Arriva la Tari, paghiamo di più, il servizio peggiora
PIOMBINO 23 giugno 2017 — Le analisi con cui le amministrazioni comunali della Val di Cornia descrivevano i vantaggi del nuovo gestore unico per l’Ato sud e dell’accorpamento del nostro servizio rifiuti solidi urbani con le province di Grosseto, Siena e Arezzo già da tempo si sono rivelate per quello che erano: chiacchiere.
Non solo la vicenda giudiziaria relativa alla gara d’appalto (già espletata quando la Val di Cornia, decise di approdare a sud e all’attuale gestore Sei Toscana), ha decapitato vertici aziendali e di controllo di Sei e dell’ Ato, ma si scopre quanto fossero lontane dal vero le promesse di risparmio che venivano propagandate.
Finché la Val di Cornia gestiva entro i propri confini il servizio raccolta rifiuti solidi urbani, il sacchetto della spazzatura veniva raccolto dal cassonetto e percorreva al massimo venti chilometri per arrivare a Ischia di Crociano dove esisteva una discarica ad hoc. I problemi erano enormi perché l’Asiu, attraverso le scelte politiche folli dei Comuni soci, ha accumulato un debito gigantesco che ancora minaccia ogni cittadino della Val di Cornia e la discarica era stata saturata di rifiuti speciali non provenienti dal ciclo urbano per garantire un’introito in più all’azienda.
Tuttavia cosa ha comportato il passaggio al nuovo gestore? Cosa c’è dietro all’ennesimo aumento nelle bollette dei cittadini?
Col passaggio a Sei Toscana il sacchetto della spazzatura viene portato ad Ischia di Crociano dove però non viene smaltito ma semplicemente scaricato per esser poi ricaricato su un altro camion che lo porta alle discariche di Grosseto e Paganico facendogli fare altri 70 chilometri
Alla faccia delle economie di scala promesse! Un ambito così grande per gestire la spazzatura è il sistema migliore per moltiplicare le spese e le inefficienze oltre a moltiplicare i disagi. Infatti la discarica per rifiuti solidi urbani di Ischia di Crociano non è affatto chiusa ma raccoglie rifiuti speciali che vengono da ogni dove tranne che dall’area da bonificare del SIN di Piombino.
A completare il quadro lo scandalo della “trasferenza” questo strano servizio che paghiamo tutti noi in bolletta per aver avuto il privilegio di scaricare a Ischia di Crociano i rifiuti per poi ricaricarli su altri camion. Per questa gitarella Sei Toscana ha pagato fino allo scorso 23 euro a tonnellata di rifiuto a Rimateria (società nella quale è confluita l’ASIU) ma quest’anno riconoscerà solo 8 euro a tonnellata per il medesimo servizio. Così se sarà confermato il prezzo di 8 euro a tonnellata ci sarà un ammanco nelle casse di Rimateria, società partecipata dai Comuni, se invece sarà aumentata la tariffa ci sarà un ammanco nelle casse di Sei Toscana, un capolavoro.
La Tari è arrivata, gli aumenti in un momento così difficile per le famiglie e le aziende sono particolarmente gravosi, ed è bene che si sappia cosa alimentano i soldi dei cittadini.
Comune dei Cittadini
Un’altra Piombino
Assemblea Sanvincenzina
Assemblea Popolare Suvereto