Bene l’investimento sulla tempra delle rotaie

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 22 agos­to 2019 — 395 sono i giorni dal­la fir­ma dell’accordo di pro­gram­ma e il suben­tro di JSW a Cevi­tal nel­lo sta­bil­i­men­to siderur­gi­co piom­bi­nese. Azione avvenu­ta gra­zie solo ad una abile regia dell’allora min­istro Car­lo Cal­en­da di con­cer­to all’azione di Fim, Fiom e Uilm. Un anno nel quale tra alti e bassi, tra entu­si­as­mi del­la ripresa delle attiv­ità di lam­i­nazione e con­tin­ue frus­trazioni per altret­tan­ti ral­len­ta­men­ti, queste orga­niz­zazioni sin­da­cali non han­no mai smes­so di sup­port­are il prog­et­to com­p­lessi­vo. Ma anche un anno, questo con Jin­dal, in cui ogget­ti­va­mente non sono sta­ti fugati i dub­bi o limate le incertezze che avvol­go­no la fab­bri­ca, ali­men­tan­do una vuo­ta retor­i­ca di quan­ti vor­reb­bero chi­ud­ere defin­i­ti­va­mente con la “le multi­nazion­ali” illu­den­do una col­let­tiv­ità su una inverosim­i­le nazion­al­iz­zazione, mai perse­gui­ta nep­pure nei casi più ecla­tan­ti o social­mente più ril­e­van­ti. Ogget­ti­va­mente i ripetu­ti incon­tri svolti al Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co non han­no fat­to chiarez­za sui pun­ti essen­ziali del­la vicen­da:

  • Costruzione forni elet­tri­ci e acciaieria,
  • Cos­to dell’energia.

Para­dos­sale che l’attuale tito­lare del min­is­tero inter­es­sato non si sia mai deg­na­to di pre­siedere un solo incon­tro, atteggia­men­to ined­i­to e mai mes­so in sce­na da nes­sun gov­er­no prece­dente, indipen­den­te­mente dal­la sua col­lo­cazione geografi­ca. Un atto politi­co che get­ta un’om­bra sul reale inter­esse per questo ter­ri­to­rio al net­to dei momen­tanei bisog­ni elet­torali. Per di più assis­ti­amo ad uno stal­lo da parte del­la stes­sa azien­da che, cer­to com­plice l’andamento estrema­mente neg­a­ti­vo del mer­ca­to, non pare abbia anco­ra scel­to con deter­mi­nazione e con­sapev­olez­za di accettare la scommes­sa di inve­stire con impor­tan­ti ammod­er­na­men­ti e for­ni­tu­ra di ricam­bi, il che non può che con­tribuire a deter­minare una nat­u­rale par­al­isi del proces­so pro­dut­ti­vo. Tut­ti seg­nali che se con­fer­mati fareb­bero venir meno il cogliere l’obiettivo prin­ci­pale del­la strut­tura: riac­quistare un mer­ca­to ormai ridot­tis­si­mo sui treni di lam­i­nazione. Insom­ma un mix di cir­costanze che, in proiezione, portereb­bero lo sta­bil­i­men­to alla par­al­isi piut­tosto che alla rinasci­ta. Altri com­peti­tors, nonos­tante il pro­fi­lar­si di un oriz­zonte reces­si­vo, stan­no investen­do per garan­tire stan­dard pro­dut­tivi di qual­ità cer­ti­fi­ca­ta nell’intera fil­iera pro­dut­ti­va e tem­p­is­ti­ca con­facente alle clien­tele; per attrarre nuovi cli­en­ti e/o con­sol­i­dare quel­li esisten­ti, uni­ca via per scon­giu­rare la perdi­ta eco­nom­i­ca, che nes­sun ten­ta­ti­vo di taglio degli organi­ci può real­is­ti­ca­mente scon­giu­rare. La soluzione a ques­ta situ­azione di grave incertez­za è resa ancor più com­pli­ca­ta dall’uscita di maes­tranze ingeg­ner­is­tiche impor­tan­ti, respon­s­abili di pun­ti cru­ciali nel ciclo pro­dut­ti­vo. Per questo come Fim, Fiom e Uilm chiedi­amo un rapi­do cam­bio di pas­so da parte del man­age­ment del­la hold­ing, per­ché non si aspet­ti gen­naio in ques­ta situ­azione ma si diano imme­di­ata­mente seg­nali impor­tan­ti per spaz­zare via un pes­simis­mo che, dopo i pri­mi facili entu­si­as­mi, ormai avvolge tut­to e tut­ti: lavo­ra­tori, cit­ta­di­ni, sin­da­cati, isti­tuzioni ma soprat­tut­to i cli­en­ti e il mer­ca­to. Questi 130 giorni che ci sep­a­ra­no dal­la nat­u­rale sca­den­za dei 18 mesi nec­es­sari a JSW per fare le valutazioni/studi/progettazione e il con­seguente avvio del­la real­iz­zazione dei forni elet­tri­ci e del­la acciaieria dovran­no essere utili anche per fare quei seg­nali di inver­sione di ten­den­za che tut­ti, lavo­ra­tori, sin­da­cati e un’in­tera col­let­tiv­ità si atten­dono. Siamo con­sapevoli che l’attuale situ­azione venu­tasi a creare con la crisi di gov­er­no com­pli­ca notevol­mente le cose ma non devono cos­ti­tuire un ali­bi per l’azienda JSW. Questo accor­do di pro­gram­ma volu­to dal prece­dente gov­er­no e sot­to­scrit­to dall’attuale dovrà comunque essere ono­ra­to da chi­unque guiderà il Parse Italia. Quell’accordo di pro­gram­ma oggi più che mai prezioso e lungimi­rante già definisce che il prez­zo dell’energia per JSW sarà prat­i­ca­to alle stesse con­dizioni degli sta­bil­i­men­ti “ener­givori”, con­dizione ques­ta che sarà riconosci­u­ta a JSW una vol­ta real­iz­za­ti gli inves­ti­men­ti, come pare sia sta­to il tema vero all’incontro del 23 luglio scor­so. Per cui niente ali­bi per nes­suno. Bene la fir­ma dell’accordo di pro­gram­ma regionale da parte di ques­ta ammin­is­trazione e salu­ti­amo con entu­si­as­mo l’intenzione dall’amministrazione di Francesco Fer­rari di adottare entro fine mese la vari­ante urban­is­ti­ca per real­iz­zare l’investimento sul­la tem­pra delle rotaie e di con­seguen­za l’inizio delle demolizioni di alcu­ni vec­chi impianti e l’inizio di alcu­ni impor­tan­ti inves­ti­men­ti. Bene che negli incon­tri pres­so il MiSE con il sot­toseg­re­tario Crip­pa sia sta­ta riconosci­u­ta a JSW la futu­ra con­dizione a forni elet­tri­ci real­iz­za­ti, che sbloc­ca il dirit­to alle agevolazioni future per l’intero com­par­to sull’energia. Adesso JSW deci­da di annun­cia­re l’avvio degli inves­ti­men­ti sui treni e sul­la acciaieria e si dia cor­so alla stip­u­la dei con­trat­ti. Piom­bi­no ha le poten­zial­ità per tornare ad essere un impor­tante sito siderur­gi­co, ma questo deve essere gov­er­na­to e real­iz­za­to da sogget­ti seri che cre­dono in “questo” e che han­no la lungimi­ran­za e la con­sapev­olez­za del­la situ­azione in cui ci tro­vi­amo, sapen­do che il ter­ri­to­rio ha voglia e bisog­no di rinascere…gli deve essere data solo la pos­si­bil­ità.

Seg­reterie Fim, Fiom e Uilm

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