Avanti con Aferpi e che dio ce la mandi buona
PIOMBINO 30 giugno 2017 – Avanti con Aferpi e che dio ce la mandi buona e senza vento. Non può che essere questa la conclusione cui si arriva dopo aver letto il comunicato stampa del ministero dello sviluppo economico che spiega la sottoscrizione, tra la procedura di amministrazione straordinaria della Lucchini e il gruppo Cevital, di un “addendum” del contratto di vendita della Lucchini del 30 giugno 2015. Il comunicato stampa, che si può leggere sotto integralmente, annuncia il prolungamento fino al 30 giugno 2019 del periodo di sorveglianza da parte degli organi della procedura di amministrazione straordinaria sulla base di un Piano di azione che prevede il cronoprogramma dei nuovi impegni. Se (sottolineiamo il se) questo vuol dire che nei prossimi due anni Rebrab ha accettato di non licenziare o mettere in cassa integrazione i lavoratori assunti e dunque di dar loro una qualche tranquillità non può che essere motivo di soddisfazione, ma l’asino cade immediatamente allorché si leggono gli impegni del Piano d’azione, che non è dato conoscere nella sua interezza, ed il loro cronoprogramma. La sintesi offerta dal ministero prevede che Cevital/Aferpi individui, entro il 31 ottobre 2017, una partnership per la parte siderurgica del Progetto Piombino o a presentare, nello stesso termine, un piano industriale (sottolineiamo un piano industriale di cui non si esplicitano le componenti) con evidenza delle fonti di finanziamento certe (vale la pena di ricordare che Rebrab finora ha cercato nel suo stile finanziatori in ambiente bancario ricevendo risposte negative). E questo significa che oggi, mentre si firma l’addendum, non esiste un piano industriale per la parte siderurgica, non esiste un partner industriale e non esiste alcun finanziamento. Cioé quello che invece voleva da subito il ministero quando contestò ad Aferpi l’inadempimento sulla esecuzione degli investimenti previsti nel programma industriale.
Stesso ragionamento per la parte logistica e agroalimentare per le quali Aferpi si impegna a presentare le relative proposte operative entro sei mesi dalla approvazione del piano siderurgico.
Dunque ad oggi né piani, né progetti né finanziamenti. Tutto rimandato.
E nella transizione la ripresa dell’attività di laminazione ad agosto 2017 per le rotaie e ad ottobre per barre e vergella, piano liberazione aree (smantellamenti impianti piccoli con fine lavori a settembre 2017 e assegnazione degli ordini entro ottobre 2017 per lo smantellamento di grandi impianti, con fine lavori nell’ ottobre 2019), verifica ad ottobre 2017 sull’ emissione degli ordini e successivamente ogni sei mesi a partire da gennaio 2018
Tutti impegni più volte espressi e dichiarati e più volte disattesi e prorogati.
Ma nel comunicato c’è persino una curiosità. Sembra infatti che l’ emanazione del decreto interministeriale 23 giugno 2017 autorizzi la prosecuzione dei contratti di solidarietà ai sensi dell’art. 42, comma 3, del d.lgs.148/2015, fino alla data del 31 dicembre 2018 e assicuri il mantenimento per i lavoratori del livello di reddito garantito dal contratto di solidarietà vigente nel biennio 2015/ 2017. La domanda è molto semplice: e allora tutte le grida e le proteste dei giorni scorsi da cosa erano giustificati? Forse bastava una chiara ed esplicita telefonata del ministro del lavoro?
Naturalmente il comunicato sottolinea che la violazione di quanto inserito nell’addendum in merito alla ripresa produttiva, alla ricerca della partnership ed alla presentazione del piano industriale, costituirebbe grave inadempimento di Aferpi e quindi causa di risoluzione espressa ai sensi dell’art. 1456 c.c.. In altre parole ciò che non è stato fatto ieri potrà essere fatto domani. Come se i problemi che sono di natura politica ed economica si potessero risolvere con strumenti di natura formale.
In attesa di leggere i testi dell’addenudm, del piano d’azione e quant’altro, se ce ne verrà data la possibilità, pubblichiamo di seguito alcuni comunicati stampa.
Comunicati vari
Ministero sviluppo economico
Questa mattina è stato sottoscritto tra la procedura di amministrazione straordinaria della Lucchini e il gruppo Cevital un “addendum” al contratto del 30 giugno 2015.
L’accordo, che si è reso necessario dopo la contestazione ad Aferpi dell’inadempimento sulla esecuzione degli investimenti previsti nel programma industriale, prevede in sintesi:
- il prolungamento fino al 30 giugno 2019 del periodo di sorveglianza da parte degli organi della Procedura di amministrazione straordinaria, sulla base di un Piano di azione che prevede il cronoprogramma dei nuovi impegni;
- l’impegno di Cevital/Aferpi, a individuare, entro il 31 ottobre 2017, una partnership per la parte siderurgica del Progetto Piombino o a presentare, nello stesso termine, un piano industriale con evidenza delle fonti di finanziamento certe;
- l’impegno di Aferpi a riprendere l’attività produttiva con le tempistiche del Piano di Azione che prevede:
per la parte siderurgica
la ripresa dell’attività di laminazione ad agosto 2017 per le rotaie e ad ottobre per barre e vergella
piano liberazione aree: smantellamenti impianti piccoli con fine lavori a settembre 2017 e assegnazione degli ordini entro ottobre 2017 per lo smantellamento di grandi impianti, con fine lavori nell’ ottobre 2019
la verifica ad ottobre 2017 sull’ emissione degli ordini e successivamente ogni sei mesi a partire da gennaio 2018
per la parte Logistica e Agroalimentare
Aferpi si impegna a presentare le relative proposte operative entro sei mesi dalla approvazione del Piano siderurgico
La violazione di quanto inserito nell’Addendum in merito alla ripresa produttiva, alla ricerca della partnership ed alla presentazione del piano industriale, costituirebbe grave inadempimento di Aferpi e quindi causa di risoluzione espressa ai sensi dell’art. 1456 c.c.
L’Addendum tiene conto della emanazione del decreto interministeriale in data 23 giugno 2017 che autorizza la prosecuzione dei contratti di solidarietà ai sensi dell’art. 42, comma 3, del d.lgs.148/2015 fino alla data del 31 dicembre 2018, con mantenimento per i lavoratori del livello di reddito garantito dal contratto di solidarietà vigente nel biennio 2015/ 2017.
Comune di Piombino
Oggi venerdì 30 giugno alle ore 12 si è svolto presso il ministero dello sviluppo economico un incontro su Aferpi. Alla riunione hanno partecipato, oltre al sindaco di Piombino Massimo Giuliani e al suo vice Stefano Ferrini, il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda e il vice ministro Teresa Bellanova, il responsabile dell’ufficio vertenze del Mise Giampietro Castano, il commissario straordinario Piero Nardi, il presidente della regione toscana Enrico Rossi e il suo consigliere per il Lavoro Gianfranco Simoncini e le rappresentanze sindacali nazionali e territoriali.
I presenti sono stati informati della firma, avvenuta alle ore 10, dell’addendum al contratto del 30 giugno 2015 tra la procedura straordinaria della Lucchini e il gruppo Cevital. La riunione è stata l’occasione per approfondire con istituzioni e sindacati termini e portata dell’accordo.
“L’addendum – affermano Giuliani e Ferrini – ha il pregio di tracciare un percorso molto stringente che prevede come Rebrab debba presentare, entro il 31 ottobre 2017, un piano industriale con un partner industriale per la parte siderurgica oppure presenti un piano corredato da fonti di finanziamento certe”.
L’addendum stabilisce infatti che nel frattempo Aferpi si impegni a riprendere l’attività produttiva con le tempistiche del Piano di Azione che prevede per la parte siderurgica, come evidenzia una nota ufficiale del ministero dello sviluppo economico, la ripresa dell’attività di laminazione ad agosto 2017 per le rotaie e ad ottobre per barre e vergella; un piano di liberazione delle aree, ossia smantellamenti di impianti piccoli con fine lavori a settembre 2017 e l’assegnazione degli ordini entro ottobre 2017 per lo smantellamento di grandi impianti, con fine lavori ad ottobre 2019.
In più è fissata una verifica ad ottobre 2017 sull’emissione degli ordini e successivamente ogni sei mesi a partire da gennaio 2018.
Per la parte logistica e agroalimentare l’azienda dovrà impegnarsi a presentare le relative proposte operative entro sei mesi dalla approvazione del piano siderurgico.
In caso di violazione di quanto stabilito nell’Addendum (in merito alla ripresa produttiva, ricerca della partnership e presentazione del piano industriale) Aferpi sarà considerata gravemente inadempiente, con la conseguente risoluzione del contratto.
“Una possibilità – sottolineano sindaco e vicesindaco – assicurata anche dal rafforzamento dei poteri di controllo del commissario straordinario, grazie alla recente approvazione del Decreto Mezzogiorno”.
Sul fronte delle retribuzioni, viene confermato quanto già emerso durante il comitato esecutivo per l’attuazione dell’Accordo di programma dello scorso 28 giugno: viene quindi assicurata ai lavoratori la stessa retribuzione (con i relativi trattamenti accessori previsti dal contratto) garantita dai vecchi contratti di solidarietà fino alla fine del 2018.
“Si tratta di un percorso che mette in sicurezza i lavoratori e che, al contempo, permette all’azienda , se ne avrà naturalmente le capacità come anche noi auspichiamo, di dimostrare la concreta attuazione del piano industriale. Sebbene non sia ancora una soluzione definitiva alla vicenda – proseguono – oggi è stato definito un quadro chiaro del percorso da intraprendere. In questo percorso il ministro Calenda e il vice ministro Bellanova si sono impegnati a seguire l’evolversi del piano step by step. E noi faremo lo stesso”.
Infine, durante l’incontro la Regione e il Comune hanno posto di nuovo l’attenzione sui circa 30 milioni disponibili per politiche attive del lavoro, non essendo stati spesi dalla Regione negli anni 2015 e 2016 e adesso rientrati nella disponibilità dell’Inps.
“La Regione – concludono Giuliani e Ferrini – si è dimostrata attiva da sempre su questo fronte e non vogliamo subire i ritardi nella rendicontazione dei soldi utilizzati dalle altre realtà regionali”.
Per questo motivo il ministero del lavoro ha assicurato che darà una risposta in merito al percorso per l’utilizzo dei 30 milioni nell’incontro in previsione nei primi giorni del mese di luglio.
Regione Toscana 1
“Penso che la firma sull’addendum posta stamani consenta di fare punto e a capo in una vicenda complessa, e di dare certezze ai lavoratori che ieri hanno giustamente fatto sentire la loro protesta. Il nostro obiettivo deve essere quello di tornare a produrre acciaio e non si può prescindere dall’accensione del forno elettrico. Da parte nostra continueremo ad impegnarci su tutte le questioni sulle quali possiamo dare il nostro contributo: da quelle urbanistiche, alle bonifiche, all’utilizzo dei fondi europei”.
È questo il commento a caldo del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine dell’incontro che ha avuto questa mattina a Roma al Ministero dello sviluppo economico sulle prospettive di Aferpi e del suo piano industriale per Piombino, presenti il ministro Carlo Calenda, il sindaco Massimo Giuliani e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali e locali oltre a quelli del Ministero del lavoro.
Nel corso del suo intervento il presidente Rossi ha rinnovato la richiesta di sblocco dei 30 milioni di euro destinati alla Toscana e alle sue politiche attive per il lavoro, che verrebbero impiegati tra l’altro per formare i lavoratori del comprensorio piombinese. Ha poi posto nuovamente la questione del completamento della bretella stradale per la quale ha detto di attendere i 50 milioni di euro promessi dal Ministero dei trasporti e dall’Anas.
“Ribadisco infine — ha concluso Rossi — che per Piombino servirebbe anche un impegno del Governo che consista in una pressione sulle banche affinché concedano a chi vuole investire i finanziamenti richiesti e attesi. E noi questa pressione continueremo, garbatamente, ad esercitarla”.
Regione Toscana 2
“In questa vicenda si è indubbiamente perso tempo e ci sono stati ritardi da parte di Aferpi. Per me però è sempre stata chiara la volontà di Rebrab di realizzare l’accordo del 2015. Oggi questo addendum mi convince, perché fissa tappe precise per la ripresa dell’attività produttiva, per gli investimenti, per l’attuazione di quanto previsto dal piano finanziario, stabilendo un nuovo traguardo per la fine del prossimo ottobre. E mi convince anche perché dà garanzie ai lavoratori”.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, torna sulla vicenda Piombino — Cevital — Aferpi, per completare il suo pensiero.
“Il piano industriale di Aferpi — aggiunge — al momento è l’unico che consente di occupare tutti i lavoratori. Altre ipotesi analoghe al momento non sono in campo. Mi pare poi interessante, rispetto alle attuali difficoltà finanziarie dell’impresa, che le sia data la possibilità di trovare partner capaci di sostenerla. Questo rafforza la volontà di realizzare il progetto industriale”.
Dopo aver espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal Governo, Rossi ha infine osservato come “importantissime” siano state le lotte dei lavoratori.
Fim-Fiom-Uilm . Rsu Aferpi — Piombino Logistics
Terminato incontro al Mise fra le Organizzazioni Sindacali e Il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Il ministro ci ha informato della firma dell’ addendum fra Aferpi e l’amministrazione straordinaria avvenuta stamattina. Gli elementi che caratterizzano tale addendum sono di natura sia temporale che sostanziale. Viene prolungata fino al 30 giugno 2019 il periodo di sorveglianza e tutela dei lavoratori da parte degli organi della procedura. Per quanto riguarda la continuità produttiva viene imposto a Aferpi a agosto 2017 la ripartenza del treno rotaie e ad ottobre per barre e vergella. Entro il 31 ottobre cevital deve impegnarsi o ad individuare una partnership per la parte siderurgica del progetto di Piombino o in alternativa a presentare il finanziamento del piano corredato dalle dichiarazioni di impegno dei soggetti finanziatori. . Cevital deve impegnarsi a terminare gli smantellamenti dei piccoli interventi entro settembre 2017. E per i grandi impianti è necessario l’assegnazione ordini entro il 2017 e fine lavori a ottobre 2019. Per quanto riguarda la parte logistica agroalimentare aferpi si impegna a presentare i piani industriali entro sei mesi dall’approvazione del piano siderurgico. Questi elementi se non ottemperati saranno oggetto di rescissione del contratto. Per quanto riguarda l’ammortizzatore sociale sarà erogato fino al 31/12/2018 con la possibilità di prorogarlo per altri 18 mesi con le stesse caratteristiche salariali del contratto di solidarietà che abbiamo avuto fino al 30 giugno 2017. Inoltre il Ministero ci conferma che l’azienda può anticipare l’integrazione salariale così come è sempre stato fatto. Per quanto riguarda i dettagli della addendum e dell’incontro del MISE diamo appuntamento ai lavoratori all’assemblea che si terrà stasera davanti alla portineria centrale alle ore 20:00.
UGL
“I lavoratori dell’ex Lucchini e dell’intero indotto hanno bisogno di certezze. Ben venga l’addendum al contratto del 30 giugno 2015 sottoscritto tra il commissario straordinario dell’azienda e il gruppo Cevital affinché quest’ultimo si impegni ad individuare, entro il 31 ottobre 2017, una partnership per la parte siderurgica del progetto Piombino o a presentare, nello stesso termine, un piano industriale”.
Così Antonio Spera, segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, al termine dell’incontro di oggi al Mise, a cui ha partecipato insieme a Daniele Francescangeli, segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia e Sabrina Nigro, segretario provinciale Ugl Metalmeccanici Piombino.
“Chiediamo di conoscere nei dettagli – prosegue Spera – i punti cardini dell’addendum e, in tempi stretti, avere un nuovo confronto con il governo”.
“Unica priorità – prosegue il sindacalista – è che si continui a produrre acciaio in questo sito e che non vengano meno gli impegni presi dal gruppo. Non servono solo rassicurazioni ma un piano di rilancio chiaro per tutto l’indotto. Le garanzie vanno estese all’intero universo lavorativo che ruota attorno ad Aferpi”.
“Importante – conclude – che per tutti i lavoratori e nei prossimi 18 mesi, si passi dal contratto di solidarietà alla Cigs con mantenimento del livello di reddito garantito dal contratto di solidarietà vigente nel biennio 2015–2017”.
Fim Cisl
Oggi registriamo dopo mesi di mobilitazione del sindacato, dei lavoratori con il sostegno della città e del territorio, un importante passo in avanti per il futuro dell’acciaio di Piombino ñ sostiene il segretario nazionale Fim Cisl Nicola Alberta e del coordinatore nazionale Fim-Cisl Fausto Fagioli — una sfida difficile ma possibile. Il Ministero ha ottenuto impegni giuridicamente vincolanti da Cevital, che sono coerenti con quanto richiesto dal sindacato e dai lavoratori; a partire dal riavvio delle linee di laminazione entro líestate e il reinserimento dei lavoratori con una diminuzione degli ammortizzatori. Mentre sul piano degli investimenti Cevital deve dare seguito impegni presi in sede ministeriale che siano coerenti con il piano industriale sia su quello che riguarda gli impianti, il forno elettrico e líarea di produzione. Ora bisogna continuare su questa strada rispettando tempi e gli impegni per garantire una prospettiva di sviluppo all’acciaio di Piombino, all’indotto e a tutto il territorio.
Intanto ieri sera di ritorno da Roma si sono svolte le assemblee ai lavoratori per metterli al corrente dei risultati dell’incontro al Mise. Con la proroga della sorveglianza del governo per altri due anni e dopo aver messo in sicurezza i lavoratori ora per la vertenza Aferpi, per l’indotto per un intero territorio inizia una fase nuova con tante difficoltà ma più certezze.
Cevital, Aferpi e Piombino Logistics
Comunicano che questa mattina, dopo approfondita discussione, è stato sottoscritto tra la procedura di Amministrazione Straordinaria della Lucchini e Lucchini Servizi e le aziende del Gruppo Cevital un “Addendum” al contratto preliminare ed al contratto di cessione dei complessi aziendali Lucchini Piombino, del ramo Vertek Piombino e del ramo Lucchini Servizi del 30 giugno 2015.
L’accordo, che si è reso necessario a seguito di un’esplicita richiesta del Ministero dello Sviluppo Economico, stabilisce una proroga all’attività di sorveglianza da parte degli organi della Procedura di amministrazione straordinaria per ulteriori 24 mesi a partire dal 1° Luglio 2017.
Al fine di mantenere la continuità operativa e gli impegni occupazionali sul sito di Piombino, Cevital, che aveva già impegnato 100 milioni di euro, ha sbloccato un finanziamento supplementare di circa 50 Milioni di euro; tale importante sforzo segna la non discutibile volontà di sostenere lo sviluppo economico e sociale del territorio e della regione.
Questo ulteriore ed immediato impegno permetterà fin dal mese di agosto 2017 di assicurare la continuità della produzione.
Contestualmente alla proroga dell’attività di vigilanza, è stata confermata la copertura salariale con uno specifico ammortizzatore sociale a favore dei dipendenti Aferpi e Piombino Logistics.
Rispetto alle voci che si stanno diffondendo in merito alla proroga del contratto di Solidarietà a seguito dell’incontro odierno presso le sedi del Ministero dello Sviluppo Economico, l’Azienda dichiara che riguardo ai criteri applicativi dell’ammortizzatore sociale formalmente autorizzato, si atterrà a quanto previsto dal Decreto 99553 del 23 giugno scorso e dalla Circolare 3 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 13/2/2017 al punto 3.3.
(Foto di Pino Bertelli)