Brutto segno disdire la riunione al MiSE
PIOMBINO 4 dicembre 2019 — La riunione che avrebbe dovuto tenersi al Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) per parlare dell’attuazione del programma di rilancio dell’area di crisi industriale complessa di Piombino (cfr l’articolo di Stile libero Idee dalla Val di Cornia Oscurare la realtà per fuggire dalle responsabilità) non si è tenuto. Il rinvio è stato chiesto dalla Regione Toscana. Erano stati convocati il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il presidente della Provincia di Livorno Maria Ida Bessi, l’Anpal, l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero per il Sud e la coesione territoriale e gli amministratori delegati di Invitalia e della Rete ferroviaria italiana oltre al presidente di Terna.
Di seguito alcune reazioni.
Comune di Piombino
L’incontro previsto questa mattina al Ministero dello Sviluppo Economico è stato rimandato a data da destinarsi: nella comunicazione, arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, si spiega solo che il rinvio è stato chiesto dalla Regione Toscana. Il Comune di Piombino ha sollecitato un nuovo appuntamento nel più breve tempo possibile vista la centralità dei temi all’ordine del giorno.
“La riunione prevista per oggi – spiega il sindaco Francesco Ferrari – era essenziale per pianificare le azioni in merito alle molte questioni che riguardano il nostro territorio: a partire dallo stato di avanzamento del piano industriale di Jsw fino ad arrivare alle bonifiche e ai finanziamenti alle imprese. Vista la centralità dei temi da trattare, spiace particolarmente che la Regione Toscana abbia chiesto di rimandare questo incontro, peraltro con così poco preavviso e senza spiegarne le ragioni. Avevamo chiesto questa riunione a settembre, subito dopo l’avvicendamento del Governo, e oggi abbiamo sollecitato una nuova data in tempi brevi: speriamo che non servano mesi per avere un altro appuntamento, la città non può più aspettare”.
Associazione Coordinamento Art.1‑Camping CIG
L’incontro di oggi al MiSE sul futuro di Piombino è saltato, per indisponibilità della Regione Toscana, riferisce il Sindaco Ferrari.
Non ci meraviglia questo ennesimo schiaffo ai lavoratori di JSW, dell’indotto, alla città e al territorio. Ora bisogna reagire come finora non si è fatto: non bisogna più avallare la narrazione felice, secondo cui a Piombino i problemi sono stati risolti.
Bisogna conquistare una nuova convocazione al MISE prima di Natale. Le organizzazioni sindacali hanno il dovere di convocare subito l’assemblea congiunta di tutti i dipendenti JSW e di quelli dell’indotto. Il Sindaco convochi a sua volta un’assemblea dei lavoratori e dei cittadini per guardare tutti insieme finalmente in faccia la realtà. Sono questi i primi, indispensabili passi di un percorso di mobilitazione che deve proseguire, portando lavoratori e cittadini sotto il MiSE quando l’incontro si terrà, senza pause e senza sconti all’azienda e al governo.
Fiom-Cgil provincia di Livorno
La Fiom giudica estremamente preoccupante il rinvio a data da destinarsi della riunione della cabina di regia dell’Accordo di programma di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo complesso di Piombino. Riunione che doveva tenersi stamani alle 10, con all’ordine del giorno situazione Jindal, e che dal nostro punto di vista doveva gettare le basi, o ancor meglio, sciogliere il nodo su alcune questioni di fondo, quali la discarica di prossimità e il costo dell’energia elettrica necessaria alla definizione del piano industriale definitivo. Tutti argomenti che nella sostanza significano togliere ogni alibi alla multinazionale indiana, argomenti che abbiamo portato all’attenzione del signor Prefetto il giorno 26 novembre e all’amministrazione comunale il giorno 3 dicembre.
Rammentiamo noi stessi che per un rinvio di un incontro al MiSE giudicato altrettanto importante per liberare il territorio da un imprenditore inadempiente, le organizzazioni sindacali e tra queste la Fiom, occuparono simbolicamente ma sostanzialmente, per 15 giorni, la sala consiliare del Comune di Piombino.
Troviamo inaccettabile ed incomprensibile che lo Stato — tutti noi — provveda al pagamento degli ammortizzatori sociali per un importo complessivo di oltre 25 milioni di euro per ogni anno (quelli delle aree crisi complessa insistono sulla fiscalità generale) senza sentire la responsabilità di dover compiere gli atti formali per mettere la parola fine a una sostanziale indeterminatezza di prospettiva.
Se mettessimo in fila tutte le risorse ad oggi spese per questi strumenti di sussidio, sussidi necessari, ma anche umilianti per i tanti lavoratori che chiedono solo lavoro, tenendo conto dei soli lavoratori diretti JSW e Piombino Logistics tra il 2014 e 2023, raggiungeremmo la disarmante cifra di oltre 170 milioni di euro: quasi 90mila euro per ciascuno dei 2mila dipendenti allora occupati. Paradossalmente una cifra molto vicina agli incentivi all’esodo pagati ai lavoratori in esubero a Taranto. Lavoratori ai quali va tutto il nostro rispetto e solidarietà, ma nei confronti dei quali non ci sentiamo figli di un Dio diverso.
Quindi se da un lato lascia sbigottiti l’incapacità del Ministero e del Governo di comprendere che è giunto il momento di togliere ogni alibi all’imprenditore e di chiedere il rispetto del contratto e valorizzare lo sforzo economico pubblico per mantenere in vita una unità siderurgica nazionalmente rilevante, dall’altro deve essere altrettanto chiaro al Governo quanto alle organizzazioni sindacali nazionali che ogni soluzione al problema di Taranto non può che essere rivolta all’intero settore siderurgico, quindi Piombino compresa.
Nelle prossime ore sono certo che le organizzazioni sindacali promuoveranno unitariamente una riflessione su tutta questa vicenda che non potrà che risolversi con la capacità di iniziative e di mobilitazione.
Regione Toscana
“Le aree di crisi, come quella di Piombino, sono destinatarie non solo di finanziamenti statali, ma anche di fondi europei come il Fesr e il Fondo Sociale. La siderurgia è un settore chiave sia per l’Italia sia per l’Unione europea e in queste settimane a Bruxelles, al Comitato delle Regioni, sono in corso importanti dibattimenti che riguardano le nuove strategie politiche della appena insediata Commissione Von der Leyen che avranno delle conseguenze dirette sulla prossima programmazione dei fondi di coesione. Per questo motivo ho considerato necessario non mancare alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni a Bruxelles, la prima dopo l’insediamento della nuova Commissione Europea e alla presenza del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli”.
Lo ha detto a Bruxelles il presidente della Regione Enrico Rossi partecipando alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni.
“La Presidenza finlandese – ha aggiunto — presenterà al prossimo Consiglio europeo un documento al ribasso che propone tagli alle regioni e non apre verso nuove risorse per finanziare il Just Transition Fund, destinato proprio all’ammodernamento dell’industria pesante, tra cui la metallurgia. Sono partite importanti che si stanno giocando in questi giorni a Bruxelles e le Regioni rischiano di essere tagliate fuori. Francamente non comprendo tutte queste polemiche per un rinvio richiesto già venerdì scorso. Con il Ministero dello sviluppo economico stiamo concordando una data utile a breve”.
USB Piombino Lavoro Privato
È passato un anno e si ripropone la festa di natale, si parla di “brindisi augurale”. Secondo l’Usb JSW Steel Italy Piombino continua a far vedere una facciata di cattivo gusto con uno stabilimento con due treni di laminazione a lavoro, di cui uno a singhiozzo e uno con una prospettiva di non ripartenza e ancora 1000 persone in cassa integrazione su un totale di 1660 lavoratori, di cui quelle impiegate neppure ad orario pieno. Ancora una volta è un’offesa non solo per i lavoratori ma per tutta Piombino. L’Usb sottolinea che l’azienda non ha ancora investito un euro sugli impianti e non ha ancora chiarito quale sarà il futuro dell’acciaieria, ma sopratutto non investe neppure sulle manutenzioni giornaliere. Quando tutti gli operai saranno rientrati a lavoro con salari dignitosi, quando la sicurezza sarà garantita, quando saranno fatti investimenti per la sostenibilità ambientale degli impianti, potremo festeggiare.
Il non incontro di stamani al MiSE, per discutere del futuro della nostra fabbrica e del nostro territorio, USB Piombino lo giudica negativo. A noi interessa poco il perché è stato rimandato, ma chiediamo a tutte le parti di far presto a riconvocare un tavolo al MiSE al più presto con le relative decisioni da prendere. Siamo giunti al capolinea ora basta promesse ci vogliono fatti, non possiamo aspettare all’infinito.
Leggo con dispiacere che l’atteso incontro al MiSE è stato rinviato. Quello che mi indispone è che lo abbia chiesto la Regione Toscana. Vado ad approfondire e ciò che leggo mi fa venire in mente una frase attribuita ad Andreotti:” A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina”. Il PD regionale è convocato per tutti i giorni di questa settimana, 4 compreso, ed in parte della prossima per decidere il candidato a governatore della Toscana ed altre candidature e “poltrone”. Queste sono notizie che si trovano facilmente soprattutto sulle cronache fiorentine. Potrò sembrare demagogico però viene normale pensare che gli interessi di partito hanno prevalso sugli interessi di una intera comunità. . Spero di sbagliarmi ma come ho detto a pensar male ec.ecc..Comunque sperare in una convocazione prima di Natale è come chiedere la luna, probabilmente si arriverà a febbraio del prossimo anno giusto dopo le elezioni romagnole e l’inizio della campagna elettorale toscana. Mah, non so se Rossi & c hanno reso un buon servizio al PD locale!