LE VALUTAZIONI NEL RAPPORTO ANNUALE DELL'ISTITUTO SANT'ANNA

Asl al setaccio: se non siamo ultimi, poco ci manca

· Inserito in Sotto la lente
Fiorenzo Bucci

PIOMBINO 5 dicem­bre 2015 – Se non è l’ultimo di sicuro sarà il penul­ti­mo almeno con le attuali carat­ter­is­tiche. È usci­to in questi giorni il report sul­la val­u­tazione delle per­for­mance del­la san­ità toscana, rel­a­ti­vo al 2014 e elab­o­ra­to, come ogni anno da un po’ di tem­po a ques­ta parte, dal Lab­o­ra­to­rio man­age­ment e san­ità del­la scuo­la supe­ri­ore Sant’Anna di Pisa. Una cor­posa indagine (392 pagine) che la Regione Toscana com­mis­siona, con costi non indif­fer­en­ti, all’istituto e su cui rego­la poi anche com­pen­si e incen­tivi ai man­ag­er.
Sot­to esame sono tutte le dod­i­ci Asl pre­sen­ti attual­mente nel ter­ri­to­rio toscano oltre alle aziende ospedaliere uni­ver­si­tarie. Nel 2016, con la rifor­ma che dovrebbe par­tire dal pri­mo gen­naio, lo stu­dio del Sant’Anna dovrà essere riv­is­to. Quin­di con i cri­teri attuali potrà uscire, al mas­si­mo e soltan­to, il report rel­a­ti­vo al 2015.
I cri­teri di fon­do del­la val­u­tazione sono rimasti sostanzial­mente gli stes­si nel tem­po e uni­ver­salmente vali­di per situ­azioni diverse e non cer­to assim­i­l­abili. Ques­ta carat­ter­is­ti­ca è sta­ta spes­so giu­di­ca­ta come un lim­ite e ha gen­er­a­to per­p­lessità se non aperte critiche da parte soprat­tut­to dei pro­fes­sion­isti del­la san­ità.
Premet­ten­do uno stu­dio sul liv­el­lo di salute del­la popo­lazione nei diver­si ter­ri­tori, sono poi cinque i para­metri fon­da­men­tali in rap­por­to ai quali le aziende san­i­tarie ven­gono pas­sate al setac­cio.

Parametri

Val­u­tazione del­la capac­ità di persegui­men­to degli ori­en­ta­men­ti region­ali
È il para­metro che si riferisce alla capac­ità delle varie aziende di essere sogget­ti del sis­tema san­i­tario regionale e non solo entità autonome.

Val­u­tazione socio san­i­taria
È il para­metro che val­u­ta i risul­tati di qual­ità, appro­pri­atez­za, effi­cien­za e di capac­ità di gov­er­no del­la doman­da e del­la rispos­ta.

Val­u­tazione ester­na
È il para­metro che con­sid­era la val­u­tazione che i cit­ta­di­ni e gli uten­ti dan­no dei servizi san­i­tari azien­dali che uti­liz­zano.

Val­u­tazione inter­na
È il para­metro che riguar­da il liv­el­lo di sod­dis­fazione del per­son­ale delle aziende san­i­tarie.

Val­u­tazione dell’efficienza oper­a­ti­va e del­la per­for­mance eco­nom­i­co finanziaria
È il para­metro che vuol con­sid­er­are la capac­ità azien­dale di perseguire, nel­la pro­pria attiv­ità, un equi­lib­rio red­di­tuale e un equi­lib­rio mon­e­tario, finanziario e pat­ri­mo­ni­ale.

Fasce

Questi para­metri rag­grup­pano una ses­san­ti­na di altri indi­ca­tori che, per avere una rap­p­re­sen­tazione anche fisi­ca del­lo sta­to di ogni sin­go­la azien­da. l’istituto Sant’Anna riu­nisce in un bersaglio divi­so in diver­si set­tori e carat­ter­iz­za­to da anel­li con­cen­tri­ci di col­ore diver­so. A sec­on­da dei pun­teg­gi con­se­gui­ti (da 0 al mas­si­mo di 5) si ha una dis­po­sizione sul bersaglio di apposi­ti seg­nali. Più la val­u­tazione delle per­for­mance si avvic­i­na al cen­tro e tende al col­ore verde, migliore è il risul­ta­to con­se­gui­to. Vicev­er­sa i pun­teg­gi più bassi, che deno­tano crit­ic­ità nell’attività, trovano pos­to nelle fasce più esterne, ten­den­ti al rosso, del bersaglio.

Come esce l’Asl 6 di Livorno, che con­tem­pla anche la Val di Cor­nia, dal­l’e­same del San­t’An­na? Nonos­tante la clemen­za che i ricer­ca­tori del­l’is­ti­tu­to pisano usano nel giudizio di tutte le aziende ed anche di quel­la livor­nese, a giu­di­care dai risul­tati rifer­i­ti nel report, pos­si­amo dire che nel­l’Asl 6 non tut­to fila pro­prio lis­cio. Nel­la pag­i­na ded­i­ca­ta all’azien­da labron­i­ca il San­t’An­na inizia la descrizione del­la pro­pria val­u­tazione con queste parole: “La Asl 6 di Livorno pre­sen­ta nel 2014 una buona per­for­mance in miglio­ra­men­to sebbene per­man­gono alcu­ni pun­ti di debolez­za”. Insom­ma meglio del pas­sato ma comunque, come si sarebbe det­to nelle scuole di una vol­ta, tut­to rimanda­to agli esa­mi di riparazione di set­tem­bre.
Del resto se il bersaglio ha un val­ore gio­va, per capire, il raf­fron­to con quel­lo del­l’Asl di Gros­se­to che van­ta una delle per­for­mance in asso­lu­to migliori tra le dod­i­ci aziende toscane e riguar­do alla quale il San­t’An­na spende l’agget­ti­vo “otti­mo”, mai usato per altri in tut­ta la ricer­ca.

Confronto Asl

Anche con un esame super­fi­ciale si può notare come un solo indi­ca­tore sia fini­to nel­la zona rossa delle crit­ic­ità per l’Asl di Gros­se­to men­tre, per quan­to riguar­da Livorno, si evi­den­zia un dis­cre­to affol­la­men­to nelle fasce esterne del bersaglio ed una scarsa con­cen­trazione dei seg­nala­tori nelle fasce nobili ver­so il cen­tro.
Dove è che l’Asl 6 è più debole? Le val­u­tazioni dei tec­ni­ci inseriscono nel­la fas­cia rossa del bersaglio del­l’azien­da livor­nese otto indi­ca­tori:

  • La per­centuale di assen­ze del per­son­ale dipen­dente — la media regionale indi­ca una quo­ta del 7,61 nell’Asl6 siamo al 10,84.
  • La for­mazione del per­son­ale dipen­dente — penul­ti­mi in clas­si­fi­ca con l’indice 45,75 con­tro le media del 56,176.
  • La percezione dei dipen­den­ti in mer­i­to alle comu­ni­cazioni interne del­l’azien­da — penul­ti­mi al 38,36 con un media del 46,491.
  • La val­u­tazione del con­trol­lo di ges­tione — si riferisce al sup­por­to ai diri­gen­ti di strut­tura nel con­trol­lo del­la ges­tione azien­dale. Penul­ti­mi con 42,53 a fronte di una media del 55,157.
  • I tem­pi di atte­sa per prime vis­ite spe­cial­is­tiche e prestazioni diag­nos­tiche — Des­o­lata­mente ulti­mi con 23,85 a fronte di una media di 41,699.
  • La san­ità di inizia­ti­va — è la san­ità che non aspet­ta i pazi­en­ti croni­ci in ospedale ma va loro incon­tro cer­can­do di pre­venire l’in­sor­gen­za del­la malat­tia. L’Asl 6 è ulti­ma in clas­si­fi­ca con un liv­el­lo 0,82 con­tro una media del 2,374.
  • Le soglie chirur­gia onco­log­i­ca — è un para­metro che ne riu­nisce molti altri. Quar­tul­ti­mi ma col modesto indice 0,77 con la media al 2,031.
  • La sod­dis­fazione uten­ti pron­to soc­cor­so — anche in questo caso il para­metro è la risul­tante di molti altri. L’Asl è ulti­ma in clas­si­fi­ca con un indice 61,05 per una media delle aziende pub­bliche del 66,551.

Livorno ha comunque anche i suoi seg­nali nelle zone nobili del bersaglio. Sfoglian­do le pagine del report si sono nota che l’azien­da è sec­on­da nel­l’or­ga­niz­zazione del sis­tema trasfu­sion­ale. Un altru­is­mo che incon­tra eccezioni se si pen­sa che i medici sono i pri­mi a non vac­ci­nar­si con­tro l’in­fluen­za (8,33 con­tro una media del 15,300). Sec­on­di anche nel­la ges­tione del­la nuo­va car­ta san­i­tarie elet­tron­i­ca. E pri­mi nel­la capac­ità di gov­er­no del­la doman­da san­i­taria anche se non c’è una grande effi­cien­za nel­l’at­tiv­ità di ricovero (penul­ti­mi).
Nel­l’am­bito del­l’area ospedaliera il giudizio del San­t’An­na mostra soprat­tut­to miglio­ra­men­ti rispet­to al pas­sato sia per gli indi­ca­tori di appro­pri­atez­za in area chirur­gi­ca che in quel­la med­ica. Pur sot­to la media regionale si reg­is­tra un miglio­ra­men­to anche nel­l’indice di per­for­mance del­la degen­za media.

 

Una risposta a “Asl al setaccio: se non siamo ultimi, poco ci manca”

  1. Franca Galli says:

    Per capire come fun­ziona male Asl 6 bas­ta­va ascoltare i cit­ta­di­ni utenti.…ore di atte­sa al pron­to soc­cor­so, Oltre 700 giorni per mam­mo­grafia, molti mesi per ecografie in gen­erale, anal­isi fat­te in parte all’ospedale di Piom­bi­no ed altre a Livorno, vis­ite trasferite a Ceci­na sen­za ten­er con­to del dis­a­gio del­la popo­lazione anziana sen­za mez­zo di trasporto.
    Peg­giore di così non si può.

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