Cala la differenziata e Asiu va in deficit
PIOMBINO 28 novembre 2014 — Le liste civiche della Val di Cornia presentano un’interpellanza (per leggere clicca qui) .
La Val di Cornia non rispetta le leggi sulla raccolta differenziata e fa pagare ai cittadini un’ecotassa. Non solo, anziché adeguarsi progressivamente agli obiettivi nazionali ed europei che imponevano il 65% di raccolta differenziata nel 2012 (nel 2020 dovrà essere del 70%), il gestore del servizio rifiuti urbani dei Comuni, la società ASIU, ha una performance regressiva passando dal 40% del 2010 al 33% del 2013 . Lo dicono i dati della Regione Toscana.
Un indubbio fallimento, accompagnato peraltro da crescenti perdite d’esercizio di ASIU che nel 2013 sono state di oltre 500.000 euro. Soldi che pagheranno inevitabilmente i cittadini con le bollette!
Ma il quadro negativo non si ferma qui.
La discarica di Ischia di Crociano è in fase di esaurimento. Lo dicono da anni i vertici aziendali, ma fino da oggi non si conoscono i tempi di realizzazione e i costi della nuova, né tantomeno le strategie per ridurre drasticamente il conferimento dei rifiuti in discarica. Di recente, per l’intervento della Regione, è emerso il fatto clamoroso di un impianto per la produzione di CDR (combustibile da rifiuti) costruito nel 2007, costato oltre 3,2 milioni di euro e mai entrato in esercizio.
Inoltre l’ASIU non si occupa più solo di rifiuti urbani. Nel 2008, senza che nessuna discussione sia mai avvenuta nei Consigli Comunali (escluso Piombino), ASIU ha acquistato le azioni del Comune di Piombino nella società TAP, pari al 70%, assumendo l’onere dell’aumento del capitale sociale di quella società (da 220.000 a 4.400.000 euro ) e quello della gestione dell’impianto. Dunque oggi ASIU, e quindi tutti i Comuni della Val di Cornia, sono proprietari e gestori di un impianto pensato e realizzato per il trattamento di scorie industriali prodotte dall’area a caldo dello stabilimento Lucchini, oggi definitivamente chiusa. Uno scenario destinato ad incrementare perdite economiche e a gravare ulteriormente sui bilanci di ASIU, quindi sui cittadini.
In questo scenario molto preoccupante s’inserisce la decisione del 2011 di aderire all’ATO SUD con Grosseto, Arezzo e Siena che , da tempo, hanno individuato un gestore unico (la società SEI TOSCANA) che dovrà necessariamente subentrare ad ASIU per la gestione dei rifiuti urbani. Non si conoscono i termini degli accordi con l’ATO SUD e con il nuovo gestore, come si evolverà la raccolta differenziata e come saranno modificate le tariffe. Quello che i Comuni hanno fatto trapelare è che vorrebbero mantenere per loro, tramite ASIU, la gestione della discarica di Ischia di Crociano in esaurimento e l’impianto TAP per il trattamento di scorie Lucchini che non saranno più prodotte.
Se così andrà al posto di un gestore unico dei rifiuti, come impone la Regione, in Val di Cornia potremmo addirittura averne tre: la SEI Toscana per la raccolta dei rifiuti urbani, l’ASIU per la gestione della discarica e la TAP . L’esatto opposto della semplificazione auspicata, ma assolutamente non praticata.
Di fronte a queste clamorose anomalie, destinate a ricadere sui cittadini in termini di costi, le liste civiche della Val di Cornia hanno presentato un’interpellanza alle amministrazioni affinchè si apra una discussione urgente, alla luce del sole.
Liste civiche Comune dei Cittadini, Assemblea Sanvincenzina, Un’altra Piombino