COMUNI PREOCCUPATI PER LA "CORRETTA E ORDINATA" LIQUIDAZIONE

Asiu: se non vende le azioni non paga i debiti

· Inserito in Sotto la lente

PIOMBINO 16 agos­to 2018– Devono essere davvero pre­oc­cu­pati delle con­dizioni di Asiu in liq­uidazione i Comu­ni pro­pri­etari (la car­ta d’identità di Asiu può essere let­ta sot­to, ndr), o almeno quel­li pre­sen­ti all’ assem­blea (Ilvio Cam­beri­ni per il Comune di Piom­bi­no, Rossana Sof­frit­ti per Campiglia, Alessan­dro Ban­di­ni per San Vin­cen­zo e Giu­liano Par­o­di per Suvere­to) che ha deciso la per­ma­nen­za di Vale­rio Cara­mas­si alla pres­i­den­za di RiMa­te­ria, al più tar­di fino al com­ple­ta­men­to del­la pro­ce­du­ra per la ces­sione del pri­mo lot­to di azioni posse­dute dai Comu­ni in Asiu e comunque non oltre il 30 set­tem­bre 2018.
Pri­ma han­no dichiara­to essere, la pro­ce­du­ra di ven­di­ta dei due lot­ti di parte­ci­pazioni, essen­ziale per la pos­i­ti­va con­clu­sione del­la liq­uidazione di Asiu, poi han­no invi­ta­to Cara­mas­si ad occu­par­si del­la con­clu­sione del pro­ced­i­men­to di ven­di­ta del pri­mo lot­to di azioni e di far avan­zare in modo rapi­do anche la pro­ce­du­ra per la ven­di­ta del sec­on­do lot­to, entram­bi essen­ziali per la cor­ret­ta ed ordi­na­ta liq­uidazione di Asiu.
Ed effet­ti­va­mente gius­ti­fi­cazioni per essere pre­oc­cu­pati ce n’hanno dato che, nonos­tante aver scar­i­ca­to la mag­gio­ran­za dei deb­iti su RiMa­te­ria, una parte di deb­iti è rimas­ta e sen­za la ven­di­ta delle azioni in quelle due trance non c’è modo di pagar­li.
Del resto è lo stes­so liq­uida­tore di Asiu, Bar­bara Del Sep­pia,  che lo dice nel­la Relazione sul­la ges­tione del bilan­cio al 31 dicem­bre 2018:
«…Si prevede che la pro­ce­du­ra di liq­uidazione del­la soci­età pos­sa con­clud­er­si al ver­i­fi­car­si di due even­ti prin­ci­pali:

  1. ces­sione defin­i­ti­va dei 2 pac­chet­ti azionari del 30% cadauno posse­du­ti nel­la soci­età RiMa­te­ria (che porterebbe gli even­tu­ali pri­vati acquiren­ti ad avere la mag­gio­ran­za del pac­chet­to azionario di RiMa­te­ria, ndr)…;
  2. ces­sione defin­i­ti­va a SEI Toscana s.r.l. del ramo d’azienda rap­p­re­sen­ta­to dagli assets uti­liz­za­ti fino al 30/10/2015 per lo svol­gi­men­to dei servizi di igiene urbana nei ter­ri­tori dei Comu­ni…

…Il per­fezion­a­men­to del­l’­op­er­azione con SEI deter­min­erà di fat­to una rego­lazione finanziaria di modesto impor­to…
…La liq­uid­ità gen­er­a­ta dalle 2 oper­azioni sud­dette sarà suf­fi­ciente a rego­lare inte­gral­mente i deb­iti iscrit­ti nel pre­sente bilan­cio…».
Per chiarez­za ricor­diamo che la ven­di­ta del pri­mo lot­to di azioni dovrebbe portare nelle casse di Asiu 2 mil­ioni e 661mila euro.
A quan­to ammon­ta­vano e ammon­tano i deb­iti di Asiu rimasti in Asiu in liq­uidazione lo dice lo stes­so bilan­cio: era­no 9.169.254 euro nel 2016 sono diven­tati 7.878.073 euro nel 2017, dimi­nu­iti in con­seguen­za del fat­to che è sta­ta estin­ta la qua­si total­ità dei deb­iti con le banche che sono pas­sati da 2.225.198 euro a 5.225 euro.
I deb­iti più grossi sono quel­li trib­u­tari e quel­li con SEI e RiMa­te­ria.

Inau­gu­razione del­l’impianto TAP (Tec­nolo­gie ambi­en­tali pulite)

Pian piano si capisce meglio la vera situ­azione finanziaria ed eco­nom­i­ca di Asiu, pri­ma del­la sua mes­sa in liq­uidazione e del­la cos­ti­tuzione di RiMa­te­ria, quel­la che lo stes­so Cara­mas­si definisce “il buco”: ai 30 mil­ioni di deb­iti (com­p­rese le cifre che dove­vano essere pre­viste per il post mortem del­la dis­car­i­ca) van­no aggiun­ti i cir­ca 10 mil­ioni rimasti in Asiu; se poi si con­sid­er­a­no le sva­l­u­tazioni non fat­te dal­la vec­chia Asiu ma fat­te sia da Asiu che da RiMa­te­ria in relazione prin­ci­pal­mente ad impianti che per lo più non sono mai entrati in fun­zione e la neces­sità di finanziare  opere per la mes­sa a nor­ma del­la dis­car­i­ca anch’esse mai fat­te, si può dire tran­quil­la­mente che si super­a­no abbon­dan­te­mente i 50 mil­ioni di cui fino ad oggi si era par­la­to. Per non par­lare poi delle tar­iffe anco­ra da riscuotere che fig­u­ra­ti­va­mente ci pos­sono anche essere ma conc­re­ta­mente ad oggi no.
Del resto bas­ta leg­gere i vari forum che Stile libero Idee dal­la Val di Cor­nia ha pri­ma svolto con Vale­rio Cara­mas­si e poi pub­bli­ca­to per capire qual’era ed è la situ­azione per boc­ca del­lo stes­so pres­i­dente di RiMa­te­ria.
E questo nonos­tante che dal 2005 al 2013 Asiu abbia incas­sato dal­lo smal­ti­men­to in dis­car­i­ca di rifiu­ti spe­ciali, che non era pro­prio la fun­zione pri­maria di Asiu, qual­cosa come 46.431.307 euro.
Nat­u­ral­mente per anni Asiu è sta­ta pro­pa­gan­da­ta come un mod­el­lo da esportare. Poi il silen­zio. Oggi qualche pre­oc­cu­pazione.
Mai una rif­les­sione polit­i­ca pub­bli­ca.

La car­ta d’identità di ASIUSOCIETÀ PER AZIONI IN LIQUIDAZIONE
Ind­i­riz­zo: local­ità Ischia di Cro­ciano, 4/5 — 57025 Piom­bi­no;
Natu­ra: soci­età per azioni con cap­i­tale sociale di 2.000.016,00 euro — numero azioni 320.000 per un val­ore di 5,16 euro;
Soci: Comu­ni di Piom­bi­no 61,80%, Campiglia 20,64%, Castag­ne­to 8,72%, San Vin­cen­zo 8,64%, Suvere­to 0,12%, Sas­set­ta 0,08%;
Decor­ren­za del­la liq­uidazione: 1 gen­naio 2017;
Liq­uida­tore: Bar­bara Del Sep­pia;
Sin­daci revi­sori: Fran­co Gar­gani (pres­i­dente), Leonar­do Car­oli­ni, Lau­ra Baroni (sin­daci), Ste­fano Noferi, Alessan­dro Pac­chi­ni (sin­daci sup­plen­ti);
Attiv­ità preva­lente: smal­ti­men­to di rifiu­ti soli­di urbani e spe­ciali non tossi­ci e non nocivi con pro­duzione di mate­ri­ale prove­niente da attiv­ità di selezione e trasfor­mazione dei rifiu­ti stes­si;
Bilan­ci: la soci­età non ha svolto nell’esercizio 2017 alcu­na attiv­ità; il liq­uida­tore ha lim­i­ta­to il pro­prio oper­a­to alle attiv­ità di mon­e­tiz­zazione dell’attivo e di rim­bor­so dei deb­iti.

2 risposte a “Asiu: se non vende le azioni non paga i debiti”

  1. Lirio Gentili says:

    Non voglio giu­di­care i modi e i deb­iti come non ver­ran­no liq­ui­dati. Vedo però, come è sem­pre sta­to, che i con­trol­lori, cioè i sin­daci revi­sori, sono sem­pre del­la loro parte polit­i­ca. Per­ché? La rispos­ta è chiara e ovvia.

  2. Renzo Carletti says:

    Gen­tile redazione, sono arrivati richi­esti dal­la Regione i con­tribu­ti di vari enti per aiu­tar­la a val­utare in modo più pun­tuale il pro­ced­i­men­to di VIA (anno 2018) aper­to da RiMa­te­ria. Tale prog­et­to prevede di togliere i cumuli sul­la LI53 in con­ces­sione (16 ettari e 180.000 metri cubi di rifiu­ti rici­cla­bili per la mag­gior parte) e costru­irvi sopra una dis­car­i­ca da 2,5 mil­ioni di metri cubi, prevede poi di innalzare la dis­car­i­ca ex-Luc­chi­ni fino a 32 metri, dai cir­ca 19 attuali e da anni inuti­liz­za­ta, per poi unir­la alla dis­car­i­ca ex-ASIU in ampli­a­men­to e soprael­e­vazione (VIA anno 2016). Tali con­tribu­ti sono pub­bli­cati sul sito del­la Regione. Trovan­do tale mate­ri­ale (ARPAT, IRPET, ecc..) oltremo­do inter­es­sante vi invi­to ad una loro atten­ta anal­isi, come con­siglio la loro let­tura ad ogni per­sona inter­es­sa­ta al prob­le­ma.

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