Aspettando che Rebrab vada via tutto tace

PIOMBINO 10 gen­naio 2018 — Finite le feste. Molte famiglie le han­no affrontate con estrema dif­fi­coltà eco­nom­i­ca, si tor­na tim­i­da­mente a par­lare delle verten­ze del ter­ri­to­rio: Uni­coop, Mag­o­na, Afer­pi sen­za dimen­ti­care altre realtà come Enel e Sol di cui si par­la sem­pre meno ed in alcu­ni casi neanche più si men­zio­nano. Un intero ter­ri­to­rio a ris­chio lavoro, sicurez­za e salute vis­to le man­cate demolizioni, la non mes­sa in sicurez­za degli impianti inuti­liz­za­ti Afer­pi e le boni­fiche del SIN mai iniziate.
L’in­dot­to, quel­lo diret­to delle soprac­i­tate aziende, com­ple­ta­mente sgre­to­la­to con pochi sopravvis­su­ti.
Eppure essere un’area di crisi com­p­lessa sem­bra­va che potesse aiutare e invece si sono for­ni­ti stru­men­ti, pochi ed inadeguati, molti dei quali finanziati ma anco­ra non ero­gati, di altri in finanziaria sapre­mo, forse, dopo le elezioni.
Cer­to essere un’area di crisi com­p­lessa, essere un sito di inter­esse nazionale con aree estese da bonifi­care  avrebbe dovu­to sig­nifi­care la chi­ave di vol­ta,  anche occu­pazionale per il rilan­cio del ter­ri­to­rio .
Per le boni­fiche si sono addirit­tura cre­ate dis­cariche dove invece non sono fini­ti i nos­tri rifiu­ti ma quel­li prove­ni­en­ti da fuori zona e sem­br­erebbe  anche rifiu­ti peri­colosi.  Ora, vis­to che tut­ti sono pre­si dalle prossime elezioni politiche, Piom­bi­no dovrebbe tornare una emer­gen­za nazionale . Ma per fare questo
non ci pos­si­amo lim­itare a fare come spes­so fac­ciamo con i nos­tri figli: se lo fai un’al­tra vol­ta vedrai … Spes­so fac­ciamo solo  procla­mi invece di  agire  …si dice di essere pron­ti alla mobil­i­tazione e lo si ripete ma di con­cre­to non si mette in moto niente.  Questo ter­ri­to­rio sem­bra aver per­so lo spir­i­to e l’e­si­gen­za di far sen­tire il pro­prio dis­senso . Ed allo­ra ecco cosa pro­poni­amo noi oggi, ma in realtà lo spes­so già evi­den­zi­a­to in pas­sato :

  • par­lare delle boni­fiche con il gov­er­no (la nos­tra rap­p­re­sen­tan­za sin­da­cale agli incon­tri al Mise lo ha sem­pre fat­to chieden­do  un inter­ven­to imme­di­a­to coin­vol­gen­do aziende locali);
  • chiedere al gov­er­no un inter­ven­to diret­to volto alla riparten­za del­la lavo­razione  men­tre il con­tenzioso con Rebrab va avan­ti;
  • chiarez­za sulle con­ces­sioni por­tu­ali e loro dura­ta;
  • stru­men­ti adeguati per chi ha per­so il lavoro in tut­ta l’area di crisi, non solo Afer­pi (l’ indot­to deve avere gli stes­si stru­men­ti dei diret­ti per preser­vare il poco lavoro rimas­to).

Per fare questo tutte le RSU metalmec­ca­niche che rap­p­re­sen­tano i lavo­ra­tori e le seg­reterie di tutte le sigle sin­da­cali, che ricor­diamo da un anno sono quat­tro, devono riu­nir­si imme­di­ata­mente e decidere di  fare un’assem­blea dei lavo­ra­tori e met­tere in pie­di mobil­i­tazioni impor­tan­ti che coin­vol­gano tut­ta la cit­tà.  Non pos­si­amo tornare dal min­istro solo per ascoltare ma occorre pres­sar­lo a dare  soluzioni  imme­di­ate sulle quali anche il sin­da­ca­to deve con­tare . Sarebbe oppor­tuno, come il pri­mo cit­tadi­no di Piom­bi­no  ha rib­a­di­to, che per una vol­ta il tavo­lo fos­se por­ta­to nel nos­tro ter­ri­to­rio! Ma  occorre anche che il sin­da­ca­to abbia prospet­tive mod­erne e che unis­ca l’e­si­gen­za del lavoro alla tutela del­la salute dei lavo­ra­tori.  Bas­ta con i dual­is­mi,  con la divi­sione tra cit­tà e fab­bri­ca, salute e lavoro . Se la sta­gione di Rebrab è vol­ta al ter­mine, la nos­tra opin­ione è  che invece i tem­pi saran­no anco­ra lunghi. Volti­amo pag­i­na defin­i­ti­va­mente e creiamo i pre­sup­posti per andare avan­ti con il set­tore che fino ad oggi è sta­to il per­no del­l’e­cono­mia di un intero ter­ri­to­rio, ma fac­ciamo­lo sec­on­do cri­teri mod­erni e con piani con­creti. Sen­za ricat­ti o false riparten­ze. Iniziamo al con­tem­po  a bonifi­care e per­ché no a diver­si­fi­care! Non dimen­tichi­amo­ci mai che lo stes­so piano indus­tri­ale  di Rebrab parla­va di mas­si­mo 1200 lavo­ra­tori a regime nel set­tore siderur­gi­co ed il rima­nente tra agroin­dus­tria e logistica…Quando inizier­e­mo a par­lare seri­amente anche di questo ??

 Seg­rete­ria UGLM Livorno e RSU Uglm Afer­pi 

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