Baratti: le curiose iniziative dell’assessore Capuano
PIOMBINO 7 giugno 2016 — Credo, come cittadino che frequenta Baratti da sempre, di poter entrare nel merito ed esprimere il mio pensiero. Sono spaventato dal decisionismo dell’assessore Capuano, perché Baratti rappresenta un tema sensibile e di straordinaria importanza e delicatezza per qualunque piombinese e la pur minima iniziativa al riguardo deve essere soppesata per non pagarne le spese in futuro.
Baratti deve prioritariamente restare di prevalente godimento dei singoli, quindi va evitata ogni scelta che che non risponda a questa logica.
L’uso dell’auto non rappresenta un problema al pur delicato equilibrio ambientale della zona purché venga regolato in maniera moderna:
- primo aumenterei i parcheggi a monte della strada e ridurrei quelli nei piazzali a ridosso della spiaggia,
- secondo doterei tutti i parcheggi di sbarra con pagamento automatico con segnalatore di divieto di accesso sulla rotonda di via della Principessa in caso di mancanza di posti,
- terzo impedirei l’accesso ai camper.
Iniziative queste del tutto normali che ovunque vengono adottate. I bus navetta come ipotizzati da Capuano, funzionano solo in situazioni particolari, proviamo ad immaginare la famiglia che si mette in fila , aspetta 10/15 minuti e non riesce a salire, aspetta altrettanto per riuscirci, ma a Baratti non ci torna più. Inoltre, se si vietasse l’accesso con l’auto ai normali cittadini, avremmo ugualmente i parcheggi pieni delle auto di coloro che possono andare in deroga ovvero residenti, commercianti, portatori di handicap , militari, amici degli amici ecc ecc, perché questa è l’Italia e Baratti non farebbe differenza.Credo che tutto sommato vi sia oggi un accettabile equilibrio tra disponibilità e presenze e che sarebbe necessario solo adottare misure di miglioramento e razionalizzazione.
Iniziative come quelle proposte dall’assessore Capuano potrebbero non essere comprese ed ancor meno condivise.
Leonardo Mezzacapo
Non male, come teoria di base, quella di giustificare le scelte in funzione di due presupposti:
1) il TPL è destinato a essere inefficiente
2) le deroghe agli “amici degli amici” sono inevitabili.
Cioè, anziché pretendere che le regole valgano per tutti e che i servizi siano efficienti, si rinuncia in partenza per giustificare l’ineluttabilità del trasporto privato a motore. Incapaci di immaginare un futuro diverso da quello che conosciamo. La politica dell’arrendevolezza, della codardia e del sostanziale “libero tutti” eletto a regola di condotta.
L’unica preoccupazione che dovremmo avere per un’ipotesi simile è che il golfo resti accessibile, non impuntarsi su con cosa.
Che il TPL sia efficiente e che gli accessi siano davvero controllati e non “a maglie larghe”.
Ma bocciare una proposta che mira a una migliore vivibilità degli ambienti sulla base di un pregiudizio sull’inefficacia delle alternative lo trovo quantomeno pretestuoso.E parecchio ancorato a visioni arcaiche sia della fruizione turistica che della mobilità.
Proviamo ad essere realisti. Da sempre Baratti è stata oggetto di attenzioni da parte di privati interessati a “metterci le mani sopra”. Questi tentativi di trasformazioni urbanistiche e conseguenti privatizzazioni di pezzi di spiaggia che vedevano coinvolti importanti costruttori locali, fino ad ora sono stati respinti non senza difficoltà e magari con qualche accordicchio, per capirsi. Personalmente temo che attuare trasformazioni radicali come quella proposta da Capuano allontani i singoli da Baratti creando i presupposti per una ingerenza privata. Inoltre, per dirle tutte,in mancanza di un’accesso immediato e facile come quello che solo l’auto, pur regolamentata al massimo come ho avuto modo di dire nella mia precedente lettera, creerebbe un danno difficilmente stimabile ma certo ai comercianti del golfo e di Populonia.