Binario morto e portineria chiusa: fumo negli occhi
PIOMBINO 27 ottobre 2017 — Abbiamo appreso dai social alcune dichiarazioni del coordinatore nazionale siderurgia Fiom, il quale ha preso parte alle due iniziative Fiom, la prima con l’occupazione del binario “morto”, quando tutti sapevano che non erano previste spedizioni nella giornata, e la seconda di stamani con il blocco di una portineria da cui, con gli impianti fermi, non sarebbe entrato nessun lavoratore.
Ci siamo già espressi sul fatto che noi non avalliamo iniziative per l’interesse di pochi ma che prendono in giro molti. Sul resto vogliamo dire al coordinatore Fiom che proceda pure con i suoi programmi e la sua agenda, noi di Fim e Uilm andremo avanti con i nostri nazionali, così come avvenuto per i contratti nazionali separati, su cui i fatti di oggi e i risultati per i lavoratori parlano per tutti. Ma in questa situazione così delicata le persone che rappresentiamo di certo non sono interessate alle polemiche tra sindacati, piuttosto vogliono risposte: Fim e Uilm hanno il loro percorso preciso, condiviso sempre con i lavoratori e portato avanti con forza e determinazione, che passa in modo indiscutibile dalla messa in sicurezza del reddito di tutti e la ripartenza della produzione di acciaio.
Un percorso portato avanti in modo unitario fino all’ultima iniziativa del Phalesia nei giorni scorsi.
Questo è quello che anticiperemo il 30 al ministro Calenda, quando ribadiremo al governo il rispetto e la coerenza dei termini previsti nell’addendum in scadenza il giorno successivo. Dopo il 31 ottobre saremo convocati e Fim e Uilm già da oggi chiedono il coinvolgimento delle RSU Aferpi-Piombino Logistics, perchè sarà in quella sede che apprenderemo l’esito finale dell’addendum.
Al rientro da questo incontro terremo subito le assemblee con tutti i lavoratori per condividere con loro l’incontro tenuto con il governo e valutare tutti insieme le eventuali iniziative da intraprendere.
Fim e Uilm non si accontenteranno solo di un ”adieu Rebrab” ma, come abbiamo sempre sostenuto, il governo dovrà farsi garante della continuazione dell’attività produttiva, dello stesso ammortizzatore sociale in corso e la garanzia che Piombino torni a colare acciaio.
Segreterie FIM UILM