Bilancio 2020: aumentano le tasse per i piombinesi
PIOMBINO 7 marzo 2020 — Il primo bilancio della Giunta di destra porta in dono alla nostra comunità un cospicuo aumento delle tasse. Esenzione dall’addizionale IRPEF abbassata dai 20 ai 10mila euro di reddito, rincari del 25% dei parcheggi cittadini, imposta di soggiorno aumentata e abbassamento della TARI per le attività produttive. Prima di entrare nel merito della valutazione politica del bilancio, ci preme sottolineare come questa Giunta abbia agito in maniera arrogante e scorretta presentando prima alla stampa e dopo negli organi istituzionali il bilancio 2020. Infatti i membri della 2° commissione hanno potuto apprendere le indicazioni presenti nel bilancio, non nella sede appropriata della commissione, bensì dalla stampa, svilendo, come la destra sa fare molto bene, le funzioni degli organi istituzionali. Inoltre un bilancio che nella sua preparazione, non ha visto un percorso partecipativo con le associazioni di categoria nè tanto meno con i sindacati. Da questo circolo ci facciamo promotori di un’iniziativa con la quale il PD avvia un confronto sia con i sindacati sia con le associazioni di categoria sulle misure contenute nel bilancio comunale.
Secondo noi, il PD locale deve aprire una stagione di confronto con la nostra comunità su un bilancio che condanna il nostro Comune al declino e alla definitiva rottura del suo tessuto sociale e produttivo.
In questi giorni abbiamo sentito risuonare da parte del Sindaco e dei suoi assessori la solita, ormai stanca, litania che questa manovra è necessaria per colpa di quelli che ci sono stati prima. I documenti smentiscono queste affermazioni. Tutti i documenti ufficiali collegati al bilancio confermano la buona salute dei precedenti bilanci e lo fa anche la stessa amministrazione comunale nei suoi documenti (vedi DUP) dal quale si evince il buono “stato di salute” dell’ente, in quanto i parametri di deficitarietà risultano tutti rispettati.
Siamo di fronte ad una scelta ben precisa di questa amministrazione, che è quella di gravare sulle tasche dei cittadini in un momento così talmente delicato che era l’unica cosa da evitare, vedendo lo stato nel tessuto sociale ed economico del nostro Comune.
Invece, questa Giunta ha scelto di:
- dimezzare la soglia di esenzione IRPEF, portandola da 20mila a 10mila euro. Questa scelta comporterà un pesante aggravio proprio per coloro che in questo momento sono più in difficoltà;
- aumentare il costo orario dei parcheggi a pagamento. Questa azione, se da un lato colpirà in maniera indiscriminata tutti i piombinese, dall’altro danneggerà anche il commercio in città;
- aumentare la tassa di soggiorno in un momento in cui il turismo necessità di un rilancio e non di un aggravio di costi.
Siamo certi che questo bilancio ha una visione sbagliata, miope, recessiva, che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo, negando a Piombino una prospettiva di rilancio economico e sociale.
Noi crediamo che, in questo momento di forte sofferenza per il nostro territorio, non si possono alzare le tasse per quelle fasce della popolazione che in questi anni hanno subito in modo più pesante i contraccolpi della crisi, come lavoratori, cassintegrati e pensionati.
Riteniamo che le strade per tenere in ordine le casse comunali e per garantire investimenti e sviluppo, siano altre, non certamente quelle perseguite da questa maggioranza.
Circolo PD “Aldo Moro” — Riotorto