Ascolta Piombino: “Con noi chi vuol voltare pagina”
PIOMBINO 15 febbraio 2014 — Piombino vive un momento estremamente particolare. È ad un bivio, o abbandona il sogno assistenzialista che ha caratterizzato tutti gli aspetti sociali ed economici del passato, ed insieme tramonta quel provincialismo che ci ha sempre fatto sentire erroneamente ombelico del mondo, oppure è una città destinata ad un declino drammatico. Ma non basta un’analisi cruda e realista del nostro comprensorio, bisogna cambiare la mentalità, tutti lo sostengono ma al momento di passare ai fatti, insorge quell’ideologia che ci ha pervaso da sempre, quel concetto che è meglio avere un milione di metri quadrati inquinati, tre discariche e un polo di rottamazione, rispetto a porti turistici e terminal crociere, turismo e cantieristica. Sì, è ancora un problema classista; anche il nostro Governatore Rossi quando si rivolge ai nostri operai utilizza il termine “classe operaia” e non lo fa a caso, ma con la certezza che il termine è ancora molto apprezzato, sopratutto dal mondo sindacale, che ancora oggi condiziona pesantemente la politica locale. La monocultura genera sempre arroganza, e quando si affacciano moniti democratici anche il PD, che per antonomasia dovrebbe rappresentare il culmine della rappresentanza, va in tilt, e lo fa in modo così evidente da risultare imbarazzante. Il mantra del potere usa l’illusione che passa dal solleticare la pancia del popolo e il suo spirito di appartenenza, tanto da risultare paradossale, dove chi spera di migliorare il lavoro l’ambiente e il decoro della propria città, di solito viene etichettato come disfattista: Piombino non può migliorare, è perfetta così. Noi della Lista Civica Ascolta Piombino non siamo d’accordo, vogliamo esprimere tutti coloro che dissentono da questa visione, vogliamo rappresentare tutti quelli che vogliono una Piombino più decorosa, più pulita, con veri parchi urbani ben curati, con asili accessibili a tutti, con veri e potenziati servizi per il turismo, con una cantieristica che compete con il mondo, con lo sviluppo delle attività legate al mare, dall’itticoltura, alla filiera del pescato, con meno società partecipate e adeguate alle aspettative, con una parchi manageriale e predominante, con il turismo culturale all’interno del golfo di Baratti. Quindi per noi quattro punti sono focali:
1. urbanizzazione delle Fabbricciane, bonifica e regolamentazione di quell’area significa dieci anni di lavoro per le ditte edile e affini,
2. cantieristica in foce del Cornia, significa far decollare da subito cantieristica, filiera del pescato, industria conserviera e nautica in un’area espandibile e già infrastrutturata,
3. raddoppio di Salivoli, darebbe un senso ad un semplice approdo che diverrebbe porto turistico anche di arrivo e porta amare di Piombino, collegando il quartiere Salivoli al centro, attraverso collegamenti ciclabili e pedonabili attraversando un panorama mozzafiato,
4. rivisitazione del piano della costa, più spiagge accessibili e più turismo all’interno della cinta urbana, Palazzo Appiani trasformato in Albergo con funzioni collegate con Marina, Centro Velico e piazzale d’alaggio, completamento di servizi nautici e balneari, infine verde e un grande parco urbano ai ghiaccioni che permetta ai piombinesi di vivere aree verdi attrezzate con i propri figli senza necessariamente essere a contatto con le strade e i veicoli.
Ascolta Piombino cerca quindi la partecipazione della società civile alle scelte di governo, cerca di dare vita ad una politica di chiarezza e trasparenza che gratifichi la meritocrazia e l’attuazione di una politica trasparente.
Un’altra Piombino può esistere, basta crederci, “riprendiamoci il futuro”.
(*) Candidato sindaco lista “Ascolta Piombino”