IL CASO DEGLI ABUSI EDILIZI AL PARK ALBATROS A PIOMBINO E SAN VINCENZO

Quando la politica urbanistica perde pezzi

Luigi Faggiani

PIOMBINO 25 set­tem­bre 2016 — Il 6 set­tem­bre Assem­blea San­vin­cen­z­i­na ha reso pub­bli­co un vas­to illecito urban­is­ti­co per­pe­tra­to per molti anni nel Park Alba­tros nei Comu­ni di Piom­bi­no e di San Vin­cen­zo.
Nel Comune di Piom­bi­no riguar­da­va la real­iz­zazione di numerose case mobili, di un’area adibi­ta allo smal­ti­men­to rifiu­ti, un’area con mag­a­zz­i­ni e box, un’area attrez­za­ta a parcheg­gio, lo disse lo stes­so asses­sore all’ur­ban­is­ti­ca del Comune il giorno dopo, infor­man­do anche che ave­va avvi­a­to già dai pri­mi di agos­to la ver­i­fi­ca edilizia sui ter­reni a segui­to di un pro­ced­i­men­to di sana­to­ria per il sis­tema di depu­razione che insis­te­va sul ter­ri­to­rio comu­nale richiesto dal­lo stes­so Park Alba­tros.

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Gli abusi edilizi nel Park Albatros a Piombino e San Vincenzo

I Comuni non sapevano e non vedevano

Nicola Bertini

SAN VINCENZO 14 set­tem­bre 2016 — Ciò che le immag­i­ni aeree mostra­no del Park Alba­tros rap­p­re­sen­ta un salto di qual­ità ined­i­to e grave per il ter­ri­to­rio del­la Val di Cor­nia dal pun­to di vista del­la piani­fi­cazione urban­is­ti­ca e dei rel­a­tivi con­trol­li.
Le casette e le strade sono dove non dovreb­bero essere e la dif­feren­za non è di pochi metri ma di diver­si ettari. Episo­di di edi­fi­cazioni dif­for­mi rispet­to alle con­ces­sioni quan­do non del tut­to prive di atti autor­iz­za­tivi sono sta­ti fre­quen­ti in tut­ta la Val di Cor­nia ma non si ricor­dano episo­di in cui un uni­co grande sogget­to pri­va­to urban­iz­zasse 5,3 ettari cir­ca nel Comune di San Vin­cen­zo e altri 2,5 ettari nel Comune di Piom­bi­no. Ter­reni nei quali non era pre­vista urban­iz­zazione alcu­na dagli stru­men­ti urban­is­ti­ci.

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LE PREVISIONI DEL VECCHIO PIANO INDUSTRIALE E QUELLE RECENTI

La diminuzione dei lavoratori dell’indotto era scritta

PIOMBINO 4 set­tem­bre 2016 — I prob­le­mi legati al man­ten­i­men­to del­l’oc­cu­pazione e degli ammor­tiz­za­tori sociali nelle imp­rese del­l’in­dot­to, cioè quelle legate a lavori svolti o da svol­gere per Afer­pi e a suo tem­po per Luc­chi­ni non sono addeb­itabili solo ai ritar­di, ormai di non poco con­to, nel­l’at­tuazione degli inves­ti­men­ti, e dei rel­a­tivi tem­pi, pre­visti dal piano indus­tri­ale approva­to da tut­ti ed in par­ti­co­lare dalle isti­tuzioni pub­bliche.

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proposte per sbloccare la situazione della siderurgia piombinese

Rimanere ancora tra i migliori acciaieri del mondo

Leonardo Mezzacapo

PIOMBINO 25 agos­to 2016 — In ques­ta situ­azione di par­al­isi totale del “prog­et­to Afer­pi” , due sono le cose che van­no final­mente dette con chiarez­za: cosa real­mente sta acca­den­do e cosa anco­ra è pos­si­bile fare. Ovvero, occorre dire parole di ver­ità e, con il mas­si­mo real­is­mo pos­si­bile, met­tere in cam­po nuove pro­poste.

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Avviato il procedimento per la formazione del nuovo piano cave

I Comuni cosa diranno alla Regione su cave e rifiuti?

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Redazione

PIOMBINO 24 agos­to 2016 — La Regione Toscana ha avvi­a­to il 1° agos­to il pro­ced­i­men­to per la for­mazione del nuo­vo piano regionale cave (PRC). Un piano di notev­ole impor­tan­za dato che
i giaci­men­ti indi­vid­uati cos­ti­tuiran­no invari­anti strut­turali ai sen­si del­la nor­ma­ti­va regionale in mate­ria di gov­er­no del ter­ri­to­rio e indi­vid­u­azione dei fab­bisog­ni, dei giaci­men­ti, dei com­pren­sori estrat­tivi.

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