Bandini: Rimigliano è mio e me lo tengo

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PIOMBINO 25 feb­braio 2020 — Il Sin­da­co Ban­di­ni si sveg­lia improvvisa­mente e si rende con­to che la Parchi Val di Cor­nia va gesti­ta meglio. Strana­mente tut­to ciò accade quan­do l’amministrazione del Comune di Piom­bi­no non è più in mano al PD e suc­cede dopo che per 5 anni lo stes­so Ban­di­ni da Sin­da­co, con 2/4 del­la giun­ta attuale, mai abbia seg­nala­to in un atto uffi­ciale alcun dis­senso per la stes­sa ges­tione che oggi dice non andare bene. Tan­to meno abbi­amo let­to nel pro­gram­ma elet­torale del Sin­da­co tale volon­tà di direzione ammin­is­tra­ti­va. Di fat­to, toglien­do il par­co di Rim­igliano alla Parchi ci chiedi­amo cosa ci resti a fare il Comune  nel­la Soci­età. Sap­pi­amo bene che Ban­di­ni qua­si mai ha rispet­ta­to il suo pro­gram­ma elet­torale e questo ne è solo l’en­nes­i­ma con­fer­ma, quel­lo che ci pre­oc­cu­pa, viste le crit­ic­ità del­la ges­tione sovra­co­mu­nale del pat­ri­mo­nio nat­u­rale e cul­tur­ale del­la Val di Cor­nia è come il Sin­da­co e la sua giun­ta abbiano deciso ammin­is­trare meglio il par­co pub­bli­co di Rim­igliano, e anche di questo non vi è notizia alcu­na. Come grup­po con­sil­iare  aus­pichi­amo che la ges­tione del par­co migliori e, sicu­ra­mente, il sis­tema parchi ha avu­to gran­di lacune e osta­coli anche politi­ci nel­la sua sto­ria ma la mossa di Ban­di­ni ci pare una manovra polit­i­ca atta a man­tenere il con­trol­lo sul par­co san­vin­cen­zi­no sen­za aver piani­fi­ca­to un miglio­ra­men­to del­la sua manuten­zione.
Per­al­tro, in modo pilatesco, si fa un’operazione poco cor­ag­giosa e traspar­ente: si fa fin­ta di rimanere nel­la soci­età, ma di fat­to le si tol­go­no i sol­di e si dice di vol­er gestire diret­ta­mente il par­co di Rim­igliano. Fat­to questo cosa resterebbe da affi­dare nel pre­sun­to con­trat­to di ges­tione futuro? O anche, cosa farà il con­sigliere nom­i­na­to da San Vin­cen­zo?
È vero che a suo tem­po Piom­bi­no ha tolto la ges­tione dei parcheg­gi, ma non ha tolto però la ges­tione del par­co del­la Ster­pa­ia. L’operazione del Comune di San Vin­cen­zo è dif­fer­ente. Non solo si tol­go­no le entrate rel­a­tive alle attiv­ità pre­sen­ti nel par­co, si toglie dal­la ges­tione pro­prio il par­co.
Si par­la di ges­tione diret­ta del Comune, ma per la manuten­zione ordi­nar­ia sarà impos­si­bile affi­dar­si agli operai comu­nali. Sarà quin­di l’occasione per un ban­do di affi­da­men­to ester­no di servizi, mag­a­ri ad una coop­er­a­ti­va, pur sem­pre con dei costi per il Comune.
La Parchi Val di Cor­nia si las­cia come scat­o­la vuo­ta di pseu­do pro­mozione del ter­ri­to­rio sen­za volon­tà reale di servirsene, vis­to che le si tol­go­no pure i sol­di di sos­ten­ta­men­to.
Il Sin­da­co Ban­di­ni con ques­ta manovra dimostra tut­ta la sua approssi­mazione nel gestire il ter­ri­to­rio. Siamo stupi­ti infat­ti che in un con­siglio comu­nale si mod­i­fichi lo statu­to e il Con­siglio di Ammin­is­trazione  del­la Parchi, cer­can­do una mag­giore rap­p­re­sen­tan­za del ter­ri­to­rio all’in­ter­no del­la soci­età, e quel­lo dopo la si accoltel­la, levan­do la ges­tione del par­co di Rim­igliano. Quel­lo che ci sarem­mo aspet­tati da un Sin­da­co respon­s­abile e lungimi­rante sarebbe sta­to ved­er­lo esigere una mag­giore effi­cien­za sul­la manuten­zione del par­co, acquisendone mag­a­ri una del­e­ga spe­ciale, invece Ban­di­ni segue la stra­da del­lo sman­tel­la­men­to per un degra­do inac­cetta­bile. Degra­do che in 5 anni MAI, il Sin­da­co, ha seg­nala­to al con­siglio comu­nale e anzi, parla­va del­la Parchi come eccel­len­za e mez­zo irri­n­un­cia­bile per la pro­mozione del ter­ri­to­rio.

Grup­po Con­sil­iare San Vin­cen­zo Futu­ra

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