Ballottaggio: le ipotesi per il consiglio comunale
PIOMBINO 29 maggio 2019 - Per la prima volta anche il Comune di Piombino vive la realtà di un ballottaggio elettorale dal momento che nessuno dei candidati sindaci, domenica 26 maggio, è riuscito a ottenere la metà più uno dei consensi.
Il nuovo confronto, che avverrà domenica 9 giugno, avviene tra i primi due candidati sindaci che hanno ottenuto il maggior numero di consensi al primo turno. Francesco Ferrari, sostenuto da sei liste tra cui le tre tradizionali del centrodestra, si presenta al via del secondo turno forte del 48,02 per cento dei voti conseguiti il 26 maggio. Di fronte a Ferrari sarà la candidata sindaca Anna Tempestini, sostenuta da tre liste tra cui il Pd, che al primo turno ha ottenuto il 28,87 per cento dei consensi.
Restano escluse dal ballottaggio le liste degli altri tre candidati sindaci presenti al primo turno:
- Movimento 5 stelle (2.014 voti pari all’11,46% al primo turno);
- Rifondazione comunista (1.242 voti pari al 7,06% al primo turno);
- Spirito libero (858 voti pari al 4,88% al primo turno).
Malgrado la legge offra la possibilità, al momento non pare che nessuno dei due contenti abbia intenzione di allargare il numero delle forze politiche di sostegno. Quindi al ballottaggio Ferrari si presenterà con l’appoggio delle liste:
- Ascolta Piombino (516 voti pari al 2,93% al primo turno);
- Lega Salvini (2.840 voti pari al 16,15% al primo turno);
- Forza Italia — Udc (774 voti pari al 4,40% al primo turno);
- Fratelli d’Italia (324 voti pari all’1,84% al primo turno);
- Lavoro & Ambiente (673 voti pari al 3,83% al primo turno);
- Ferrari sindaco (3.133 voti pari al 17,82% al primo turno).
Anna Tempestini sarà invece al via con le liste:
- Con Anna per Piombino (795 voti pari al 4,52% al primo turno);
- Partito democratico (4.139 voti pari al 23,54% al primo turno);
- Futuro a sinistra (272 voti pari al 1,55% al primo turno).
Mentre gli staff di Ferrari e della Tempestini sono impegnati in un supplemento di campagna elettorale, la politica si interroga sulle prospettive del futuro amministrativo di Piombino. Ovviamente le ipotesi sono due: vittoria di Ferrari oppure successo della Tempestini.
Va premesso che, per la formazione dei gruppi consiliari di maggioranza e minoranza, un fattore di rilievo sarà costituito dalla possibilità di ottenere il premio di maggioranza che la legge prevede nel 60 per cento dei seggi da assegnare. Nel caso del Comune di Piombino, che ha un consiglio comunale composto da 24 membri, il premio di maggioranza consiste in 15 seggi.
Per ottenere il premio di maggioranza una lista o un gruppo di liste, che appoggia il candidato eletto, non deve aver ottenuto almeno il 60 per cento dei seggi del consiglio comunale. Il premio di maggioranza, anche se sussiste la precedente condizione, non viene assegnato se una qualsiasi lista o un gruppo di liste abbia superato al primo turno il 50 per cento dei voti validi. Cosa che non è accaduta a Piombino.
Dopo il primo turno, applicando preliminarmente il metodo D’Hondt, vengono calcolati i seggi spettanti proporzionalmente ad ognuna delle liste partecipanti al voto. Non partecipano alla ripartizione dei seggi le liste che non abbiamo già raggiunto, la soglia del tre per cento dei voti validi e che non appartengano a nessun gruppo di liste che abbiano superato questa soglia di sbarramento. Nel caso specifico del Comune di Piombino il totale dei voti validi è di 18.555 e quindi il 3 per cento è pari a 557. Nessuna delle liste fuori dalle coalizioni ha ottenuto un numero di voti inferiore a 557, quindi tutte le 12 liste sono ammesse alla ripartizione dei seggi.
IPOTESI VITTORIA DI FRANCESCO FERRARI
Se le liste che sostengono Ferrari non riusciranno a ottenere il 60 per cento dei seggi, alla coalizione verrà assegnare il premio di maggioranza dal momento che, come detto, nessuna lista o raggruppamento di liste, al primo turno, ha superato il 50% dei voti validi.
Quindi, in caso di vittoria, al candidato sindaco Ferrari verrebbe assegnato il 60 per cento di seggi del premio di maggioranza se già non ottenuto o superato. Facendo l’ipotesi dell’assegnazione del premio di maggioranza le sei liste che sostengono Ferrari si spartiranno, sempre con il metodo D’Hondt, quindici dei 24 seggi del consiglio.
Fatte le divisioni sui voti di ogni lista col D’Hondt, prese in considerazione le cifre individuali di ogni candidato e eventualmente, in caso di parità, l’ordine dei nomi dei candidati nelle liste, si ottengono questi 15 consiglieri della maggioranza:
Massimo Giannellini, Vittorio Ceccarelli, Davide Anselmi, Eleonora Baldi, Mariaelena Cosimi, Paolo Bianchi (Lega Salvini);
Giuliano Parodi, Alessandro Adami, Rosalia De Falco, Marco Viti, Simona Cresci, Marco Vita (Ferrari sindaco);
Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino);
Luigi Coppola (Forza Italia — Udc),
Mario Atzeni (Lavoro & Ambiente).
Per l’attribuzione dei 9 seggi spettanti alle minoranze si deve tener presente che un posto andrà ai quattro candidati sindaci non vincitori alla testa di una lista che abbia ottenuto almeno un seggio. Esiste il caso limite di Spirito Libero il cui candidato sindaco avrebbe diritto, come tale, ad un seggio, ma non gli viene concesso perché nel conteggio con le divisioni successive sui rimanenti cinque seggi, la lista del candidato sindaco Ferrini non ottiene seggi.
Di diritto (candidati sindaci non vincente): Anna Tempestini, Daniele Pasquinelli, Fabrizio Callaioli;
PD (5 seggi): Angelo Trotta, Laura Bardi, Bruna Geri, Berardo Giannoni, Marco Pellegrini;
Movimento 5 stelle (1 seggio): Emanuele Orlandini;
IPOTESI VITTORIA DI ANNA TEMPESTINI
Anche nel caso della vittoria della Tempestini verrà assegnato il premio di maggioranza in forza dell’articolo 73, comma 10 , del testo unico degli enti locali.
Fatti i debiti conteggi, come nella precedente ipotesi, il consiglio comunale risulterà quindi così composto:
maggioranza
Con Anna per Piombino (2 seggi): Maurizio Grassi, Massimo Castellani;
Partito democratico (13 seggi): Angelo Trotta, Laura Bardi, Bruna Geri, Berardo Giannoni, Marco Pellegrini, Monica Braschi, Riccardo Pellegrini, Enzo De Bonis, Alessandra Persiani, Federico Bartoletti, Alessio Feltrin, Walter Calvi, Francesca Lampredi.
minoranza
Come detto nell’ipotesi della vittoria di Ferrari, per l’attribuzione dei 9 seggi spettanti alle minoranze si deve tener presente che un posto andrà ai quattro candidati sindaci non vincitori alla testa di una lista che abbia ottenuto almeno un seggio. Anche in questo caso si ripete la situazione descritta nell’ipotesi della vittoria di Ferrari e quindi il candidato sindaco di Spirito Libero non otterrà seggi.
Di diritto (candidati sindaci non vincente): Francesco Ferrari, Daniele Pasquinelli, Fabrizio Callaioli;
Ferrari sindaco (3 seggi): Giuliano Parodi, Alessandro Adami, Rosalia De Falco;
Lega Salvini (2 seggi): Massimo Giannellini, Vittorio Ceccarelli;
Movimento 5 stelle (1 seggio):Emanuele Orlandini.