Bretella 398: il tempo passa e il Cipe non si marita
PIOMBINO 15 novembre 2013 – Il tempo passa e il Cipe non si marita. La grande fretta per realizzare le opere del porto necessarie ad accogliere la Concordia cozzano con le inadempienze del Comitato per la programmazione economica che disattende reiteratamente le indicazioni contenute nel decreto che riconosce la nostra zona come area di crisi complessa. Il provvedimento (comma 5 del primo articolo riguardante Piombino), originariamente concedeva al Cipe 30 giorni entro i quali il Comitato “doveva decidere sul progetto definitivo e sul piano finanziario riguardanti la strada 398 fino al Gagno. I termini, scaduti il 26 maggio scorso, in fase di conversione del decreto sono stati allungati fino a giungere al termine del 25 agosto. Se ne sono andati l’ultimo scorcio di agosto, tutto il mese di settembre, tutto il mese di ottobre, metà di novembre, ovvero poco men di tre mesi e niente ancora è stato deciso. Eppure nel frattempo il Cipe si è riunito due volte, il 27 settembre e l’8 novembre, due sedute nelle quali il nome di Piombino non è stato neanche pronunciato. La delibera del Comitato – giova ricordarlo – non è priva di importanza. Ad essa infatti si lega la concessione di 50 milioni di euro che la Sat dovrebbe investire nel cosiddetto lotto 7, ovvero nel tratto della bretella per il porto da Montegemoli al Gagno. Peraltro solo pochi chilometri che lasciano scoperto tutto il problema del collegamento dal Gagno a Poggio Batteria, un tratto molto più impegnativo da realizzare e per il quale, al momento, nulla o poco esiste di concreto. Appena un cenno nell’accordo di programma firmato ad agosto laddove si dice che “ si possono destinare le eventuali risorse riprogrammabili” alla realizzazione dell’ultimo tratto (Gagno-Poggio Batteria).