Ballano ancora i milioni

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PIOMBINO 10 dicem­bre 2013 — “Piom­bi­no non deve chi­ud­ere”. Piom­bi­no ha già chiu­so: ha chiu­so con il tur­is­mo, ha chiu­so con la cantieris­ti­ca, ha chiu­so con la nau­ti­ca, ha chiu­so con l’energia, ha chiu­so con la cul­tura, ha chiu­so con l’urbanistica. Chi­ude tut­to e non ce lo meri­ti­amo.
Riparte invece il bal­let­to dei mil­ioni, lo si face­va con Bag­no­li, lo si ripresen­ta oggi, e di con­cre­to poi, il nul­la. I lavori del Por­to par­ti­ran­no gra­zie ad un mutuo e i poten­ti finanzi­a­men­ti, por­tano con sé sem­pre il con­dizionale, se non lo si è capi­to anco­ra, peg­gio per noi.
Quel­lo che invece pre­oc­cu­pa è la man­can­za di dibat­ti­to politi­co sul futuro del­la cit­tà, una polit­i­ca lon­tana dai prob­le­mi veri, abbi­amo un bloc­co di potere che ques­ta vol­ta non ha affat­to la forza par­tit­i­ca e tec­ni­ca per la com­p­lessità e la por­ta­ta dei prob­le­mi.
Noi del­la Lista Civi­ca Ascol­ta Piom­bi­no vor­rem­mo sapere se c’è un prog­et­to com­p­lessi­vo, se esiste un piano indus­tri­ale serio, “ cosa dove e quan­do”, su cui una democrazia com­pi­u­ta dovrebbe per­lomeno dis­cutere.
Davan­ti ad un inevitabile ridi­men­sion­a­men­to dell’attività siderur­gi­ca, cosa chiedi­amo al Gov­er­no, per man­tenere i liv­el­li occu­pazion­ali, come pre­vis­to per le aree di crisi com­p­lessa ? Questo non solo non è affat­to chiaro, ma temi­amo che il prossi­mo pro­to­col­lo e suc­ces­si­vo accor­do, saran­no com­posti come i prece­den­ti, da pre­sum­i­bili obbi­et­tivi e prob­a­bili risorse, insom­ma il soli­to pac­chet­to di con­dizion­ali. A Piom­bi­no abbi­amo una fab­bri­ca che non ha la capac­ità nem­meno di risoll­e­vare se stes­sa, e che noi di Ascolta­Pi­om­bi­no non vor­rem­mo chi­ud­ere come ci imputano noti detrat­tori, ma solo rilan­cia­re in pad­ule con tutte le garanzie ambi­en­tali del caso, questo è legit­ti­mo chieder­lo al Gov­er­no come pre­con­dizione per la rein­dus­tri­al­iz­zazione del ter­ri­to­rio.
Piom­bi­no per noi, non deve chi­ud­er­si, ma aprir­si alle poten­zial­ità legate a tutte le economie del mare, questo potrebbe stare den­tro gli accor­di di pro­gram­ma, fon­di e piani­fi­cazione ter­ri­to­ri­ale che aprono a nuovi inves­ti­men­ti, ele­men­ti oggi com­ple­ta­mente assen­ti nelle men­ti di chi gov­er­na le cose, a propos­i­to, chi le gov­er­na ?.

Ric­car­do Gelichi Por­tav­oce del­la ListaCivi­ca Ascolta­Pi­om­bi­no

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