PIOMBINO 15 giug­no 2015 — L’e­merg­ere del prob­le­ma “profughi” ha dis­tolto l’at­ten­zione dal più gen­erale prob­le­ma “stranieri” esisten­ti nel ter­ri­to­rio con tutte le com­p­lesse tem­atiche del loro inser­i­men­to nel­la soci­età locale.
Rifer­en­do­ci solo agli stranieri legali si può vedere nelle tabelle seguen­ti che il loro numero è in aumen­to anno per anno dal 2012 al 2014, che la loro per­centuale rispet­to alla popo­lazione res­i­dente è costan­te­mente supe­ri­ore alla media nazionale e provin­ciale ed infe­ri­ore a quel­la regionale:

Proven­gono sopratut­to dai pae­si ex comu­nisti (Roma­nia, Ucraina, Alba­nia) e dall’ Africa (Sene­gal, Maroc­co). Essendo nel pri­mo caso le donne più degli uomi­ni è facile dedurre che la loro pre­sen­za è lega­ta ai lavori di assis­ten­za domes­ti­ca, sociale e san­i­taria men­tre nel sec­on­do caso essendo prevalen­ti gli uomi­ni il legame è con i lavori agri­coli, com­mer­ciali ed edilizi:

Non si cre­da, però, che la loro situ­azione lavo­ra­ti­va sia cer­ta per­chè in realtà la loro pre­sen­za come dis­oc­cu­pati iscrit­ti al cen­tro per l’impiego di Piom­bi­no è cres­cente dal 2010 ad oggi:

Il fenom­e­no tro­va un col­lega­men­to nel­la  dimin­uzione degli avvi­a­men­ti al lavoro che negli ulti­mi due anni è più accen­tu­a­ta per gli stranieri che per gli ital­iani: