Baratti: i soldi ci sono da tempo, l’erosione continua
PIOMBINO 29 maggio 2016 — Il “Documento operativo per il recupero ed il riequilibrio della fascia costiera 2016” approvato recentemente dalla Regione Toscana definisce “cronica” l’erosione del golfo di Baratti e per questo conclude che il golfo ha bisogno dell’attuazione di un progetto di riequilibrio. Per questo, o meglio per la sistemazione morfologica della spiaggia di Baratti, stanzia nel 2016 20mila euro, che dovrebbero essere utilizzati dalla stessa Regione Toscana, Settore Genio Civile Valdarno Inferiore e Costa, per la progettazione esecutiva. I lavori, previsti nel 2017/2018 con un costo complessivo di 1.414.746,80 euro, prevedono “il ripascimento dell’arenile e la realizzazione di alcuni setti sommersi”.
Non c’è che da augurarsi che i tempi siano rispettati dato che nel marzo del 2015, approvando un accordo con il Comune di Piombino e la Provincia di Livorno per la realizzazione dello stesso intervento di sistemazione morfologica della spiaggia di Baratti, la Regione Toscana affermava che la situazione erosiva nel golfo di Baratti si era “aggravata negli ultimi anni, anche a seguito di consistenti eventi meteo-marini che hanno interessato i suddetti arenili comportando riflessi all’interno dell’intero golfo e delle strutture, anche di interesse storico, prospicienti l’arenile”, e che pertanto risultava necessario accelerare la realizzazione dell’intervento previsto. Il Comune di Piombino veniva individuato come ente attuatore dell’intervento sostituendo la Provincia di Livorno.
Un anno dopo le competenze sono cambiate e la Regione Toscana, almeno per ora, si è riappropriata della responsabilità dell’intervento.
Ma la sostanza non cambia.
La sostanza è un’altra ed è costituita dal fatto che la causa del mancato intervento non è stata l’assenza del finanziamento dato che quel finanziamente esiste dal 2003, cioè dal 13 anni.
Era l’ 11 marzo 2003 quando il consiglio regionale toscano approvava il programma straordinario degli investimenti con l’individuazione degli interventi prioritari di recupero e riequilibrio del litorale. Per il ripascimento arenili e il recupero dei sistemi dunali di Baratti veniva stanziato un finanziamento di 2.582.284,50 euro di cui 83.628 per la progettazione e 2.498.656,50 per i lavori. Soggetto attuatore la Provincia di Livorno.
Cominciava un lungo precorso le cui tappe fondamentali sono le seguenti:
- nell’agosto 2005 la Provincia di Livorno approvava un progetto preliminare per un importo 2.492.000 euro che doveva attuarsi in due lotti distinti intervallati da un periodo di monitoraggio;
- nel febbraio 2008 presentava alla Regione Toscana richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale,
- nel maggio 2010 la Regione esprimeva sul progetto preliminare una pronuncia favorevole di compatibilità ambientale,
- nel dicembre 2012 la somma veniva rimodulata dalla Regione e così diminuiva di 500mila euro,
- nel dicembre 2012 la Provincia di Livorno approvava il progetto definitivo di un primo lotto di interventi,
- nel 2014 il Comune di Piombino, su parere positivo della Provincia, in via di urgenza, realizzava alcuni interventi (perlopiù dimostratisi inutili) spendendo 523.800 euro, così che nel marzo 2015 i soldi disponibili diventavano 1.558.484 euro,
- nel marzo 2015 il Comune di Piombino veniva individuato come ente attuatole dell’intervento in sostituzione della Provincia di Livorno,
- nell’aprile 2015 veniva prorogato termine di validità della pronuncia di compatibilità ambientale del 2010 per un periodo di cinque anni.
Un iter lungo, troppo lungo, che non può essere giustificato in alcun modo. Non sono certo sufficienti né la motivazione addotta dalla Provincia di Livorno che nel 2015 affermava che la realizzazione del primo lotto aveva subito ritardi a causa di problematiche connesse con il rispetto del patto di stabilità né quella addotta dal Comune di Piombino relativa al mancato trasferimento dei finanziamenti da parte della Regione.
Troppo lunghi i tempi, troppo deboli le giustificazioni.