Autostrada: dopo la propaganda arriva la realtà
PIOMBINO 12 gennaio 2013 — Dopo cinque mesi dall’approvazione, il 27 dicembre 2012 è stata finalmente pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la delibera del Cipe sull’autostrada Livorno-Civitavecchia. Ancora una volta le informazioni non arrivano dal Comune o dalla Regione, ma dalla stampa. Il Consiglio Comunale di Campiglia, per due volte, ha votato all’unanimità un ordine del giorno che impegnava la Giunta a promuovere un dibattito su questo argomento. Non c’è stato niente da fare. Non rispettano più neppure gli atti che loro stessi votano.
Le novità sono invece molto rilevanti.
Sono stati approvati solo quattro lotti dei sette previsti. I lotti 2 e 3, da Rosignano a Grosseto Sud, e i lotti 5a e 6b, da Ansedonia a Tarquinia. Non sono stati invece approvati i lotti 4 e 5b, da Grosseto sud ad Ansedonia, e il lotto 7 che dovrebbe prevedere il prolungamento della 398 fino al porto.
Già questa è una notizia di non poco conto perché, dopo anni di discussioni e di annunci, nel progetto approvato dal CIPE non c’è il tratto davvero necessario tra Grosseto sud e Ansedonia, dove esistono ancora accessi a raso sulla vecchia Aurelia e ci sono limiti di velocità di 60–70 km/h. Non è stato approvato neppure il prolungamento della SS.398 fino al porto. Se ne riparlerà più avanti. Perché? Non si farà mai, invece, il cavalcavia per la stazione di Campiglia che il Sindaco aveva posto come condizione del suo parere favorevole.
Il CIPE ha anche stabilito che l’intera opera non dovrà superare i due miliardi di euro, ma intanto ha autorizzato un costo di un miliardo e trecento milioni di euro per i lotti approvati. Per completare l’autostrada nel tratto più oneroso, da Grosseto Sud a Ansedonia, e per realizzare la bretella per Piombino restano settecento milioni di euro. Basteranno?
Infine, nella delibera del CIPE non c’è nessun accoglimento della richiesta della Regione Toscana per l’esenzione dal pedaggio, per l’intera durata della concessione, per i residenti perché, si dice “…potrebbe determinare una riduzione del livello dei ricavi attesi tale da pregiudicare l’equilibrio economico finanziario….”. Anche questo punto, ritenuto irrinunciabile dai Comuni e dalla Regione, è rimandato a data da destinarsi e molte nubi si addensano su questo scenario, considerando che i volumi di traffico sull’attuale Aurelia, senza i pedaggi dei residenti, possono risultare non sufficienti a garantire la remunerazione degli investimenti della SAT.
Ancora una volta chiediamo alle nostre amministrazioni un atto di coraggio e di trasparenza. Dicano la verità ai propri cittadini e cerchino di capire se il mancato adeguamento della viabilità lungo la costa toscana è frutto delle critiche di opposizioni e comitati o se hanno perseguito progetti insostenibili e procedure confuse.
Comune dei Cittadini