Banditelle: arrampicarsi sugli specchi
CAMPIGLIA 17 giugno 2015 — In una discussione o assemblea, il ricorrere agli argomenti più sottili o artificiosi, il cercare qualsiasi appiglio per avere ragione o per giustificarsi senza tuttavia riuscirci, è come scivolare chi tenta di arrampicarsi sulla superficie liscia di uno specchio.
Questa è l’impressione che abbiamo avuto lunedì sera nell’assemblea pubblica che abbiamo promosso a Banditelle, dove erano presenti sia i cittadini che gli amministratori.
Parlavamo di dissesto idrogeologico cioè l’insieme di quei processi morfologici dall’azione altamente distruttiva sul territorio che avvengono in tempi notevolmente rapidi. Si tratta di erosioni e alluvioni, il più delle volte causati dall’azione stessa dell’uomo, che ne è anche vittima: abusivismo edilizio, disboscamento indiscriminato, cementificazione selvaggia, agricoltura intensiva e molte altre attività nocive all’ambiente.
Gli effetti non possono non essere devastanti sul suolo, sulle opere e sull’uomo stesso. Si parla tanto di “bombe d’acqua” ed il significato di questa parola, a cui ci stiamo tristemente abituando, non riesce a scardinare le nostre coscienze, il dissesto idrogeologico ci viene venduto come la naturale conseguenza delle mutazioni climatiche e meteorologiche, ma queste sono solo cause marginali.
Le opere più urgenti per la messa in sicurezza del territorio,erano già state discusse ampiamente, sia in commissione, sia in consiglio comunale, sia con un tavolo di lavoro con gli ingegneri e i tecnici della provincia e della società ANAS.
Al termine di tutto ciò, il 27 novembre 2014, sono stati stanziati circa 55000 euro per limitare marginalmente con dei lavori di rifacimento e ripristino dei fossi adiacenti, la possibilità oramai conclamata di esondazione con l’allagamento di pubblici esercizi e abitazioni.
La frazione di Banditelle è stata alluvionata tre volte negli ultimi tre anni
A distanza di diversi mesi, i lavori non sono ancora iniziati. L’Amministrazione Comunale rappresentata dagli assessori Bartalesi e Ticciati e dai consiglieri, non sono riusciti completamente a giustificare i ritardi, trincerandosi dietro ad ipotetici accordi verbali “non troppo leciti e trasparenti”, tra la ditta appaltatrice e gli agricoltori proprietari confinanti, ma si sono impegnati a garantire nuovamente la celerità dei lavori.
Il clima accalorato non si è fatto attendere ed al termine di un lungo confronto, siamo riusciti a strappare un’ipotetica data; 10 luglio inizio prima trance lavori, con fine al 25 del corrente mese.
Visto che i fondi sono stati individuati e che i problemi della messa in sicurezza,sono tecnicamente risolvibili con i giusti interventi, non rimane altro che aspettare la suddetta data.
Detto questo i consiglieri M5S, con una rappresentanza degli abitanti della zona, appureranno il corretto svolgimento dei lavori.
MOVIMENTO5STELLE CAMPIGLIA