In attesa del piano aggiornato, parola di Ministro
PIOMBINO 13 gennaio 2017 — L’11 gennaio è stata presentata dal Gruppo FORZA ITALIA-IL POPOLO DELLA LBERTA’-BERLUSCONI PRESIDENTE (prima firmataria Catia Polidori) una interrogazione a risposta immediata in Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati. Pubblichiamo sia il testo dell’interrogazione sia il testo della risposta del Ministro dello sviluppo economico.
Interrogazione di Catia Polidori:
per sapere — premesso che
lo stabilimento siderurgico di Piombino (Livorno) Aferpi S.p.a, acquistato dal gruppo algerino Cevital nel Luglio 2015, ad oggi non riesce a reperire risorse da gruppi bancari sia nazionali che europei, per finanziare il piano industriale nel rilancio dell’area industriale, con il rischio di mettere in pericolo l’occupazione di circa 2.000 dipendenti oltre l’indotto;
dall’ultima relazione del commissario straordinario, Piero Nardi, della Lucchini spa in amministrazione straordinaria del 25 novembre 2016 si apprende che dal monitoraggio eseguito, di cui è stata data informativa nelle relazioni trimestrali e relazione finale, è emersa la difficoltà di Aferpi di trasferire in Italia le risorse finanziarie possedute in Algeria, necessarie per gli investimenti previsti dal piano approvato. In concomitanza Cevital non è riuscita ad ottenere crediti dal sistema bancario, se non in minima misura;
le obbligazioni principali a carico di Cevital sono due: l’assorbimento del personale dell’amministrazione straordinaria entro il 6 novembre 2016 ed il finanziamento del piano da parte di azionisti, banche, istituzioni finanziarie pubbliche e private;
Cevital ha proceduto all’assorbimento del personale dell’amministrazione straordinaria, ma non sembra aver proceduto al finanziamento del piano, determinando in questo modo una situazione di stallo estremamente critica;
la Cassa depositi e prestiti che sta partecipando al rilancio dell’ILVA di Taranto, come socio finanziario con il 44,5 per cento ha versato 156 milioni euro alla stessa e successivamente doveva versare altri 300 milioni di euro i quali, come previsto dalla legge n. 151 del 1o agosto 2016, sono stati anticipati dallo Stato;
il Governo ha effettuato cinque misure di sostegno pubblico nei confronti dell’ILVA (come dichiarato nella risposta del 28 giugno 2016 da parte di Margarethe Vestager a nome della Commissione europea in relazione all’interrogazione n. P‑004581/2016) e nel tempo sono stati concessi aiuti notevoli al settore della siderurgia (Dalmine, Falck, Lucchini, Ilva);
a parere dell’interrogante appare dunque opportuno che per il piano industriale di Aferpi possano essere utilizzate risorse pubbliche e private in modo tale da raggiungere un risultato positivo per il Paese –:
quali iniziative progettuali e finanziarie il Ministro interrogato intenda intraprendere, anche attraverso il supporto di Cassa depositi e prestiti, al fine di salvaguardare il piano industriale di Aferpi in modo da rilanciare il sito industriale di Piombino.
Risposta scritta del Ministro:
Voglio preliminarmente ricordare che l’acquisizione dello stabilimento siderurgico Lucchini di Piombino da parte del Gruppo algerino Cevital, si colloca nell’ambito di un processo di crescita internazionale dello stesso, con l’obiettivo di sviluppare investimenti in attività con potenziale mercato in Algeria e rilanciare la produzione di acciaio mediante la realizzazione di due forni elettrici ed altri investimenti nell’attività siderurgica, accompagnati dallo sviluppo di nuove iniziative industriali in ambito agro-alimentare e logistico, con un impegno finanziario di circa 400 milioni di euro e prospettive, a regime, di pieno riutilizzo del personale Lucchini e Lucchini Servizi (circa 1.900 unità).
Secondo quanto riferito dalla competente Direzione del MiSE.
1) L’operazione di vendita della Lucchini è stata effettuata nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria, parallelamente ed in coordinamento alla definizione di un Accordo di Programma siglato, nell’aprile 2014, tra la Presidenza del Consiglio dei ministri, i Ministeri dello sviluppo economico, difesa, infrastrutture, ambiente, lavoro, Agenzia del Demanio, regione Toscana, provincia di Livorno, comune di Piombino, Autorità portuale di Piombino e Invitalia, volto a favorire la riduzione dell’impatto ambientale del ciclo produttivo del metallo liquido dello stabilimento ex Lucchini, oltre che la messa in sicurezza ambientale delle aree private e demaniali in concessione, anche al fine di renderle disponibili per altre attività industriali.
2) In relazione a tale vendita, perfezionatasi a metà del 2015, il Commissario straordinario della Lucchini S.P.A. è impegnato ad effettuare uno stringente monitoraggio, in relazione al rispetto delle obbligazioni contrattualmente assunte dall’acquirente Aferpi che attengono sostanzialmente al finanziamento e attuazione del Piano e al conseguente assorbimento del personale già in forza all’amministrazione straordinaria. Come confermato anche dal Commissario straordinario sulla base degli elementi via via forniti dalla stessa Aferpi, emerge che ad oggi, mentre il trasferimento dei dipendenti da Lucchini ad Aferpi si è verificato come da contratto (entro il 6 novembre scorso), è da registrare un sensibile ritardo nell’attuazione del Piano a suo tempo approvato. Permangono infatti criticità riguardanti sia il finanziamento degli investimenti, sia la disponibilità del circolante necessario a garantire, innanzitutto, la prosecuzione dell’attività siderurgica. In particolare, da un lato, è slittato l’avvio dei lavori di realizzazione della nuova acciaieria previsto per l’inizio del corrente anno, e dall’altro, si va concretizzando il progressivo fermo delle produzioni.
A fronte di ciò, il Ministero dello sviluppo economico ha in corso una serrata interlocuzione con i vertici della società acquirente, recentemente aggiornata alla seconda metà del mese di gennaio.
L’imprenditore Rebrab, che ha sostanzialmente confermato l’intenzione di procedere nella realizzazione del Progetto industriale a suo tempo proposto sia per la parte siderurgica che per le attività di logistica e dell’industria agroalimentare, è stato formalmente invitato a «fornire, con la massima tempestività, un Piano industriale aggiornato ed adeguato alla attuale situazione, tale da assicurare il rispetto degli obblighi di prosecuzione delle attività e di mantenimento dell’occupazione a suo tempo assunti.».
Si è pertanto in attesa della consegna del Piano aggiornato, ai fini delle conseguenti valutazioni e determinazioni da parte di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella esecuzione di tale importante progetto imprenditoriale.
(Foto di Pino Bertelli)