All’ ATO Sud con improvvisazione e senza utilità
CAMPIGLIA 2 febbraio 2015 — Un altro importante punto che le liste civiche hanno chiesto nella loro interpellanza riguarda il passaggio della gestione dei rifiuti da ASIU a Sei Toscana, dovuta al passaggio nell’ATO sud deliberato dai comuni della Val di Cornia nel 2011. Le domande vertevano su quando dovrebbe avvenire in concreto la cessione delle competenze e se, alla base della decisione del passaggio da ATO Costa ad ATO Sud, vi fosse un piano operativo che giustificasse la convenienza, con particolare riferimento alle tariffe e alla raccolta differenziata.
Le risposte che ci sono state fornite hanno confermato che la decisione del cambio di ATO è stata frutto di improvvisazione, ma soprattutto che non c’era nessuna convenienza per il nostro territorio e per i cittadini.
Infatti molto candidamente ASIU ha risposto che: “ le attività propedeutiche all’ingresso di fatto sono solo in fase di avvio” e che “in ATO Sud ad oggi non sia ancora presente, né nominato dai Comuni proprietari di ASIU, un rappresentante politico della Val di Cornia e di Castagneto”.
E poi, che la tariffa del servizio “non è al momento stata oggetto di discussione” e che la raccolta differenziata “sarà quella indicata dal nuovo Piano Regionale” senza nessuna precisazione su come sarà raggiunta. Bisogna ricordare che ad oggi gli obiettivi per la raccolta differenziata in Val di Cornia e, ancora di più nell’ATO Sud, sono drammaticamente sotto le soglie richieste dall’UE e che ciò comporta già un aggravio nella nostra bolletta.
Dunque, in oltre tre anni non è stato fatto nulla di concreto. Non è mai esistito, e non esiste tutt’oggi, un piano operativo a supporto del passaggio in ATO Sud. Non è stata fornita la data entro la quale prenderà avvio il servizio da parte del gestore unico, già operativo nell’ATO Sud. S’ipotizza l’ingresso dei Comuni nell’ATO Sud a Giugno del 2015: ingresso, non avvio del nuovo servizio. Dunque la situazione della Val di Cornia è in contrasto con la legge regionale sui rifiuti che impone un gestore unico per ogni ATO.
Insomma anche per questo aspetto si delinea un altro fallimento dei nostri amministratori e della dirigenza ASIU, sia per quanto riguarda l’obbligo di passaggio al gestore unico sia per quel che attiene il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata.
Gruppo consiliare Comune dei Cittadini