I CANDIDATI PER LA REGIONE presentati nella sede della federazione

Il Pd ha scelto: Anselmi, Maestrini e Ulivieri

Fiorenzo Bucci

PIOMBINO 18 aprile 2015 – Ecco i tre nomi e ques­ta vol­ta sono uffi­ciali: Gian­ni Ansel­mi, Val­ter Ulivieri e Car­la Maestri­ni. Sono loro che rap­p­re­sen­ter­an­no la fed­er­azione Pd Piom­bi­no-Val di Cor­nia-Elba nel grup­po provin­ciale di otto can­di­dati per le prossime elezioni toscane. Le altre cinque indi­cazioni sono state for­mu­late da tem­po dal­la fed­er­azione pidiessi­na di Livorno. Per cui alla fine di giochi e con­tro giochi la lista risul­ta così com­pos­ta.

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PARTITO NEL 1996 È STATO PER LA VAL DI CORNIA UN'OCCASIONE PERDUTA

Patto territoriale, un fallimento finito nell’oblio

PIOMBINO 15 aprile 2015 — “In gen­erale il Pat­to ter­ri­to­ri­ale del­la Val di Cor­nia si pre­sen­ta come uno stru­men­to poten­zial­mente nuo­vo che è sta­to gesti­to attra­ver­so risorse e strate­gie vec­chie”. È la sin­te­si, forse la migliore pos­si­bile, di una più arti­co­la­ta rif­les­sione che Annal­isa Tonarel­li ha con­dot­to sul prog­et­to con­cepi­to per far fronte alla crisi del­la siderur­gia e per pro­muo­vere uno nuo­vo mod­el­lo di svilup­po. Dal­la pri­ma inten­zione di parte­ci­pare al Pat­to for­mal­iz­za­ta alla Regione nel 1996 si è andati avan­ti in maniera sem­pre più stan­ca e meno parte­ci­pa­ta.

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PREGI E DIFETTI DEL PROGETTO DI RICONVERSIONE E RIQUALIFICAZIONE

La Val di Cornia non è la Valle del Tennessee

PIOMBINO 15 aprile 2015 — Nes­suno si è mai immag­i­na­to che nel­la ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione del­la Val di Cor­nia potesse essere repli­ca­ta l’es­pe­rien­za roo­sevel­tiana del­la Ten­nessee Val­ley Author­i­ty ma che il “Prog­et­to di Ricon­ver­sione e Riqual­i­fi­cazione Indus­tri­ale” (PRRI) del­l’area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa di Piom­bi­no si riducesse solo agli inter­ven­ti di raf­forza­mern­to pro­dut­ti­vo del­l’area e al loro coor­di­na­men­to con il poten­zi­a­men­to pro­dut­ti­vo delle attiv­ità indus­tri­ali por­tu­ali volte allo sman­tel­la­men­to, alle manuten­zioni e refit­ting navale e con le politiche attive del lavoro e mis­ure per il reimpiego anche in prog­et­ti di ricon­verisone, oltre­tut­to sen­za speci­fiche risorse finanziarie, anche questo nes­suno se lo sarebbe immag­i­na­to.

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L'INCONTRO COL GOVERNO NON HA CHIARITO I PROGETTI DEGLI ALGERINI

Cevital, ancora in attesa del piano industriale

PIOMBINO 10 aprile 2015 – La riu­nione dove­va essere di quelle in cui si decide qual­cosa di con­cre­to. L’attesa, più volte annun­ci­a­ta, richia­ma­va la con­seg­na da parte di Cevi­tal del piano indus­tri­ale per Piom­bi­no. A Roma l’incontro tra i ver­ti­ci del­la soci­età alge­ri­na, il gov­er­no, la ex Luc­chi­ni, la Regione, il Comune, l’Autorità por­tuale è sta­to, come ha scrit­to Mat­teo Meneghel­lo sul Sole 24 ore, “un altro, pic­co­lo, pas­so in avan­ti anche se la stra­da per arrivare ad un vero piano indus­tri­ale è anco­ra lun­ga e …al di là del­la quan­tità, i con­tenu­ti restano anco­ra delu­den­ti”.

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Se è intenzione di Cevital il Comune non può stare a guardare

Demolire altoforno e acciaieria non è un dettaglio

PIOMBINO 10 aprile 2015 — Sem­bra che in quelle ven­ti pagine pre­sen­tate da Cevi­tal, che al sin­da­co di Piom­bi­no Mas­si­mo Giiu­liani sono suf­fi­ci­en­ti per dire che si trat­ta delle linee gui­da di un piano indus­tri­ale logi­co e sostanzioso con linee di mer­ca­to, inves­ti­men­ti, tem­pi e pro­duzione, sia pre­vis­to che dopo la fir­ma del con­trat­to di acquis­to del­la Luc­chi­ni annun­ci­a­ta per gli ulti­mi giorni di mag­gio si darà il via allo sman­tel­la­men­to del­la vec­chia area a cal­do, in modo da pot­er par­tire con l’impianto agroal­i­menta­re entro l’anno suc­ces­si­vo.

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