PIOMBINO 30 novem­bre 2017 – Siamo al red­de rationem con almeno tre prob­lem­i­ni di non poco con­to da risol­vere. Il pri­mo: come lib­er­ar­si di Issad Rebrab, del­la sua Cevi­tal, di Afer­pi e com­pag­nia tan­to glo­ri­fi­ca­ta nel recente pas­sato. Il sec­on­do: cosa fare per far ripar­tire la fab­bri­ca e/o la pro­duzione di acciaio a Piom­bi­no. Il ter­zo: come rius­cire a risol­vere il prob­le­ma dell’occupazione fino alla ripresa delle pro­duzioni.

PIOMBINO 27 novem­bre 2017 — Pas­sa il tem­po, non si può dire che le dif­fi­coltà e i prob­le­mi nel frat­tem­po siano scom­par­si, il pres­i­dente lavo­ra parec­chio, non demor­de e res­ta sostanzial­mente ottimista. Stile libero per la terza vol­ta ha orga­niz­za­to un forum con Vale­rio Cara­mas­si, man­ag­er di RiMa­te­ria. Sul tavo­lo foto, tabelle e dis­eg­ni che cer­cano di offrire una doc­u­men­tazione del­la trasfor­mazione che l’azienda ha in ani­mo di attuare.

PIOMBINO 24 novem­bre 2017 — Se lo schema di decre­to leg­isla­ti­vo per la deter­mi­nazione dei col­le­gi elet­torali del­la Cam­era dei dep­u­tati e del Sen­a­to del­la Repub­bli­ca, recen­tis­si­ma­mente adot­ta­to dal Con­siglio dei min­istri e pas­sato a Cam­era e Sen­a­to, per il parere da dare entro 15 giorni, per essere suc­ces­si­va­mente emana­to dal Pres­i­dente del­la Repub­bli­ca, non subirà mod­i­fiche, ed è molto dif­fi­cile che le subis­ca, i cit­ta­di­ni votan­ti nel­la Val di Cor­nia non potran­no votare per gli stes­si dep­u­tati, né nel col­le­gio uni­nom­i­nale né nel col­le­gio pluri­nom­i­nale. Lo potran­no fare, invece, per i sen­a­tori.

PIOMBINO 24 novem­bre 2017 — Sem­bra che tut­to pos­sa ricom­in­cia­re come pri­ma. Tra chi con­tin­ua a urlare “bisogna pro­durre acciaio”, chi ripro­pone incen­tivi inutili, chi sogna trat­ta­tive pri­vate con questo o quell’imprenditore, chi sommes­sa­mente prende atto e chi tace, nes­suno che si assuma le respon­s­abil­ità che il ruo­lo gio­ca­to gli asseg­na e dica conc­re­ta­mente cosa deb­ba essere fat­to ora anche alla luce degli inseg­na­men­ti sca­tu­ri­ti dal­la vicen­da del­la crisi siderur­gi­ca piom­bi­nese (per memo­ria ricor­diamo che la pro­ce­du­ra di ammin­is­trazione stra­or­di­nar­ia del­la Luc­chi­ni è inizia­ta il 21 dicem­bre 2012 e quel­la del­la Luc­chi­ni servizi il 14 mar­zo 2013).

PIOMBINO 22 novem­bre 2017 — Ha spie­ga­to oggi all’ ANSA Said Benikene, ammin­is­tra­tore del­e­ga­to di Afer­pi e di Cevi­tal, che Afer­pi si augu­ra che non si pros­egua sul­la stra­da di un con­tenzioso legale che altri­men­ti la vedrà costret­ta a difend­er­si, aven­do adem­pi­u­to a tut­ti gli adem­pi­men­ti for­mali scrit­ti nel con­trat­to di ven­di­ta del­la ex Luc­chi­ni e nel­l’ad­den­dum.
E, anco­ra con mag­giore con­vinzione,: «Cre­di­amo nel nos­tro prog­et­to di rilan­cio attra­ver­so la ria­per­tu­ra dell’altoforno e la costruzione di una nuo­va for­nace elet­tri­ca per tornare a coprire dall’inizio il proces­so del val­ue chain. Per far­lo abbi­amo indi­vid­u­a­to dei part­ner soli­di ed affid­abili, Sinos­teel e Mag­num Steel».