R&S ma per ora senza riserve per Piombino

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PIOMBINO 6 set­tem­bre 2014 — L’asses­sore Simonci­ni lo ave­va det­to esplici­ta­mente alla Fes­ta del­l’U­nità di Piom­bi­no par­lan­do dei finanzi­a­men­ti a dis­po­sizione delle imp­rese nel­la zona di Piom­bi­no: «…in ogni ban­do che fare­mo con le risorse region­ali ci sarà una ris­er­va per Piom­bi­no. Pen­si­amo di far­lo su tut­ti i ban­di che fan­no rifer­i­men­to alle risorse comu­ni­tarie…». Non sap­pi­amo se il “pen­si­amo” sia sta­to det­to ed inter­pre­ta­to in sen­so pos­i­ti­vo o neg­a­ti­vo, rimane comunque il fat­to che dal pen­siero non si è pas­sati anco­ra all’azione e dunque il “pen­si­amo” è anco­ra da leg­gere in ter­mi­ni sospen­sivi.
Lo dimostra quan­to scrit­to nei tre ban­di per Ricer­ca e Svilup­po (R&S) approvati dal­la Regione Toscana (per leg­gere clic­ca qui) per Prog­et­ti Strate­gi­ci, Prog­et­ti delle Pic­cole e Medie Imp­rese (PMI) e per Aiu­ti all’in­no­vazione delle PMI. Nei pri­mi due, infat­ti, com­pare la dizione « Parte delle risorse sarà des­ti­na­ta a due speci­fiche grad­u­a­to­rie: una ris­er­va­ta a prog­et­ti apparte­nen­ti alla “fil­iera green3 ”, l’altra ad imp­rese apparte­nen­ti al Sis­tema Locale del Lavoro (SLL) di Piom­bi­no . Si rin­via a suc­ces­si­vo atto la quan­tifi­cazione delle risorse da des­tinare a queste due speci­fiche grad­u­a­to­rie» nel ter­zo «Parte delle risorse sarà des­ti­na­ta ad una speci­fi­ca grad­u­a­to­ria ris­er­va­ta alle imp­rese apparte­nen­ti al SLL di Piom­bi­no. Si rin­via a suc­ces­si­vo atto la quan­tifi­cazione delle risorse da des­tinare a ques­ta speci­fi­ca grad­u­a­to­ria».
In altre parole le deci­sioni sono rin­vi­ate sal­vo la dimen­sione geografi­ca che com­prende i Comu­ni di Piom­bi­no, Campiglia Marit­ti­ma, Suvere­to e San Vin­cen­zo.

I ban­di inten­dono agevolare la real­iz­zazione di prog­et­ti di inves­ti­men­to in ricer­ca indus­tri­ale, svilup­po sper­i­men­tale e inno­vazione.
Saran­no finanziati pri­or­i­tari­a­mente prog­et­ti di ricer­ca e svilup­po nelle tec­nolo­gie
ICT e FOTONICA;
FABBRICA INTELLIGENTE;
CHIMICA e NANOTECNOLOGIA.

Il ban­do per Prog­et­ti Strate­gi­ci di ricer­ca e svilup­po finanzia con agevolazioni sot­to for­ma di con­tribu­ti in con­to cap­i­tale prog­et­ti real­iz­za­ti da Gran­di Imp­rese in aggregazione con Micro, Pic­cole e Medie Imp­rese, ed even­tual­mente in col­lab­o­razione con Organ­is­mi di Ricer­ca.
La dotazione finanziaria disponi­bile è pari a 3 mil­ioni di euro.
Ogni prog­et­to non deve essere infe­ri­ore a 3milioni di euro e supe­ri­ore a 10milioni di euro.
L’intensità mas­si­ma di con­trib­u­to per dimen­sione di impre­sa è
Micro e Pic­co­la impre­sa 45%
Media impre­sa 40%
Grande impre­sa 25%
Organ­is­mo di ricer­ca 45%.

Il ban­do per Prog­et­ti di ricer­ca e svilup­po delle PMI finanzia con agevolazioni sot­to for­ma di con­tribu­ti in con­to cap­i­tale prog­et­ti di Ricer­ca Indus­tri­ale e Svilup­po Sper­i­men­tale real­iz­za­ti da Micro, Pic­cole e Medie Imp­rese, in for­ma sin­go­la o asso­ci­a­ta, ed even­tual­mente in col­lab­o­razione con Organ­is­mi di Ricer­ca.
La dotazione finanziaria disponi­bile è pari a 2 mil­ioni di euro.
Ogni prog­et­to nel caso di imp­rese in coop­er­azione non deve essere infe­ri­ore a 200mila euro e supe­ri­ore a 3milioni di euro, nel caso di imp­rese sin­gole non deve essere infe­ri­ore a 50mila euro e supe­ri­ore a 200mila euro.
L’intensità mas­si­ma di con­trib­u­to per dimen­sione di impre­sa è
Micro e Pic­co­la impre­sa 35%
Micro e Pic­co­la impre­sa in coop­er­azione con altre
imp­rese 45%
Media impre­sa 30%
Media impre­sa in coop­er­azione con altre imp­rese 40%
Organ­is­mo di ricer­ca (in coop­er­azione con imp­rese) 45%.

Il ban­do per Aiu­ti all’in­no­vazione delle PMI finanzia la real­iz­zazione con agevolazioni sot­to for­ma di con­tribu­ti in con­to cap­i­tale di prog­et­ti di inves­ti­men­to in inno­vazione delle micro, pic­cole e medie imp­rese.
La dotazione finanziaria disponi­bile è pari a 3 mil­ioni di euro.
Ogni prog­et­to non deve essere infe­ri­ore a 50mila euro e supe­ri­ore a 500mila euro.
L’in­ten­sità di con­trib­u­to è pari al 30% del­la spe­sa ritenu­ta ammis­si­bile.

Per ricer­ca indus­tri­ale si intende ricer­ca piani­fi­ca­ta o indagi­ni critiche miran­ti ad acquisire nuove conoscen­ze e capac­ità da uti­liz­zare per svilup­pare nuovi prodot­ti, pro­ces­si o servizi o per apportare un notev­ole miglio­ra­men­to ai prodot­ti, pro­ces­si o servizi esisten­ti. Essa com­prende la creazione di com­po­nen­ti di sis­te­mi com­p­lessi e può includ­ere la costruzione di pro­totipi in ambi­ente di lab­o­ra­to­rio o in un ambi­ente dota­to di inter­fac­ce di sim­u­lazione ver­so sis­te­mi esisten­ti e la real­iz­zazione di linee pilota, se ciò è nec­es­sario ai fini del­la ricer­ca indus­tri­ale, in par­ti­co­lare ai fini del­la con­va­l­i­da di tec­nolo­gie gener­iche.

Per svilup­po sper­i­men­tale l’ac­qui­sizione, la com­bi­nazione, la strut­turazione e l’u­ti­liz­zo delle conoscen­ze e capac­ità esisten­ti di natu­ra sci­en­tifi­ca, tec­no­log­i­ca, com­mer­ciale e di altro tipo allo scopo di svilup­pare prodot­ti, pro­ces­si o servizi nuovi o miglio­rati. Rien­tra­no in ques­ta definizione anche altre attiv­ità des­ti­nate alla definizione con­cettuale, alla piani­fi­cazione e alla doc­u­men­tazione di nuovi prodot­ti, pro­ces­si o servizi. Rien­tra­no nel­lo svilup­po sper­i­men­tale la costruzione di pro­totipi, la dimostrazione, la real­iz­zazione di prodot­ti pilota, test e con­va­l­i­da di prodot­ti, pro­ces­si o servizi nuovi o miglio­rati, effet­tuate in un ambi­ente che ripro­duce le con­dizioni oper­a­tive reali lad­dove l’o­bi­et­ti­vo pri­mario è l’ap­por­to di ulte­ri­ori miglio­ra­men­ti tec­ni­ci a prodot­ti, pro­ces­si e servizi che non sono sostanzial­mente defin­i­tivi. Lo svilup­po sper­i­men­tale può quin­di com­pren­dere lo svilup­po di un pro­totipo o di un prodot­to pilota uti­liz­z­abile per scopi com­mer­ciali che è nec­es­sari­a­mente il prodot­to com­mer­ciale finale e il cui cos­to di fab­bri­cazione è trop­po ele­va­to per essere uti­liz­za­to soltan­to a fini di dimostrazione e di con­va­l­i­da. Lo svilup­po sper­i­men­tale non com­prende tut­tavia le mod­i­fiche di rou­tine o le mod­i­fiche peri­odiche appor­tate a prodot­ti, linee di pro­duzione, pro­ces­si di fab­bri­cazione e servizi esisten­ti e ad altre oper­azioni in cor­so, anche quan­do tali mod­i­fiche rap­p­re­senti­no miglio­ra­men­ti.

Per inno­vazione si intende prodot­ti, servizi e pro­ces­si nuovi o sig­ni­fica­ti­va­mente miglio­rati rispet­to a quel­li prece­den­te­mente disponi­bili, in ter­mi­ni di carat­ter­is­tiche tec­niche e fun­zion­ali, prestazioni, facil­ità d’uso (inno­vazione di prodot­to e inno­vazione di proces­so); muta­men­ti sig­ni­fica­tivi nelle pratiche di ges­tione azien­dale, nell’organizzazione del lavoro o nelle relazioni con l’esterno e nuove strate­gie di mar­ket­ing che dif­feriscono sig­ni­fica­ti­va­mente da quelle prece­den­te­mente imple­men­tate dall’impresa ( inno­vazione orga­niz­za­ti­va). Le inno­vazioni introdotte dall’impresa non devono nec­es­sari­a­mente con­sis­tere in prodot­ti, pro­ces­si, pratiche, modal­ità orga­niz­za­tive o strate­gie nuove per il mer­ca­to; è suf­fi­ciente che risulti­no nuovi per l’impresa che li intro­duce. L’output che ci si attende deve essere la real­iz­zazione di un prodotto/servizio/processo indus­trial­mente utile.

 

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