Autostrada e bretella: come andrà a finire?
PIOMBINO 10 agosto 2014 — Ci si comincia a capire poco. Molti giornali, dopo l’ultima conferenza stampa di Renzi sul decreto “Sblocca Italia” hanno proposto titoli che indicavano il taglio, almeno per ora, dell’autostrada Tirrenica e quindi del progetto complessivo che la caratterizza, bretelle e lotti complementari ovviamente inclusi.
Da gennaio scorso si sa che la Sat, concessionaria per la realizzazione dei lavori, ha chiesto al governo un finanziamento di 270 milioni di euro indispensabile per poter completare un’opera, originariamente concepita senza esborsi dalle casse pubbliche. Per assicurazioni politiche di diversa origine (sottosegretario Nencini per esempio) si è appresa nelle settimane scorse l’intenzione dell’esecutivo di soddisfare la richiesta di Sat per un’opera considerata “strategica”. Non entriamo, per il momento nel dibattito che vede, soprattutto in ambito locale, un vasto schieramento contrario alla realizzazione della nuova infrastruttura che, soprattutto nel tratto Cecina-Grosseto, sostituirebbe l’attuale Variante, gratuita più che sufficiente ad accogliere i volumi di traffico peraltro in diminuzione, con un’autostrada a pedaggio.
I 270 milioni avrebbero dovuto far parte, secondo le comunicazioni riportate da molti giornali, del decreto “Sblocca Italia” proprio quello che, illustrato da Renzi e da alcuni dei suoi ministri, ha posto uno stop alla Tirrenica e quindi verosimilmente, tra l’altro in presenza di tratti che non hanno ancora progetti esecutivi, anche ai 270 milioni per la Sat.
Nell’incontro della cosiddetta cabina di regia per la riqualificazione delle acciaierie il governatore Rossi ha annunciato quanto meno la speranza, evidentemente avendo avuto rassicurazioni, circa lo definizione della situazione nella seduta del governo di fine agosto quando verrà appunto adottato il decreto “Sblocca Italia”.
Quindi l’autostrada no, ma i 270 milioni per completarla sì. C’è qualcosa che indubbiamente andrebbe chiarito meglio.
Tanto più che autostrada significa anche realizzazione della bretella per il porto da Montegemoli a Poggio Batteria. Pochi chilometri di strada che sono finiti in un vortice dal quale poco o nulla emerge di chiaro.
Va innanzitutto ricordato che la volontà di legare la strada per il porto alla Tirrenica è maturata un paio di anni fa e, se non è stata concepita in ambito locale, di certo è stata accolta con slancio a Piombino (vedi posizioni dell’ex sindaco Anselmi).
Da tempo ormai si parla di due tratti che insieme costituiscono la cosiddetta bretella, ovvero il lotto 7 del progetto dell’autostrada, il cui finanziamento è inserito nei costi della Tirrenica ma che va foraggiato dalle casse pubbliche non facendo originariamente parte del progetto complessivo dell’autostrada secondo la convenzione con Sat.
Il primo tratto riguarda i pochi chilometri da realizzare tra lo svincolo della Geodetica a Montegemoli ed il Gagno; il secondo tratto si riferisce al collegamento tra il Gagno e Poggio Batteria.
Il primo tratto è stato esplicitamente menzionato in due recenti accordi di programma. Il primo dell’aprile 2013, convertito dopo un iter tribolato il 24 giugno 2013, prevedeva una delibera del Cipe da adottarsi entro il 25 agosto 2013 per definire uno stanziamento di 50 milioni di euro. Questa puntuale prescrizione dell’accordo di programma non è mai stata rispettata.
Il tratto Montegemoli-Gagno è stato poi inserito nell’accordo di programma del 24 aprile 2014 per la riqualificazione dell’area industriale di Piombino. Anche in questo caso è stata indicata una scadenza (“fine luglio 2014”) entro la quale il governo e il ministero delle infrastrutture avrebbero dovuto indire la conferenza dei servizi approvativa del progetto definitivo dell’opera da finanziarsi con “le risorse apportate dal piano economico e finanziario complessivo della Tirrenica”.
Al momento non è dato sapere quando e come verrà finanziata la nuova strada almeno fino al Gagno.
Peggio ancora per il ben più impegnato tratto dal Gagno a Poggio Batteria. Per esso già dal 2010 c’è un impegno della Sat a redigere la sola progettazione. Non si parla di finanziamenti, se non in modo generico, nell’accordo di programma del 24 aprile scorso laddove si scrive, relativamente alla parte finale dell’opera: “Il ministero delle infrastrutture si impegna ad individuare risorse aggiuntive da trasferire al Comune di Piombino per realizzare la parte terminale dell’asse di accesso al porto dell’asse Gagno Poggio Batteria”.
Di più. Le aree interessate dal passaggio della bretella per il porto sono quasi completamente inserite nel SIN di Piombino, il sito di interesse nazionale da bonificare. Già alcuni mesi fa la Sat ha fatto presente l’intenzione di intervenire nella zona con la costruzione della strada solo a bonifiche effettuate. E chi farà queste preventive bonifiche?