ASA ritarda i lavori e perde i finanziamenti
PIOMBINO 29 agosto 2016 — Nel corso del mese di luglio appena trascorso, ASA si è vista rifiutare, da parte della Regione Toscana, l’erogazione di tre pagamenti, per lavori soggetti a quota di finanziamento pubblico, già conclusi e rendicontati per un importo totale di circa 4,2 milioni di euro. Oltre a questi, lo stesso Ente attraverso AIT, ha verbalmente anticipato che intende fare altrettanto su un importo di uguale valore, riferito a lavori che nella maggioranza dei casi hanno già raggiunto il 50% dello stato di avanzamento.
Tutto questo perché, secondo la Regione, i tempi di realizzazione delle opere sono stati troppo lunghi, con conseguente perdita del diritto al finanziamento.
Tenendo conto che, come scritto dal Presidente di ASA spa Fabio Del Nista in una lettera che il 1 agosto ha inviato al Presidente Enrico Rossi, si tratta di investimenti strategici e spesso legati a impianti necessari al superamento di prescrizioni e vincoli per un importo totale di oltre 20 milioni di euro, si rischia che il blocco possa comportare oltre che ritardi nel completamento, anche pesanti sanzioni pecuniarie e amministrative da Stato centrale e Comunità Europea.
Senza cercare colpevoli va analizzato il comportamento del componente del consiglio di gestione ASA in quota IREN, Alessandro Fino. Nei fatti esso, essendo lui il responsabile del piano finanziario dell’azienda degli ultimi sette anni, evidentemente ha mal interpretato certe priorità di spesa aziendale a vantaggio di un inutile, a questo punto, rigore di cassa, rimanendo ancorato al suo comportamento protezionista. Chissà perché però non ha avuto dubbi nella svalutazione della quota Olt, posseduta da Asa, ma ha immediatamente bloccato tutti gli investimenti, anche quelli non interessati dai suddetti finanziamenti regionali, ingessando di fatto tutta l’azienda.
Tale problematica è rimasta segreta a livello di consiglio di gestione, tanto che il neopresidente del consiglio di sorveglianza, Nicola Ceravolo ne è venuto a conoscenza solo da pochi giorni. Al consiglio di sorveglianza la situazione è stata prima comunicata dal consigliere Ennio Trebino il 17 agosto, senza però specificare cosa fosse effettivamente accaduto, e solo lunedì 22 agosto, nel corso di una riunione dei membri di parte pubblica del consiglio di sorveglianza, a cui ha partecipato anche Del Nista, presidente di ASA dimissionario, che ha chiaramente esposto le problematiche conseguenze nel caso in cui ASA non riuscisse a recuperare questi soldi.
Ennio Trebino, consigliere in quota IREN di ASA ha ammesso che nessun sindaco era a conoscenza della grave situazione, perchè era sua intenzione comunicarlo il 12 settembre, in occasione dell’assemblea dei soci in cui verrà definito o meno l’aumento di capitale da parte di Iren, ma su questa partita non si sa ancora nulla di cosa potrà essere deciso da parte del socio di Livorno.
Su questo si innesta l’altro importante problema, ovvero la mancanza del nome del nuovo presidente del consiglio di gestione, che dovrà essere nominato nel corso del consiglio di sorveglianza del 6 settembre 2016.