Bertocci Montaggi: prima formati e poi licenziati
PIOMBINO 21 ottobre 2018 — Un altro pezzo di occupazione alza bandiera bianca nel nostro territorio. È recente la notizia che l’azienda Bertocci Montaggi ha avviato la procedura per il licenziamento di 15 dei suoi 36 dipendenti. Purtroppo il disastro che ha colpito l’indotto siderurgico piombinese ha già mietuto moltissime vittime, tanto da assuefare la città a questo tipo di notizie, ma per noi non potrà esistere alcun tipo di rassegnazione alla perdita di posti di lavoro e siamo andati ad analizzare più nel dettaglio alcuni aspetti che riguardano la vita di questa azienda. Correva l’anno 2017, quando il MISE stanziava ulteriori risorse per le aree di crisi industriale complessa di Livorno e Piombino per un totale di 14,5 milioni di euro. Risorse erogate dalla Regione Toscana tramite bando ed alle quali le aziende locali potevano concorrere per il finanziamento di progetti, tant’è che il presidente Enrico Rossi dichiarò entusiasticamente:«Tutte insieme serviranno a creare 64 nuovi posti di lavoro a Livorno e 91 a Piombino, per un totale di 155 nuovi assunti». Con decreto 4691 del 6 aprile 2017 la Regione assegna 63mila euro, derivanti dal succitato bando, alla Horus SrL, azienda piombinese che si occupa di formazione, medicina del lavoro e sicurezza, per la realizzazione di un progetto dal titolo: “Riqualificazione Operai Bertocci Montaggi”. Si avete letto bene, gli operai sono stati riqualificati con soldi pubblici ed a distanza di poco più di un anno l’azienda li vuole licenziare: se non ci fosse da piangere verrebbe da ridere. Questo apre una discussione più ampia su come le risorse pubbliche destinate al nostro territorio vengano assegnate ed utilizzate. A quest’ultimo caso vanno ad aggiungersi i fondi per la bonifica di Città Futura (inizialmente assegnata ad ASIU ), la tombatura della discarica di Poggio ai Venti, il progetto contro l’erosione della spiaggia di Baratti, i fondi del PRRI utilizzati per l’urbanizzazione dell’APEA, per concludere con i tristemente famosi 50 milioni dell’ Accordo di Programma del 2014 per le bonifiche di parte pubblica. L’elenco sarebbe infinitamente più lungo, ma per ovvi problemi di spazio ci fermiamo qui. È troppo comodo tuttavia dare la colpa alle farraginosità dei procedimenti amministrativi ed alla burocrazia, c’è un evidente problema di natura interamente politica su come vengono assegnate queste risorse e sulla validità dei progetti collegati.
MoVimento 5 Stelle Piombino