Bilancio con poche idee e tasse troppo alte

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 21 mag­gio 2016 — Il bilan­cio approva­to da Campiglia demo­c­ra­t­i­ca è lo spec­chio del­la polit­i­ca locale PD: una polit­i­ca che non ha idee di svilup­po, che con­tin­ua a ves­sare i cit­ta­di­ni con tasse trop­po alte che ser­vono solo a man­tenere la spe­sa cor­rente e in par­ti­co­lare la macchi­na ammin­is­tra­ti­va.
Per quan­to riguar­da le entrate trib­u­tarie riman­gono invari­ate le aliquote che con­tin­u­ano ad essere appli­cate al mas­si­mo imponi­bile, soprat­tut­to per l’Irpef e per l’Imu sui fab­bri­cati di cat­e­go­ria “D”, come quel­li indus­tri­ali e quel­li legati all’attività agri­co­la. A queste tasse, i pic­coli impren­di­tori di Campiglia dovran­no aggiun­gere l’aumento del­la tas­sa sui rifiu­ti che per le uten­ze non domes­tiche aumen­ta dell’8%.
L’assessore Fer­roni si è lamen­ta­ta che i trasfer­i­men­ti statali sono dimi­nu­iti e che la mag­gior parte di questi sono sta­ti des­ti­nati alle fusioni. Omette di dire che altret­tante risorse sono des­ti­nate alle Unioni dei Comu­ni che, ques­ta è la col­pa più grossa del PD campigliese e del­la Val di Cor­nia, dopo lo sciogli­men­to del cir­con­dario nel 2010, non sono mai rius­ci­ti a real­iz­zare nonos­tante fos­se più volte annun­ci­a­ta nei loro pro­gram­mi elet­torali. Dunque non può che essere un “mea cul­pa”.
Anche per quan­to riguar­da gli inves­ti­men­ti il quadro non è migliore. Infat­ti, dopo lo sbloc­co del pat­to di sta­bil­ità, la mag­gior parte delle risorse sono state des­ti­nate a lavori per man­tenere lo sta­tus quo: rota­to­rie, asfal­tature e prog­et­ti di tutela del ter­ri­to­rio, impor­tan­ti cer­to, ma in una situ­azione di stag­nazione eco­nom­i­ca ci si aspet­tereb­bero mag­giori idee per rilan­cia­re l’economia e il tur­is­mo e val­oriz­zare il paese. L’unico inves­ti­men­to nel paese sarà quel­lo del “Par­co Ter­male”, che non è altro che un per­cor­so fit­ness in un trat­to del­la cam­mi­na di via del Par­co Ter­male (sopra l’Hotel delle terme). Un inter­ven­to che costerà qua­si mez­zo mil­ione di euro e che se sarà real­iz­za­to così come pre­sen­ta­to, lun­gi da essere un prog­et­to che riqual­i­ficherà quel­la zona.
Il tur­is­mo è la mis­sione più sac­ri­fi­ca­ta del bilan­cio, con appe­na 38mila euro per la spe­sa cor­rente e 0 € di inves­ti­men­ti. A tut­to questo si aggiunge l’incomprensibile dato di quale sia il moti­vo per cui un Comune come Campiglia che lamen­ta man­can­za di risorse nel pro­prio bilan­cio, accetti solo pochi spic­ci­oli di oneri da escav­azione delle cave e invece a pochi chilometri di dis­tan­za c’è un Comune come San Vin­cen­zo che ogni anno ne incas­sa 200mila.
Insom­ma le risorse e le pos­si­bil­ità per spendere di più e meglio ci sareb­bero, ma ormai ques­ta ammin­is­trazione non è capace né di impor­si per pre­tendere il gius­to riconosci­men­to per lo sfrut­ta­men­to delle nos­tre risorse minerarie e né di affer­mare con le altre ammin­is­trazioni l’ormai inelut­ta­bile neces­sità dell’ Unione dei comu­ni. Ne faran­no le spese i cit­ta­di­ni.

Comune dei Cit­ta­di­ni

Commenta il post