo non è sta­to invi­a­to ai con­siglieri di mino­ran­za pri­ma del­la sedu­ta del Con­siglio, ma è sta­to tenu­to nascos­to per tut­ta la dura­ta del­la dis­cus­sione anche di fronte alla richi­es­ta di ritiro del pun­to all’ordine del giorno da parte del­la mino­ran­za, fino a che la sin­da­ca — a con­clu­sione del­la sua repli­ca finale, cioè quan­do la dis­cus­sione era con­clusa e nes­sun altro con­sigliere pote­va inter­venire se non per la dichiarazione di voto – ha dichiara­to di avere quel doc­u­men­to, lo ha let­to e la mino­ran­za, che lo ave­va richiesto più volte pri­ma e poi durante la dis­cus­sione a quel pun­to avrebbe anche dovu­to ringraziare sommes­sa­mente e riten­er­si sod­dis­fat­ta sen­za nep­pure aver­lo esam­i­na­to.
È dis­ar­mante come un sin­da­co ed un’amministrazione comu­nale con­fon­dano il piano politi­co da quel­lo ammin­is­tra­ti­vo e come gestis­cano i rap­por­ti politi­ci tra vari grup­pi, da una parte, con azioni che richia­mano le liti tra com­pag­ni d’asilo e, dall’altra, com­pi­en­do però degli atti evi­den­te­mente anti­de­mo­c­ra­ti­ci, in palese vio­lazione del­la legge, con l’aggravante di non com­pren­dere prob­a­bil­mente nep­pure la grav­ità degli atti che van­no a com­piere.
Nel­la com­mis­sione men­zion­a­ta, di crit­ic­ità in quegli atti ne era­no state soll­e­vate moltepli­ci. Sul­la local­iz­zazione delle nuo­va stazione del SACOI3, si era con­corda­to che sarebbe sta­to nec­es­sario capire se una diver­sa pos­si­bil­ità di col­lo­cazione meno impat­tante, anco­ra più arretra­ta e lon­tana dal­la frazione dei Forni, fos­se osta­co­la­ta solo da ques­tioni eco­nomiche tra pri­vati o se si trat­tasse di un’impossibilità ogget­ti­va e tec­ni­ca.
Di qui l’ac­cor­do di chiedere a Ter­na una nota che for­nisse ele­men­ti per con­sen­tire ai con­siglieri un voto con­sapev­ole sul­la local­iz­zazione, sicuri di avere tute­la­to un inter­esse col­let­ti­vo e non di aver­lo pie­ga­to alle esi­gen­ze del pri­va­to.
Ter­na nel­la mat­ti­na­ta del 27 gen­naio ave­va comu­ni­ca­to al grup­po di mino­ran­za che sta­va preparan­do il doc­u­men­to ed ora sap­pi­amo che la nota è arriva­ta alla sin­da­ca, ma non è sta­ta for­ni­to ai con­siglieri di mino­ran­za, colpevoli – lo ha det­to la sin­da­ca in Con­siglio Comu­nale — di aver osato infor­mare i cit­ta­di­ni di legit­time richi­este in sede di com­mis­sione, in quel per­cor­so che invece la sin­da­ca ave­va ormai dichiara­to con­clu­so in modo otti­male.
Ciò che invece è sta­to pre­sen­ta­to solo un giorno pri­ma del Con­siglio del 30 gen­naio da parte del Pres­i­dente del­la Com­mis­sione Ambi­ente e Ter­ri­to­rio, Par­en­ti — come se fos­se un doc­u­men­to usci­to dal­la com­mis­sione del 24 gen­naio, ma così non è sta­to- era un emen­da­men­to agli sche­mi, cioè una richi­es­ta di mod­i­fi­ca degli atti, con cui la mag­gio­ran­za si è fat­ta sue alcune delle osser­vazioni del grup­po Uni­Amo Suvere­to. Tut­to con la com­pia­cen­za del­la sin­da­ca.
Dovrà essere costa­to molto alla mag­gio­ran­za emen­dare come indi­ca­to dal Grup­po Uni­Amo Suvere­to, ma l’evidenza di certe man­canze negli atti non pote­va con­durli a scelta diver­sa e dopo­tut­to il loro obi­et­ti­vo era quel­lo di delib­er­are ad ogni cos­to per chi­ud­ere con Ter­na — temen­do non si sa bene quale ripen­sa­men­to da parte del­la medes­i­ma in ter­mi­ni di mis­ure com­pen­sative – e di dare alla mino­ran­za il con­tenti­no sul­la con­ven­zione per sor­volare sul­la ques­tione di mer­i­to.
Così non è sta­to per­ché una così palese vio­lazione dei dirit­ti e delle pre­rog­a­tive di un grup­po con­sil­iare di mino­ran­za, non è toller­a­bile.
Han­no col­pi­to quel sen­so di orgoglio che la sin­da­ca esprime­va nel leg­gere quel doc­u­men­to, che era poi un atto ammin­is­tra­ti­vo, di cui solo lei e la mag­gio­ran­za conosce­vano il con­tenu­to e quel­la con­tentez­za tipi­ca di chi but­ta l’as­so di brisco­la all’ul­ti­ma mano, pren­den­dosi gio­co di una mino­ran­za “per­dente” e fino a quel pun­to sen­ten­dosi forte del fat­to che dopo di lei nes­suno avrebbe potu­to pren­dere la paro­la e smen­tir­la davan­ti ai suoi sup­port­ers pre­sen­ti.
Nem­meno un dub­bio di aver com­pi­u­to un atto ille­git­ti­mo.
Ed invece una repli­ca c’è sta­ta ed è sta­ta quel­la del grup­po di mino­ran­za che con la dichiarazione di voto ha evi­den­zi­a­to come la misura a quel pun­to fos­se davvero col­ma.
Riepi­lo­gan­do: la mag­gio­ran­za ave­va por­ta­to all’ordine del giorno degli atti incom­pleti, viziati e con clau­sole ris­chiose per le casse comu­nali; resasi con­to del­la fon­datez­za delle critiche del­la mino­ran­za , las­ci­a­va incom­pi­u­ta una com­mis­sione con­sil­iare (sul­la quale ci sarà occa­sione di tornare dopo l’ap­provazione di quel­la specie ver­bale che ne è sta­to fat­to) per atten­dere un doc­u­men­to essen­ziale mai arriva­to; un giorno pri­ma del Con­siglio escogi­ta di pre­sentare un emen­da­men­to per il tramite del Pres­i­dente di com­mis­sione sen­za avere avu­to nep­pure manda­to dal­la com­mis­sione stes­sa e sen­za rispettare i modi e tem­pi del Rego­la­men­to Comu­nale, in più appro­prian­dosi delle indi­cazioni del­la mino­ran­za; in aper­tu­ra del­la dis­cus­sione il Sin­da­co illus­tra gli atti da approvare sen­za fornire né citare la nota di Ter­na, come non esistesse; con­seguente­mente è avvenu­ta la dis­cus­sione di tut­ti i Con­siglieri che pre­sup­pone­va la man­can­za di questo doc­u­men­to ed, invece, magi­ca­mente alla fine il doc­u­men­to com­pare nelle mani del­la sin­da­ca.
Un atteggia­men­to inac­cetta­bile, anti­de­mo­c­ra­ti­co e di abu­so del sin­da­co, che ha costret­to il grup­po Uni­Amo Suvere­to, che a quel pun­to non ave­va alcun modo né di esam­inare né di dis­cutete sul con­tenu­to del­la nota del­la Soci­età Ter­na, a non parte­ci­pare alla votazione sull’approvazione. finale degli sche­mi come mod­i­fi­cati, ris­er­van­dosi di far val­utare i fat­ti alle autorità com­pe­ten­ti.
Che cosa ha approva­to quin­di la mag­gio­ran­za?
Un Pro­to­col­lo d‘Intesa, che è quel­lo comune con i Comu­ni di Piom­bi­no e San Vin­cen­zo, a cui è sta­to affi­an­ca­to un “adden­dum” per fis­sare la local­iz­zazione del­la nuo­va stazione attra­ver­so un atto che non era nep­pure indi­ca­to all’ordine del giorno. Ciò per evitare che il Comune di Piom­bi­no, pre­sente ad assis­tere al Con­siglio di Suvere­to con il vice sin­da­co Par­o­di – cui sono andati anche i ringrazi­a­men­ti da parte dell’assessore Casi­ni e del­la con­sigliera Car­di­nale per il ruo­lo deter­mi­nante che avrebbe avu­to nel­la con­clu­sione dell’”affare” Ter­na – dovesse tornare ad approvare un testo di pro­to­col­lo mod­i­fi­ca­to.
Con il Pro­to­col­lo d’Intesa il Comune si è impeg­na­to ad “agevolare” l’ottenimento di ogni parere pos­i­ti­vo sul prog­et­to e quan­to altro di pro­pria com­pe­ten­za pre­vis­to dall’iter autor­iz­za­ti­vo nonché a “favorire” per quan­to di com­pe­ten­za l’ottenimento dei per­me­s­si a costru­ire ed ogni altra autor­iz­zazione di com­pe­ten­za comu­nale.
Ciò già da ora, quan­do risul­ta anco­ra in cor­so il pro­ced­i­men­to di Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale del prog­et­to.
Sull’interramento delle linee elet­triche è rimas­ta invari­a­ta la pre­vi­sione, con­tes­ta­ta dal­la mino­ran­za, sec­on­do cui tale inter­ven­to dovrà essere ogget­to di sep­a­ra­ta autor­iz­zazione che Ter­na chiederà solo dopo l’approvazione del prog­et­to sul SACOI3, con tem­pi lunghi non sti­mati.
Con la con­ven­zione per lo meno alcune delle mod­i­fiche richi­este dal grup­po Uni­Amo Suvere­to sono state inserite: quan­to alle pre­viste cen­tra­line per il mon­i­tor­ag­gio del­l’elet­tro­mag­net­ismo è sta­to spec­i­fi­ca­to, come richiesto, che le spese saran­no a cari­co di Ter­na e che il con­trol­lo avrà dura­ta di 24 mesi (in prece­den­za non era pre­vis­to alcun ter­mine), ter­mine a nos­tro avvi­so comunque del tut­to insuf­fi­ciente E sta­to pre­cisato che Ter­na si assumerà le spese per gli inter­ven­ti sul reti­co­lo idrauli­co e si è impeg­na­ta all’ instal­lazione di colon­nine per auto di nuo­va gen­er­azione.
Ma per­man­gono delle gran­di crit­ic­ità poiché se è vero che Ter­na si è impeg­na­ta a finanziare opere com­pen­sative per com­p­lessivi 1.500.000 euro, la soci­età si è anche ben caute­la­ta per ogni e qual­si­asi eve­nien­za nei con­fron­ti del Comune.
Difat­ti dal momen­to in cui Ter­na darà avvio ai lavori, il Comune potrà com­in­cia­re a rice­vere la pri­ma tranche di finanzi­a­men­ti per com­p­lessivi  1.125.000 euro, ma atten­zione per­ché se nei 4 anni suc­ces­sivi (pri­ma delle osser­vazioni del­la mino­ran­za era­no 2 anni) all’erogazione delle prime somme l’impianto non entr­erà in eser­cizio per qual­si­asi fat­to non imputabile a Ter­na e, quin­di, attribuibile a chi­unque tranne che a Ter­na, quest’ultima avrà dirit­to alla resti­tuzione delle somme dal Comune, quin­di anche nel caso in cui il Comune non sia respon­s­abile del­la man­ca­ta entra­ta in eser­cizio. Una pre­vi­sione trop­po ampia per essere accetta­ta per­ché sot­to­pone la col­let­tiv­ità ad even­ti, asso­lu­ta­mente non preved­i­bili e ad un grave ris­chio le finanze comu­nali.
Un paga­men­to non inte­grale delle somme pat­tuite a com­pen­sazione avver­rebbe invece nel caso in cui il Comune non rius­cisse a com­pletare i prog­et­ti da finanziare nei 36 mesi (era­no 18 pri­ma delle osser­vazioni del­la mino­ran­za) suc­ces­sivi all’entrata in eser­cizio dell’impianto. Se si ver­i­fi­cas­se una tale ipote­si, il pri­va­to vedrebbe real­iz­za­to il suo inter­ven­to inte­gral­mente men­tre la comu­nità non potrà godere inte­gral­mente delle mis­ure di riequi­lib­rio ambi­en­tale.
Quan­to alla scelta tra i prog­et­ti da real­iz­zare, le opere indi­cate dal­la mag­gio­ran­za, sep­pure ril­e­van­ti, non sono il risul­ta­to di una visione com­p­lessi­va, strate­gi­ca del futuro del Paese e non han­no alla base una val­u­tazione del­la sosteni­bil­ità futu­ra dell’opera .
Vis­to che questi prog­et­ti pos­sono essere mod­i­fi­cati, è sta­to chiesto di aprire un con­fron­to con tutte la par­ti politiche e con i cit­ta­di­ni.

Comu­ni­ca­to del Coor­di­na­men­to di Assem­blea Popo­lare Suvere­to d del 3 feb­braio 2020 ore 17:57
Sui gior­nali la capogrup­po del­la mino­ran­za Uni­Amo Suvereto/PD accusa il sin­da­co Pasqui­ni e l’intero con­siglio comu­nale di com­piere atti ille­git­ti­mi. È un’affermazione grave. Se ne è capace dimostri quel­lo che dice, altri­men­ti cor­reg­ga quel suo modo di fare polit­i­ca da azzecca­gar­bugli, che igno­ra la sostan­za delle cose e cer­ca solo cav­il­li e giri di parole per sot­trar­si all’incapacità di guidare un’opposizione costrut­ti­va.
Nell’ultimo Con­siglio Comu­nale, con­vo­ca­to per decidere sull’ impor­tante ques­tione dell’impianto Sacoi3 di Ter­na, la Solig­nani non ha espres­so, o non è sta­ta capace di esprimere, una posizione chiara sul­la vicen­da e ha sot­trat­to la mino­ran­za alla respon­s­abil­ità del voto fuggen­do dal Con­siglio, sal­vo poi annun­cia­re il ricor­so a vie legali e sbandier­are carte bol­late.
È il suo modo di fare polit­i­ca; con­tin­u­a­mente assente da un paese che ambi­va a gov­ernare, non ha mai dato il min­i­mo con­trib­u­to per risol­vere nel modo migliore una vicen­da del­i­ca­ta, che ha vis­to l’amministrazione di Assem­blea Popo­lare impeg­na­ta in 18 mesi di incon­tri, trat­ta­tive e con­fron­ti, sul­la quale la mino­ran­za non ha mai pre­so una posizione né ha mai dato il pro­prio appor­to. Ha solo ten­ta­to di appro­pri­ar­si di quan­to di buono ha fat­to l’amministrazione, con il con­trib­u­to – non sen­za momen­ti di ten­sioni e dibat­ti­to ser­ra­to — del Comi­ta­to per Suvere­to che su questo tema si è sos­ti­tu­ito di fat­to al ruo­lo di una oppo­sizione assente.
Assem­blea Popo­lare ha sem­pre affer­ma­to la fun­zione deter­mi­nante, per la democrazia, di una mino­ran­za che eserci­ti respon­s­abil­mente una oppo­sizione pun­tuale, costrut­ti­va, deter­mi­na­ta; invece l’approccio di US-PD è un modo oscuro di fare polit­i­ca, prote­so al con­tenzioso piut­tosto che al con­fron­to. Un com­por­ta­men­to che dan­neg­gia Suvere­to e che ingan­na persi­no i pro­pri elet­tori in buona fede. Solig­nani cer­ca solo lo scon­tro, e pen­sare che dice­vano di vol­er unire la comu­nità!
Suvere­to ha bisog­no di per­sone serie, attac­cate al paese più che al par­ti­to, come Assem­blea Popo­lare ha sem­pre cer­ca­to di fare. Se la mino­ran­za e l’avvocato Solig­nani riten­gono che ci siano sta­ti degli abusi e degli illeciti lo dimostri­no, assumen­dosi la respon­s­abil­ità di quan­to affer­mano. Assem­blea Popo­lare vig­ilerà affinché il Con­siglio Comu­nale non somigli a un’aula di tri­bunale, ma resti un luo­go di dibat­ti­to costrut­ti­vo in cui si pren­dono tut­ti insieme le deci­sioni migliori nell’interesse del­la comu­nità, con sen­so di respon­s­abil­ità e sen­za sce­nate.

Comu­ni­ca­to di Uni­Amo Suvere­to del 5 feb­braio 2020 ore 00:43
Niente di nuo­vo sot­to i pon­ti da parte del­la mag­gio­ran­za nel­la sua repli­ca al nos­tro comu­ni­ca­to sul prog­et­to SA.CO.I. 3.
Nes­suna men­zione diret­ta ai fat­ti ed atti con­tes­ta­ti, ma solo attac­chi per­son­ali, con lo stile incon­fondibile del­la pas­sa­ta cam­pagna elet­torale del­la soli­ta mano e mente ami­ca. È lo stes­so ritor­nel­lo, che non fa che for­ti­fi­care la nos­tra azione polit­i­ca e ammin­is­tra­ti­va, la cui effi­ca­cia, nonos­tante lo sfor­zo per tac­er­lo, ha trova­to con­fer­ma nel solo fat­to che parte delle nos­tre osser­vazioni critiche sul­la con­ven­zione con la Ter­na sono state accolte dal­la mag­gio­ran­za.
Cer­ta­mente la nos­tra atten­zione sul­la ques­tione non ced­erà al meto­do anti­de­mo­c­ra­ti­co e divi­so­rio che carat­ter­iz­za da tem­po l’agire di APS.

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