Attuare le prescrizioni e rivedere il piano RiMateria
PIOMBINO 11 gennaio 2018 — In seguito alla diffida effettuata dalla Regione Toscana a RiMateria il 28 novembre 2017 in poco tempo (sotto le feste natalizie) 108 cittadini firmatari hanno inviato ai consigli comunali ed ai sindaci di San Vincenzo, Campiglia Marittima e Piombino, all’ARPAT Piombino Elba ed alla Regione Toscana la brevissima lettera sotto riportata. La lettera completa dalle 108 firme è stata mandata raccomandata con ricevuta di ritorno martedì 9 gennaio a tutti i soggetti indicati.
In sintesi si chiede il pieno rispetto delle normali norme di conduzione di una discarica che sono da anni disattese. Si chiede che la Regione Toscana faccia rispettare quanto da lei ordinato e non attuato o effettuato solo parzialmente (trattamento biogas, trattamento percolato, analisi in loco a campione dei rifiuti in entrata, analisi aria ed acque sotterranee, canalizzazione acque piovane, ecc..) perché l’attuale situazione (finalmente rilevata anche da un ente statale e non solo dalle denunce dei cittadini) è causa di danno sia ai cittadini che all’ambiente. I 108 cittadini chiedono oltre alla tutela della propria salute di rivedere il piano industriale di RiMateria che di fatto, una volta completata la quarta variante alle opere di chiusura della discarica di Ischia di Crociano in località Colmata a Piombino, prevede la costruzione di una nuova enorme discarica per rifiuti speciali (industriali) e forse pericolosi nella stessa zona.
La brevissima lettera è stata scritta PRIMA dei fatti di Livorno, nelle cui indagini è coinvolta anche RiMateria, e solo per questo non sono stati presi in considerazione questi ultimi avvenimenti.
Questa la lettera firmata:
Ai Sindaci ed ai Consigli Comunali di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo soci di RiMateria Spa
Alla Regione Toscana
Direzione Ambiente ed Energia
Settore Bonifiche e Autorizzazione Rifiuti
Alla attenzione del Responsabile di settore: Rafanelli Andrea
Al Dipartimento ARPAT Piombino-Elba
La Regione Toscana per il mancato rispetto delle prescrizioni AIA ha diffidato il 29 novembre 2017 la Soc. RiMateria. Riportiamo sinteticamente solo alcuni dei motivi che hanno motivato il grave provvedimento:
mancata aspirazione e trattamento del biogas (metano, anidride carbonica, ecc. dalla discarica oggi si liberano direttamente nell’aria),
assenza di copertura delle parti della discarica non più utilizzate, mancate coperture giornaliere delle parti utilizzate,
gestione del fronte di scarico dei rifiuti troppo ampio,
mancata regimazione delle acque meteoriche,
mancata effettuazione della verifica analitica in loco dei rifiuti ammessi in discarica, ecc…
Questa situazione si protrae da anni e i cittadini di Colmata subisco sia un danno economico (svalutazione degli immobili) sia alla loro salute mentre l’ambiente viene inquinato nelle varie matrici (certo è l’inquinamento dell’aria). Ma la diffida contiene molte altre osservazioni preoccupanti ad esempio: sono state accettate miscele derivate da trattamenti di rifiuti industriali conferiti dalla Soc. Tecnoambiente (probabilmente operante nel comprensorio del cuoio della Provincia di Pisa) senza che nella documentazione fosse specificato i tipi di rifiuti che componevano la miscela accolta. Si ipotizza la possibilità che il percolato abbia superato le arginature del fondo vasca della discarica disperdendosi nell’ambiente circostante; ecc…
In sostanza, anche con la nuova gestione, la Regione Toscana afferma:” Accertato, per quanto sopra riportato che la gestione della discarica a oggi condotta in maniera non adeguata alle norme tecniche di riferimento e difformemente a quanto autorizzato e che non risultano applicate le prescrizioni…” si vede costretta ad ORDINARE alla Soc. RiMateria Spa l’attivazione immediata, senza ulteriori e immotivati ritardi e non oltre il termine massimo di 30 giorni dalla notifica del presente atto, di tutte le azioni necessarie a eliminare le inosservanze rilevate,…” e detta una serie di azioni tra cui appunto: ripristinare l’estrazione ed il trattamento del biogas; effettuare verifiche analitiche in loco sui rifiuti in ingresso, ammessi allo smaltimento; verificare l’efficienza della estrazione del percolato; effettuare le coperture, ecc…
Chiediamo quindi ai sindaci, a tutti i Comuni proprietari della discarica ed al socio privato di effettuare immediatamente quanto richiesto dalla Regione, intervenendo immediatamente a finanziare le opere suddette qualora RiMateria non avesse soldi a sufficienza! La nostra salute e l’ambiente non possono aspettare oltre o essere subordinate alle disponibilità finanziarie di RiMateria.
Chiediamo inoltre di verificare i mezzi e le condizioni con cui i lavoratori operano sulla discarica perché oggi trattano rifiuti molto più pericolosi di quelli di origine urbana.
Chiediamo al Dipartimento ARPAT Piombino-Elba di verificare al più presto lo stato delle acque sotterranee, in relazione al percolato prodotto dalla discarica e l’aria, in relazione alle emissioni diffuse dalla discarica.
Chiediamo ai sindaci di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo di farsi promotori per tutelare la salute dei suoi concittadini.
Chiediamo alla Regione Toscana di fare rispettare quanto da lei ordinato!
Ma la gestione della discarica non è fonte di preoccupazione e danno dei soli cittadini di Colmata, è esperienza comune di tutti i cittadini di Piombino e dei turisti chiudere i finestrini delle auto per il puzzo insopportabile quando per recarsi d’estate verso le spiagge della costa Est a vocazione turistica si transita davanti alla discarica. Altre preoccupazioni si originano da quanto più volte dichiarato verbalmente e pubblicamente dal Presidente di RiMateria: dopo avere rialzato la discarica ASIU e riempito lo spazio che la separa dalla discarica ex-Lucchini rialzeremo anche quest’ultima e creeremo una nuova ampia discarica nell’area confinante. Tale nuova discarica, afferma, conterrà rifiuti speciali( industriali, ecc.) e anche pericolosi se ci rilasceranno le autorizzazioni. Pari preoccupazioni coinvolgono anche le previste attività di trattamento rifiuti che si svolgeranno nei capannoni su cui chiediamo maggiori informazioni.
Chiediamo ed invitiamo i Comuni soci di RiMateria a riconsiderare tale piano, pensiamo che creare nuove discariche, accogliere numerose ditte che intendono trattare anche rifiuti pericolosi escluda lo sviluppo di altre attività che potrebbero dare maggiore occupazione. Riteniamo infine la zona non adatta a discariche, quella che si vuole utilizzare era una palude, siamo in presenza di una falda superficiale a bassissimo livello, siamo vicini alla città ed al mare, zona in cui molte parti sono a rischio idraulico elevato per la vicinanza del fiume Cornia e del confinante fosso Cornia Vecchia. Siamo in un SIN da bonificare! Non è una zona adatta a nuove discariche o a trattare i rifiuti speciali e pericolosi.
lettera firmata da 108 cittadini
La diffida alla Soc. RIMATERIA (decreto n. 17478 – data adozione 29/11/2017) della Regione Toscana – Direzione Ambiente ed Energia – Settore Bonifiche e Autorizzazioni Rifiuti — al punto 3 comma a) richiede l’invio, entro 15 giorni dalla scadenza del termine di cui al punto 2 del decreto medesimo (corrispondente al 15/01/2018), di una relazione che evidenzi l’eliminazione delle inosservanze rilevate nell’atto.
La relazione può essere letta integralmente cliccando il seguente link
http://rimateriapiombino.it/wp-content/uploads/2018/01/2018_01_11-RELAZIONE-DIFFIDA.pdf