Assemblea l’ 11 ottobre per la cassa integrazione
PIOMBINO 9 ottobre 2018 — Dopo mesi di attesa per una convocazione al Ministero del Lavoro per discutere di ammortizzatori sociali e di prorogare l’attuale Decreto Ministeriale 99553 che tutela il reddito dei lavoratori Aferpi e Piombino Logistics tramite una Cassa Integrazione Speciale, vista la mancata convocazione a tutt’oggi da parte del Ministro e dato che i tempi sono ormai scaduti, giovedì 11 ottobre dalle 10,30 alle 12 si terrà presso la sala ex Dup o sotto la portineria centrale Aferpi (in base alle condizioni meteo), una assemblea con tutti i lavoratori per condividere un’iniziativa di Fim-Fiom-Uilm da svolgere a Roma la prossima settimana sotto il Ministero del Lavoro.
Dicembre è ormai prossimo, l’azienda si sta attivando per la richiesta di Cassa Integrazione in deroga presso la Regione Toscana, con il rischio di periodi in cui i lavoratori rimarrebbero scoperti da cassa integrazione e con il rischio di ulteriori perdite economiche che non sarebbero più sostenibili.
Le ore disponibili di cassa integrazione previste dal decreto per Aferpi e Piombino Logistics sono oramai in vista di esaurimento dato che da troppo tempo a Piombino manca il lavoro e prima di essere costretti ad accettare il percorso individuato da azienda, Regione e tecnici del Ministero del Lavoro (il Sindacato non è mai stato ascoltato nonostante più volte abbia espresso forte preoccupazioni e richiesto incontri urgenti) riteniamo non più rimandabile una forte mobilitazione sotto i palazzi romani per ottenere risposte chiare da questo Esecutivo.
La vertenza Piombino merita l’attenzione come tutte le altre vertenze fin qui discusse dal Ministro Luigi Di Maio, l’arrivo di un imprenditore siderurgico come Jindal apre importanti prospettive ma non risolve i problemi attuali d’incanto.
Occorreranno ancora anni di sostegno al reddito per impedire un disastro economico senza precedenti per il comprensorio della Val di Cornia, almeno fino a che non potranno ripartire in maniera costante i treni di laminazione, gli smantellamenti e gli investimenti necessari alla produzione di acciaio.
Fim-Fiom-Uilm hanno sempre gestito in maniera seria e concreta questa difficile e lunga vertenza, ci siamo confrontati con tutte le forze politiche per tutelare al meglio i lavoratori, ma quegli stessi lavoratori meritano dal governo delle risposte e non possono più attendere con il rischio di restare senza quel minimo di reddito necessario a mantenere le proprie famiglie.
Fim, Fiom, Uilm
(Foto di Pino Bertelli)
FIM-FIOM-UILM