Asl: 14 mesi di attesa per un ecodoppler

· Inserito in Da non perdere

PIOMBINO 17 gen­naio 2019 – Un appun­ta­men­to a mar­zo 2020 per un ecodoppler. E neanche a Vil­la Mari­na ma a Ceci­na per­ché Piom­bi­no per il momen­to pare abbia addirit­tura chiu­so le liste e non è da  sapere quan­do le riaprirà (spe­ri­amo presto). Non è fan­ta­scien­za ma il rac­con­to di chi due giorni fa, alla sede Asl di Ven­tu­ri­na, si è sen­ti­to indi­care il pos­si­bile appun­ta­men­to tra 14 mesi. Si noti che si par­la di una diag­nosi che riguar­da organi non tan­to di sec­on­daria impor­tan­za. Si noti altresì che questo cos­tume, ovvero i tem­pi bib­li­ci per le prestazioni del­la san­ità pub­bli­ca, pre­scindono (sal­vo le estreme urgen­ze) dall’età, dal­la grav­ità, da con­dizioni ogget­tive. Dite­ci se non è una ver­gogna! Dite­ci se queste cose non denun­ciano il fal­li­men­to di una san­ità pub­bli­ca per ali­menta­re la quale ognuno di noi paga riceven­do i riscon­tri che il caso benis­si­mo indi­ca! Non esiste più neanche la mer­av­iglia per qual­cosa che fino a qualche tem­po induce­va alla sor­pre­sa. Siamo alla rasseg­nazione tan­to che oggi, già in pri­ma istan­za, è assai più bat­tuta la stra­da che por­ta ai cen­tri medici pri­vati che non quel­la degli ambu­la­tori pub­bli­ci.
Noi stes­si men­tre scriv­i­amo non ci fac­ciamo illu­sioni. Anche questo arti­co­lo resterà let­tera mor­ta, una delle tante gri­da alla luna, un momen­ta­neo ten­ta­ti­vo solo per allon­tanare l’assuefazione.
Sem­mai un refo­lo di sper­an­za rimane; essa sfo­cia in una doman­da: “Quan­to potrà durare questo andaz­zo, ques­ta cor­sa con­tin­ua al peg­gio?”.
Si deve pen­sare ad una resa? Si deve ipo­tiz­zare la fine del­la diag­nos­ti­ca pub­bli­ca almeno per chi non è ricov­er­a­to? Si deve ricor­rere (per chi non l’ha già fat­to) a rime­di per­son­ali, ad assi­cu­razioni, a forme di assis­ten­za per cat­e­gorie? È ques­ta la futu­ra strate­gia che fino­ra la polit­i­ca ha gen­eral­mente crit­i­ca­to sal­vo costrin­gere di fat­to a prati­car­la? Se è così si abbia il cor­ag­gio di ammet­ter­lo, almeno si potrà iniziare una battaglia per pot­er stornare più costrut­ti­va­mente almeno una parte di quel che ver­si­amo alla pub­bli­ca san­ità. Sarebbe una scon­fit­ta di una buona cosa di cui, per anni, siamo andati fieri, ma sarebbe anche l’epilogo più onesto di una vicen­da che non può andare avan­ti con ecodoppler effet­tuati dopo 14 mesi. Durante i quali, facen­do ogni scon­giuro, si spera di soprav­vi­vere.

 

Commenta il post