Brutto inizio a Campiglia

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CAMPIGLIA 11 giug­no 2014 — Pri­mo Con­siglio Comu­nale all’insegna del silen­zio apati­co, come tradizione a Campiglia. Dopo giu­ra­men­to e ver­i­fi­ca delle incom­pat­i­bil­ità il Sin­da­co ha pre­sen­ta­to la Giun­ta: cinque asses­sori, come la prece­dente, una sola con­fer­ma, due donne. Nes­suna pre­sen­tazione dei loro pro­fili e delle loro com­pe­ten­ze. Nes­suna comu­ni­cazione sulle inden­nità che per­cepi­ran­no e sulle ragioni che han­no indot­to a non ridurre il numero degli asses­sori, come noi ave­va­mo pro­pos­to. Cosa che a Campiglia non solo è pos­si­bile, ma addirit­tura utile per ren­dere più organ­i­co il lavoro ammin­is­tra­ti­vo. Le promesse sul­la riduzione dei costi del­la polit­i­ca sem­bra già pas­sa­ta, almeno nel­la coal­izione di Campiglia Demo­c­ra­t­i­ca.
Inoltre,nonostante l’elevato numero di asses­sori, non man­cano le polemiche tra gli alleati di mag­gio­ran­za. Sul pro­fi­lo face­book dell’ex asses­sore social­ista Benedet­ti­ni si legge che “la novità più grossa è rap­p­re­sen­ta­ta dal fat­to che il par­ti­to social­ista non ha un rap­p­re­sen­tante in giun­ta” e che “l’alleanza è fini­ta (almeno cre­do) pri­ma anco­ra di iniziare il cam­mi­no con­sil­iare”
Ai grup­pi con­sil­iari non è sta­ta data la pos­si­bil­ità di dire nul­la sul­la Giun­ta. A loro è sta­to con­sen­ti­to solo d’indicare il loro capogrup­po: Sicu­rani per Campiglia Demo­c­ra­t­i­ca, Fioret­ti per il M5S, Sca­faro per il Comune dei Cit­ta­di­ni, Paz­za­glia per la lista civi­ca di Cen­tro Destra.
Uni­ca comu­ni­cazione polit­i­ca quel­la del Sin­da­co che ha rifer­i­to la volon­tà del rap­p­re­sen­tante del­la “lista civi­ca di Cen­tro Destra” di cam­biare il nome aggiun­gen­do Forza Italia. Nes­suna obiezione dei grup­pi con­sil­iari. L’u­ni­ca eccezione è sta­ta soll­e­va­ta dal­la lista Comune dei Cit­ta­di­ni evi­den­zian­do dub­bi sul­la pos­si­bil­ità di cam­biare nome ad un lista all’indomani del voto. Il prob­le­ma, pri­ma anco­ra che giuridi­co, ci pare politi­co e di rispet­to ver­so gli elet­tori, indipen­den­te­mente dal grup­po che lo pro­pone. Chi ha vota­to la lista civi­ca di cen­tro destra non è det­to che avesse inten­zione di votare Forza Italia che non è cer­to l’unica for­mazione di quel­lo schiera­men­to politi­co. E’ come se la lista civi­ca Comune dei Cit­ta­di­ni, a pochi giorni dal voto, avesse pro­pos­to di aggiun­gere al pro­prio nome quel­lo di un par­ti­to.
Nes­sun grup­po ha colto quel­la che a noi sem­bra una alter­azione del­la volon­tà dei cit­ta­di­ni, a pre­scindere da chi la com­pie. Spet­ta alle isti­tuzioni impedire con­fu­sione e trasformis­mi nel rap­por­to tra elet­tori ed elet­ti.
Brut­to inizio.

Comune dei Cit­ta­di­ni

 

 

 

 

 

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