Baratti: per poco nemmeno il numero legale
In data 13 Maggio 2013 si è svolto il Consiglio Comunale che ha trattato al suo interno il Piano Particolareggiato su Baratti. Il MoVimento 5 Stelle Piombino, non potendo essere presente come parte attiva tra i banchi consiliari, ha partecipato con interesse a tutta la discussione dalle file del pubblico. Qualora avesse potuto dare un giudizio attraverso lo strumento del voto, sicuramente avrebbe espresso un NO deciso. Una bocciatura da interpretare non come la solita posizione politica ostruzionista da parte di una forza di opposizione bensì come un’aspra condanna nei confronti di un amministrazione rea di aver trattato in maniera sbagliata e inadeguata tutta la vicenda, per tutto il suo percorso: dall’uscita del primo piano scoperto in maniera fortuita dalla cittadinanza fino a Lunedì, con l’approvazione passata e archiviata in sordina dopo qualche decina di minuti in un pomeriggio di Maggio. Il MoVimento 5 Stelle Piombino non vuole entrare nel merito dei contenuti citando fatti ormai ben conosciuti da tutti. Sembrerebbe ripetitivo parlare di resort di lusso inopportuni per la loro collocazione, concessioni di spiagge private a imprenditori (prima annunciate tramite siti web di quest’ultimi e poi rinnegati dall’Amministrazione una volta scoppiata la protesta dei cittadini), colate di cemento più o meno significative all’interno del Golfo e nella zona delle Caldanelle, accessi negati e poi subito restituiti. Il nostro obbiettivo è quello di concentrarsi sul modo in cui questo Piano è stato approvato con i voti della maggioranza PD. Solitamente si potrebbe immaginare che un Piano che tratta il futuro di Baratti, considerato da tutti il gioiello della Val di Cornia e candidato ad essere patrimonio dell’Unesco, possa godere della massima condivisione e attenzione. Invece, da quando è stato presentato, è successo esattamente il contrario fino ad arrivare ad un epilogo grottesco al momento della sua approvazione. Vedere uscire dall’aula primo fra tutti il Sindaco, seguito da buona parte dei Consiglieri Comunali, lasciando il Vicepresidente Sironi a sollecitare i restanti Consiglieri a non andare via per non scendere sotto il numero minimo legale di presenze, è una grave mancanza di rispetto! In primis verso le forze di minoranza impegnate a fare interventi di discussioni inerenti al Piano ma, soprattutto, nei confronti di tutta la cittadinanza che ha dimostrato da subito di avere a cuore Baratti, seguendo attentamente tutta la vicenda. Contestando si i contenuti del piano attraverso comitati di semplici cittadini (Giù le mani da Baratti) ma facendolo in maniera civile e costruttiva, attraverso relazioni di studiosi e professionisti della materia archeologica. Perché ci preme sottolineare che Baratti è un sito archeologico e non una “Riccione Tirrenica”. Questo atteggiamento visto il 13 Maggio 2013 va a confermare la teoria di chi a suo tempo definì il percorso partecipativo cittadino portato avanti dalla Sociolab (una società di Firenze pagata dall’Amministrazione Comunale — con i nostri soldi — per cercare di mediare i contrasti tra quest’ultima e i suoi concittadini) come una semplice “finta democrazia di facciata”. Inoltre, evidenzia sia i limiti di redigere un piano di sviluppo del Golfo degno dello spessore storico/culturale che vanta, sia l’incapacità (o la non umiltà) dell’Amministrazione di confrontarsi attraverso i propri canali con i suoi concittadini, in buona parte elettori. Il gesto di allontanarsi dall’aula prima della discussione/approvazione, lascia spazio a due semplici e immediate interpretazioni del gesto: la prima, un sottrarsi da parte di alcuni dall’assumersi la responsabilità di votare un Piano forse giudicato personalmente“imbarazzante” ma politicamente da dover digerire; la seconda, un disinteresse nei confronti di un Golfo che sta a cuore a cosi tanta gente ma non a quelli che, in pratica, ne pianificheranno e decideranno il suo futuro. Il MoVimento 5 Stelle Piombino conclude affermando che lo scenario che emerge è quello di aver consegnato il futuro di Baratti nelle mani di chi di Baratti ne conosce non la storia, non le sue potenzialità, ma solo il cartello azzurro stradale che alla nuova rotatoria ne indica la direzione!
MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO