Bocche cucite nel regno dell’incertezza

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 29 mar­zo 2017 — L’Udc toscano inter­viene sull’annosa e ormai pre­oc­cu­pante situ­azione che stan­no viven­do le Acciaierie di Piom­bi­no ex Luc­chi­ni. Il sec­on­do polo siderur­gi­co di Italia, ed uno dei più impor­tan­ti d’Europa, sta viven­do ormai da anni una grave crisi eco­nom­i­ca che ha por­tati gravi prob­le­mi anche a liv­el­lo occu­pazionale. Intan­to nel­l’en­nes­i­mo incon­tro di lunedì 27 mar­zo al Mise i ver­ti­ci Cevi­tal han­no pre­sen­ta­to un ulte­ri­ore piano riguardante le aree siderur­giche di Piom­bi­no. Sta­vol­ta sem­bra che ci sia sta­to anche un rifer­i­men­to agli inves­ti­men­ti, l’auspicio è che vi sia qual­cosa di più defini­to e pre­ciso rispet­to alle incon­gruen­ze del pas­sato. Ad oggi non è sta­to man­tenu­to un solo impeg­no dal grup­po algeri­no, gra­zie ai ben­efi­ci di legge, inter­pre­tati in modo anche fin trop­po stru­men­tale, sono sta­ti garan­ti­ti ammor­tiz­za­tori sociali ai lavo­ra­tori a cari­co del­lo Sta­to e del­la Regione. La fab­bri­ca ormai è pres­soché fer­ma, man­cano addirit­tura anche i sol­di per l’or­di­nar­ia ammin­is­trazione e per garan­tire quel min­i­mo di pro­duzione che gius­ti­fichi giuridica­mente i con­trat­ti di sol­i­da­ri­età. Cosa sia sta­to det­to nel­l’in­con­tro al Mise non è pos­si­bile saper­lo, boc­che cucite, anche da parte del pri­mo cit­tadi­no di Piom­bi­no, che ha prefer­i­to aspettare che fos­sero infor­mati pri­ma i sin­da­cati ter­ri­to­ri­ali nel­la riu­nione suc­ces­si­va, inizial­mente indet­ta per la gior­na­ta di oggi e poi slit­ta­ta a domani 30 mar­zo. Sin­ce­ra­mente la cosa ci las­cia alquan­to per­p­lessi, vis­to che ogni vol­ta che vi è sta­ta una riu­nione sim­i­le c’è sta­ta la cor­sa da parte dei parte­ci­pan­ti ad esternare ciò che era sta­to det­to in quel cons­es­so. Chissà, forse sono emerse ques­tioni impor­tan­ti che han­no bisog­no di qualche giorno di rif­les­sione per essere adeguata­mente anal­iz­zate e metab­o­liz­zate. Il che sarebbe stra­no, in quan­to il Sin­da­co ha par­la­to in un suo post sui social net­work, appe­na fini­ta la riu­nione, di 500 mil­ioni di inves­ti­men­ti per un solo forno elet­tri­co, di revamp­ing dei lam­i­na­toi e di un nuo­vo treno rotaie. Sem­pre che si tro­vi­no davvero parte dei 500 mil­ioni (esclusi i tan­ti decantati Titoli di Effi­cien­za Ener­get­i­ca, che se asseg­nati dal Gestore dei Servizi Ener­geti­ci, arriver­an­no quan­do gli impianti saran­no defin­i­ti­va­mente instal­lati ed atti­vati per ver­i­fi­carne l’i­doneità) sul­la logis­ti­ca e sul­l’a­groal­i­menta­re non sem­bra sia emer­so nul­la, nonos­tante fos­se parte impor­tante del prog­et­to indus­tri­ale e garanzia per il man­ten­i­men­to di tut­ti i dipen­den­ti ex Luc­chi­ni. Aspet­ti­amo l’in­con­tro di domani e capire­mo come stan­no vera­mente le cose, con l’aus­pi­cio che sia fat­ta chiarez­za defin­i­ti­va­mente sen­za ulte­ri­ori rin­vii. Se così non sarà, è evi­dente che anche le isti­tuzioni dovran­no assumer­si le loro respon­s­abil­ità nei con­fron­ti di Rebrab e del suo grup­po pri­ma di luglio, quan­do decad­ran­no tut­ti i vin­coli nor­ma­tivi, las­cian­do totale mano lib­era al mag­nate algeri­no.
In caso con­trario è evi­dente che sulle loro spalle ricadrà il peso di un susseguir­si di scelte sbagli­ate ed accondis­cen­den­ze che han­no ridot­to Piom­bi­no in con­dizioni forte­mente dis­as­trate in balia di un solo uomo al coman­do.

UDC TOSCANA

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