Redazione
PIOMBINO 15 febbraio 2014 — Tra annunci, proclami e supposti complotti Piombino sta sprofondando e trascina la Val di Cornia con sé.
Ormai da anni mancano le condizioni per una riflessione pubblica su problemi reali e soluzioni possibili e su tutti gli elementi che li compongono. Tutto è travolto da una retorica stucchevole che sfugge al confronto e da ripetute allusioni a riposti ma non esplicitati interessi e secondi fini.
Dall’accordo sui fanghi di Bagnoli ai diversi protocolli d’intesa, dagli sviluppi industriali alle previsioni turistiche, dalle parti di città antiche e future pronte ad essere trasformate e poi rimaste come prima, fino ai finanziamenti (decine di milioni) ottenuti e restituiti, è stato un continuo promettere, anzi dare per certo e non mantenere, anzi dimenticare.
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