Assegnato un suolo pubblico senza gare

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pervenuta in redazione

SAN VINCENZO 16 otto­bre 2015 — Con il pro­ced­i­men­to segui­to per il ter­reno de “La Bar­cac­ci­na” la Giun­ta san­cisce qual’è il prin­ci­pio di ges­tione del ter­ri­to­rio: affi­da­men­to diret­to del dirit­to di super­fi­cie di un suo­lo pub­bli­co sen­za pas­sare attra­ver­so gare, che invece sareb­bero eco­nomi­ca­mente con­ve­ni­en­ti per il Comune.
Durante il Con­siglio comu­nale del 2 Otto­bre l’asses­sore all’ur­ban­is­ti­ca ha affer­ma­to che il pro­ced­i­men­to ammin­is­tra­ti­vo è sta­to cor­ret­to e non tra­bal­lante definen­do inoltre l’in­ter­esse pub­bli­co: “la tutela del­l’in­ves­ti­men­to del pri­va­to”.
Se, come ha affer­ma­to l’asses­sore, il per­cor­so fos­se cor­ret­to e non tra­bal­lante, per­ché il TAR avrebbe accolto il ricor­so pre­sen­ta­to? Infat­ti il Comune si è cos­ti­tu­ito al TAR per­den­do clam­orosa­mente e doven­do già ris­ar­cire 3000 euro di spese legali. Adesso siamo arrivati al ricor­so al Con­siglio di Sta­to rischi­an­do oltre ad ulte­ri­ori spese legali, l’an­nul­la­men­to del­la delib­era delle alien­azioni 2013.
I rischi che corre l’am­min­is­trazione, andan­do incon­tro ad un annul­la­men­to del­la delib­era, van­no ben oltre l’er­rore ammin­is­tra­ti­vo del sin­go­lo caso, ma rischi­ano di coin­vol­gere molte altre alien­azioni, atti notar­ili, etc. cau­san­do un vero e pro­prio effet­to domi­no.
Dal­l’in­ter­ven­to del­l’asses­sore in Con­siglio comu­nale emerge che questo modo di pro­cedere non è un errore ma che la volon­tà di favorire sin­goli pri­vati a dis­capi­to del­l’in­ter­esse pub­bli­co è insi­ta nel modus operan­di del­l’am­min­is­trazione.
La tutela ed il persegui­men­to del­l’in­ter­esse pub­bli­co, cioè il com­pi­to che l’am­min­is­trazione sarebbe chia­ma­ta a svol­gere, sarebbe quel­lo di ottenere il mag­giore rica­vo pos­si­bile da quel­l’area — che ricor­diamo è pub­bli­ca — a favore del­la comu­nità, garan­ten­do la lib­era con­cor­ren­za e sopratut­to la trasparen­za e cor­ret­tez­za del proces­so ammin­is­tra­ti­vo per non met­tere a repen­taglio sol­di pub­bli­ci, inves­ti­men­ti pri­vati e posti di lavoro, ricor­dan­do che ogni deci­sione pub­bli­ca dovrebbe essere assun­ta tenen­do con­to dell’interesse gen­erale.

Grup­po Con­sil­iare di Assem­blea San­vin­cen­z­i­na

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