Azzi: nessun attacco né divisioni per favore
PIOMBINO 2 settembre 2016 — “Il progetto Aferpi sta entrando in una fase di maggiore concretezza. Entro l’anno è prevista la chiusura della fase di studio e da gennaio del nuovo anno l’avvio della fase fisica di realizzazione. Ma è necessario lavorare in maniera congiunta evitando attacchi e divisioni che potrebbero compromettere il lavoro in corso.”
Parole di ottimismo e di fiducia anche se con la giusta dose di cautela e prudenza da parte dell’amministratore delegato di Aferpi, Fausto Azzi, che questa mattina ha preso parte alla riunione della IV Commissione consiliare in Comune, accompagnato da Riccardo Grilli responsabile del settore risorse umane e relazioni esterne dell’azienda. Una commissione aperta, presieduta da Bruna Geri, alla quale hanno preso parte, oltre ai rappresentanti della IV commissione, anche il sindaco Massimo Giuliani, l’assessore all’ambiente Marco Chiarei, all’urbanistica Carla Maestrini, l’assessore alle finanze Ilvio Camberini. Presenti in sala i rappresentanti sindacali Fiom, Film, Uilm e della minoranza sindacale Cig che hanno potuto assistere alla seduta.
Si è trattato di un approfondimento tecnico importante, apprezzato dai consiglieri presenti, come momento preliminare a una prossima convocazione di un consiglio comunale aperto richiesto dai partiti di minoranza.
Fausto Azzi ha parlato a lungo presentando una panoramica onesta delle criticità passate e ancora esistenti e delle motivazioni dei ritardi nell’attuazione del piano industriale.
“Il piano di Cevital, come tutti i piani che vengono presentanti dall’esterno, ha dovuto essere analizzato e studiato per scendere nel dettaglio e individuarne le modalità di attuazione in base alle variabili del contesto, di mercato ecc. – ha spiegato Azzi.”
“La scelta di fare l’acciaieria elettrica con il preriscaldato consente una consistente tenuta del progetto che mira alla massima efficienza energetica e sosteniblità ambientale, con rilevante abbattimento delle emissioni – ha assicurato Azzi.
La struttura tecnologica del nuovo forno consente di arrivare a un milione di tonnellate di produzione, il vecchio altoforno aveva una capacità produttiva di 2 milioni e mezzo di tonnellate che solo nei momenti di picco è potuto arrivare alla produzione di 1 milione e 400.
Azzi ha poi evidenziato l’importanza di investire sul treno rotaie, perchè questo rappresenta la possibilità di far rafforzare la capacità produttiva, la sua specialità nelle rotaie utilizzando questa capacità per diventare ancora più forte e competitivo.”
L’altro nodo affrontato è stato quello delle banche e dei finanziamenti L’a.d. ha sottolineato il lavoro di accreditamento svolto dall’azienda nei mesi scorsi, che adesso sta portando i primi frutti. Dopo molti contatti con le banche, alla fine la decisione di rivolgersi a un financial advisor, un banchiere. “Si tratta di una tappa importante e delicata, ha detto Azzi, il governo crede nel nostro progetto che è stato validato. Ricordiamo che è già stato effettuato un investimento di 92 milioni di euro, che sono una cifra considerevole. Contiamo nella firma prossima del contratto di finanziamento che consentirà di avviare i lavori.”
Nel frattempo l’azienda sta definendo la lista degli altri soggetti fornitori che insieme a SMS, copriranno le necessità per la realizzazione del forno elettrico.
Sulla logistica è proseguito il lavoro con una ditta del territorio, Piombino Logistics, per la realizzazione delle nuove banchine e la progettazione dei flussi turistici. L’agroalimentare potrà partire non appena la logistica avrà preso forma.
Da non trascurare il tema delle demolizioni, che restano un aspetto imprescindibile da prendere in considerazione però solo quando il tema dei finanziamenti e degli investimenti si concretizzerà.
Dal punto di vista dell’occupazione, l’azienda sta discutendo per cercare delle forme che consentano di far entrare tutti i lavoratori in solidarietà. Prima però è prioritario concludere la trattativa finanziaria. Per questo è necessaria una visione d’insieme e condivisa che consenta di raggiungere questo obiettivo – ha detto Azzi – Vincere sul tema della solidarietà per perdere su quello dei finanziamenti significherebbe una perdita per tutti.”
Alla lunga esposizione dell’a.d. sono seguite le domande e le riflessioni delle forze politiche in consiglio. Le domande hanno riguardato la possibilità o meno da parte dell’azienda di avere un margine operativo lordo MOL che consenta di rimanere in piedi per i prossimi tre anni, fino all’avvio della produzione. Domande poi sulla 398 e sul nuovo tracciato, sui rapporti tra Aferpi e governo, sulla necessità di avere maggiori dettagli sul contratto tra Sms e Aferpi per l’acquisto del forno elettrico, sul Tfr per il lavoratori, sulle bonifiche e sull’occupazione di nuovo suolo nell’area del Quagliodromo.
“Sul fronte del lavoro – ha detto Azzi la volontà è quella di non lasciar fuori nessuno e stiamo facendo di tutto per raggiungere questo obettivo.”
Ha poi ribadito l’importanza della 398 per il progetto Cevital, rispetto anche a tutte le aree di contorno. Il Quagliodromo rappresenta un’area di movimentazione del prodotto dell’attività siderurgica. Fondamentale ottimizzare la logistica e abbattere i costi precedentemente molto alti per essere più competitivi. La progettazione del Quagliodromo è importante per questo motivo.
Azzi ha poi ribadito l’attenzione del governo nei confronti del progetto Aferpi.
Sui tempi di realizzazione ancora diverse incertezze e anche il piano delle demolizioni dipende dal contratto di finanziamento e dal progetto Brasile. Le fasi sono quelle dell’avvio della produzione con il nuovo forno elettrico, a cui seguirà la logistica e la liberazione delle aree. Si tratta di un meccanismo automatico strettamente interconnesso all’interno dell’intero programma.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO