Bene le varianti urbanistiche a Campiglia

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CAMPIGLIA 13 feb­braio 2016 — La situ­azione eco­nom­i­ca del ter­ri­to­rio mostra, oggi più che mai, incertezze for­tis­sime per la crisi irrisol­ta del polo siderur­gi­co di Piom­bi­no. Per questo non è più rimand­abile uno scat­to di tut­to il ter­ri­to­rio con una nuo­va pro­gram­mazione urban­is­ti­ca adegua­ta e all’altezza delle neces­sità di ricon­ver­sione eco­nom­i­ca del ter­ri­to­rio. Una nuo­va pro­gram­mazione aper­ta, capace di lib­er­are la migliore lib­ertà di impre­sa, che si pon­ga il prob­le­ma dei posti di lavoro e che superi la cen­tral­ità cul­tur­ale oltre che eco­nom­i­ca del­la grande fab­bri­ca, sul­la scia del lavoro che il Comune di Piom­bi­no ave­va avvi­a­to.
Il Comune di Campiglia è sta­to stori­ca­mente sia un traino per le politiche sovra­co­mu­nali, sia in gra­do di trasfor­mare un Comune lega­to ad una econo­mia tradizionale in una delle zone più dinamiche del­la cos­ta toscana, con pic­cole imp­rese, com­mer­cio e arti­giana­to. Per questo la pro­pos­ta del Comune di Campiglia di mod­i­fi­care il rego­la­men­to urban­is­ti­co per dare, in breve tem­po, un impul­so agli inves­ti­men­ti pro­dut­tivi pos­si­bili va nelle gius­ta direzione ed è del tut­to con­di­vis­i­bile.
La legge regionale 65, il PIT, le norme sul ris­chio idrauli­co for­niscono un quadro chiaro per la tutela del ter­ri­to­rio essendo, noto­ri­a­mente, stru­men­ti che han­no seg­na­to un ele­men­to di novità nelle politiche region­ali san­cen­do in maniera più rigi­da la neces­sità di lavo­rare all’interno dei perimetri urbani e di com­ple­ta­men­to. Per questo il Comune di Campiglia ha tutte le con­dizioni per fare scelte serie e di svilup­po in coeren­za con le nor­ma­tive region­ali. Noi aggiun­giamo che si pro­ce­da con grande con­vinzione e trasparen­za. Tut­ti i prog­et­ti e le pro­poste siano pub­bliche e ogget­to di dibat­ti­to sia nelle isti­tuzioni che nel­la soci­età.
Com­mer­cio, arti­giana­to, servizi: noi pen­si­amo che si deb­ba pro­cedere sen­za ten­ten­na­men­ti e sostenere con forza l’apertura di una fase nuo­va del ter­ri­to­rio, che può pas­sare dal­la nasci­ta di tante pic­cole e medie attiv­ità che sono pronte ad inse­di­ar­si nel Comune. Con­tem­po­ranea­mente occorre iniziare a costru­ire un dis­eg­no strate­gi­co di medio peri­o­do fun­zionale al raf­forza­men­to dell’area com­mer­ciale di via Indipen­den­za, che si occu­pi del riordi­no di fun­zioni dell’area fieris­ti­ca e del BIC, cosi come capace di affrontare con cor­ag­gio lo svilup­po del­la area ter­male. Per questo insieme alle vari­anti al rego­la­men­to sarà nec­es­sario pro­cedere alla stesura del nuo­vo piano oper­a­ti­vo , vis­to che l’attuale rego­la­men­to urban­is­ti­co è prossi­mo alla sca­den­za. Una delle risposte, ovvi­a­mente non riso­lu­ti­va, alla crisi del polo siderur­gi­co di Piom­bi­no può venire da un ter­ri­to­rio che sceglie di irro­bu­stire un tes­su­to di imp­rese e di lavoro. Per questo l’iniziativa del Comune di Campiglia è impor­tante e in lin­ea, per­al­tro, con il pro­gram­ma elet­torale con cui il Pd si è pre­sen­ta­to agli elet­tori.

Cos­ta Toscana #cam­bi­aver­so

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