Bonifica della falda: Invitalia rimandata a settembre
PIOMBINO 6 maggio 2019 – La Regione Toscana, chiamata a verificare l’ assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del progetto “Messa in sicurezza operativa della falda da realizzare nelle aree di proprietà e in concessione demaniale della società Aferpi spa nel sito di Piombino” proposto da Invitalia, ha inviato, ad Invitalia stessa, una lunga serie di integrazioni e chiarimenti. La progettazione riguarda gli interventi finanziati con risorse pubbliche, da eseguire in danno ai soggetti responsabili, per la messa in sicurezza delle acque sotterrane e prevede un’azione articolata in interventi tra loro integrati:
- una rete di pozzi di emungimento delle acque di falda profonda, presente nella Macroarea Sud, limitatamente ai superamenti “critici” che verranno riscontrati dal monitoraggio della falda,
- un sistema di drenaggio della falda sospesa nei terreni di riporto della Macroarea Nord, composto da una trincea drenante superficiale e da un marginamento fisico, quest’ultimo limitatamente alla sponda sinistra del Fosso Vecchio Cornia,
- il trattamento delle acque emunte/drenate dai sistemi sopra descritti localizzato nella Macroarea Sud. in un unico impianto di trattamento delle acque di falda (TAF), localizzato in un’area demaniale libera in adiacenza alle aree Fintecna (Ponte d’oro) con posizione baricentrica rispetto all’intero SIN, in funzione delle indicazioni del Comune di Piombino e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale.
Tra le richieste più significative (la documentazione completa può esser scaricata dal sito http://www.regione.toscana.it/-/verifica-di-assoggettabilita) citiamo quelle relative all’impianto TAF per il trattamento delle acque emunte/drenate, allatrincea drenante superficiale e almarginamento fisico, ai materiali di scavo, rifiuti e bonifiche.
- Dell’impianto TAF si chiedono chiarimenti sull’ ubicazione, sulle rilevanti risorse economiche necessarie per garantire il regolare funzionamento dell’impianto e dell’intera rete di drenaggio delle acque inquinate, sui consumi energetici previsti durante l’esercizio, per la captazione e il trattamento delle acque, sull’impatto acustico.
- Della trincea drenante superficiale e del marginamento fisico, quest’ultimo limitatamente alla sponda sinistra del Fosso Vecchio Cornia, si chiedono precisazioni e chiarimenti sull’ interferenza con il corso d’acqua Fosso Cornia Vecchia nonché con il progetto, attualmente oggetto di procedimento di VIA regionale avviato il 30 maggio 2018 e non ancora concluso, proposto da RIMateria da realizzarsi presso il polo industriale in loc. Ischia di Crociano ed in particolare con la nuova discarica sull’area LI53.
- Sui materiali di scavo, rifiuti e bonifiche, visto che le opere previste comporteranno lo scavo di ingenti volumetrie (184.371 metri cubi) di terre e rocce con la presenza di riporto siderurgico nei primi metri del piano di campagna, se ne richiede le modalità di gestione con una stima dei quantitativi da avviare a reimpiego, trattamento o smaltimento e il sito per l’eventuale smaltimento e deve inoltre essere descritta la modalità di gestione delle eventuali acque di aggottamento durante le operazioni di scavo.
Le richieste di chiarimento sono molto più lunghe e riguardano
- aspetti generali e programmatici
- aspetti progettuali
- aspetti ambientali (ambiente idrico, suolo e sottosuolo, vegetazione, flora fauna e biodiversità, rumore,aria,materiali di scavo, rifiuti e bonifiche, salute pubblica)
- paesaggio
- altre richieste.
La documentazione integrativa e di chiarimento dovrà essere trasmessa entro il termine perentorio di 45 giorni, dal ricevimento della richiesta regionale.
È facoltà di Invitalia richiedere motivatamente, per una sola volta, la sospensione dei termini per la presentazione delle integrazioni e dei chiarimenti richiesti per un periodo non superiore a novanta giorni. Nel caso in cui Invitalia non ottemperi alla richiesta di integrazioni e chiarimenti, non si procederà all’ulteriore corso della valutazione ed è fatto obbligo alla Regione di procedere all’archiviazione dell’istanza.
Per parte sua la Regione Toscana
- considerata la natura e la ubicazione del progetto, che ricade nel SIN di Piombino ed interessa indirettamente un Sito Rete Natura 2000;
- visto che esigenze istruttorie hanno reso necessario acquisire documentazione integrativa e di chiarimento da parte di Invitalia;
- dato atto che in merito alla suddetta documentazione integrativa e di chiarimento si rende necessario svolgere una approfondita istruttoria;
- rilevato che 30 giorni a far data dal ricevimento della documentazione non sono sufficienti a concludere una adeguata istruttoria e ad adottare un provvedimento conclusivo circostanziato e motivato, in considerazione della delicatezza degli aspetti ambientali connessi alla tutela della biodiversità, delle acque, della componente suolo e sottosuolo e rifiuti;
ha disposto la proroga di 30 giorni del termine per l’adozione del provvedimento di verifica, che pertanto dovrà essere adottato entro 60 giorni a far data dal deposito della documentazione integrativa e di chiarimento.
I precedenti
È una storia lunga quella che c’è alla spalle, fatta di progettazioni e accordi, revisione di progettazioni e accordi e finanziamenti veri o presunti.
Stile libero Idee dalla Val di Cornia l’ha raccontata in diversi articoli di cui diamo soltanto alcuni, pochi, riferimenti:
- E l’onorevole ci regalò un sacco di annunci
- Bonifica della falda: studi e ripensamenti
- Riunioni riservate per progettazioni da iniziare
- Il mistero della bonifica della falda inquinata
- La strategia delle chiacchiere in libertà
- Verifica ambientale per messa in sicurezza falda.
Ma anche le dichiarazioni e gli annunci smentiti dalla realtà sono stati abbondanti.
Tra questi quelli dell’allora sottosegretario all’ambiente Silvia Velo.
Ne ricordiamo solo due:
17 ottobre 2014
“…un insieme di interventi per un importo di 50 milioni di euro di bonifica di competenza pubblica.……Ora il pacchetto.… sarà esaminato dal prossimo Cipe.…Dopo l’esame del Cipe mi auguro che si possano bruciare le tappe anche per quanto riguarda la fase dell’avvio delle gare e dell’assegnazione dei lavori…”.
7 febbraio 2015
“… Adesso potranno partire gli appalti e questo significa anche lavoro per le ditte dell’indotto o quanto meno per i lavoratori in cassa integrazione, visto che i bandi contengono una clausola preferenziale.…”.
Ed oggi è il 6 maggio 2019.