#cambiaverso non esaurisce tutti i renziani

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 3 otto­bre 2015 — Ave­va­mo deciso di non entrare in una serie infini­ta di comu­ni­cati e con­tro comu­ni­cati, per­ché rite­ni­amo che le per­sone siano molto più inter­es­sate all’azione polit­i­ca di un par­ti­to che alle pro­prie beghe interne. Vis­to, però, il risalto dato dal­la stam­pa locale alle vicende degli ulti­mi giorni, è nos­tra inten­zione fare chiarez­za, spie­gan­do defin­i­ti­va­mente la nos­tra posizione.
La non ade­sione alla neona­ta asso­ci­azione “Cos­ta Toscana #cam­bi­aver­so” non è frut­to di una scelta per­son­ale del Vice-Seg­re­tario del­la Fed­er­azione Pd Valdicor­nia Elba Car­la Maestri­ni, ma una scelta polit­i­ca fat­ta da un ampio grup­po di per­sone che, pur aven­do con­di­vi­so le battaglie di Mat­teo Ren­zi per il rin­no­va­men­to del Pd e per il cam­bi­a­men­to del nos­tro Paese, non si riconoscono nel­l’as­so­ci­azione. Trop­po diver­so il cli­ma politi­co nazionale e locale da quel­lo di tre anni fa, quan­do per molti di noi è com­in­ci­a­ta un’avven­tu­ra polit­i­ca che ha conosci­u­to momen­ti di scon­tro con la Fed­er­azione, anche piut­tosto duri.
Cam­biare ver­so, a nos­tro avvi­so, non vuol dire cam­biare la lin­ea di rin­no­va­men­to che ha carat­ter­iz­za­to l’identità dei Ren­ziani negli ulti­mi anni e pro­prio per questo non con­di­vidi­amo la scelta fat­ta da col­oro che nei mesi scor­si han­no abban­do­na­to, ad esem­pio, la nos­tra idea di rin­no­va­men­to per arroc­car­si su altri prin­cipi a noi diame­tral­mente opposti.
Non abbi­amo mai cre­du­to che il tas­so di “ren­zis­mo del­la pri­ma ora” fos­se un dato fon­da­men­tale (per­al­tro parec­chio annac­qua­to all’interno dell’associazione). Tut­tavia #cam­bi­aver­so non esaurisce la voce dei ren­ziani nel nos­tro ter­ri­to­rio e non accetti­amo che questo agget­ti­vo ven­ga acca­parra­to in esclu­si­va da chi in pas­sato ha sostenu­to can­di­dati diver­si sia per la seg­rete­ria nazionale del Pd che per quel­la locale.
Dopo le ultime elezioni per il Con­siglio Regionale del­la Toscana e con un appun­ta­men­to con­gres­suale anco­ra lon­tano, non è pos­si­bile igno­rare i pas­si avan­ti fat­ti dal­la nos­tra area polit­i­ca a ogni liv­el­lo, ma è nec­es­saria un’assunzione di respon­s­abil­ità, se si vuole fare polit­i­ca e, in alcu­ni casi, dirigere il Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co.
La Fed­er­azione locale, anche gra­zie alle nos­tre battaglie degli ulti­mi anni, si è aper­ta a un con­fron­to e a una col­lab­o­razione preziosa. Mat­teo Ren­zi è il Seg­re­tario del PD Nazionale e noi che abbi­amo lot­ta­to per questo risul­ta­to vogliamo essere pro­tag­o­nisti e col­lab­o­ra­tivi.
Rite­ni­amo che per essere “Ren­ziani di Gov­er­no” il prin­ci­pale obi­et­ti­vo da met­tere al cen­tro del­la nos­tra azione polit­i­ca deb­ba essere il bene del ter­ri­to­rio, por­tan­do il nos­tro con­trib­u­to nelle sedi pre­poste. Abbi­amo, ad esem­pio, col­lab­o­ra­to alla stesura del doc­u­men­to rel­a­ti­vo alla Parchi Valdicor­nia, por­ta­to in dis­cus­sione nell’ultima direzione del par­ti­to e dopo aver sot­to­lin­eato all’assemblea la nos­tra posizione, abbi­amo parte­ci­pa­to alla votazione del doc­u­men­to. Non è per noi un “cam­biare ver­so” tacere in quel­la sede pre­pos­ta al con­fron­to, per poi esprimere una posizione crit­i­ca, sep­pur legit­ti­ma, sul­la stam­pa.
Questo modo di agire ci ricor­da molto da vici­no il com­por­ta­men­to che una parte minori­taria del PD spes­so mette in atto nei con­fron­ti delle scelte por­tate avan­ti dal Seg­re­tario Nazionale.
Gli obi­et­tivi che abbi­amo da sem­pre perse­gui­to e nei quali ci riconos­ci­amo si pos­sono sin­te­tiz­zare nel rin­no­va­men­to del­la classe polit­i­ca (no al rici­clo) e nel­la col­lab­o­razione inter­na al par­ti­to.
Non rin­uncer­e­mo mai a far pre­sen­ti even­tu­ali posizioni critiche, quan­do nec­es­sario, ma eviter­e­mo per quan­to pos­si­bile di creare frat­ture “di como­do”, più sim­ili alle posizioni di una lista civi­ca che a quelle di una cor­rente di par­ti­to.
Abbi­amo deciso di pro­porre ques­ta “sfi­da” al Seg­re­tario di Fed­er­azione e dal 24 otto­bre sare­mo pre­sen­ti a tut­ti i tavoli dove si lavor­erà con il meto­do del­la parte­ci­pazione, che noi Ren­ziani abbi­amo sem­pre sostenu­to, per costru­ire un nuo­vo mod­el­lo di svilup­po del nos­tro ter­ri­to­rio incen­tra­to sul­la diver­si­fi­cazione, la sal­va­guardia dell’ambiente e l’innovazione.
Anche e soprat­tut­to l’Isola d’Elba, fiore all’occhiello del tur­is­mo bal­n­eare toscano, dovrà essere pre­sente e pro­tag­o­nista in questo proces­so di cam­bi­a­men­to del mod­el­lo di svilup­po ed è a nos­tro avvi­so fon­da­men­tale aver ria­per­to un rap­por­to di dial­o­go e col­lab­o­razione con i com­pag­ni e ami­ci dell’Isola d’Elba che si era dete­ri­o­ra­to in segui­to alla dia­tri­ba lega­ta alle can­di­da­ture region­ali.
Non pos­si­amo, pri­ma di con­clud­ere, che rin­viare al mit­tente le accuse che ci sono state riv­olte da Cos­ta Toscana#cambiaverso su pre­sun­ti per­son­al­is­mi e sul­la volon­tà di occu­pare “poltroncine impor­tan­ti” (si ricor­da per i non addet­ti ai lavori che il ruo­lo di vice seg­re­tario non dà dirit­to ad alcun emol­u­men­to e neanche a rim­bor­si spese!), rite­nen­do che gli incar­ichi politi­ci, attuali e pas­sati, ricop­er­ti par­li­no da soli.
Nelle prossime set­ti­mane ci ritro­ver­e­mo in un incon­tro pub­bli­co per con­frontar­ci su queste tem­atiche.

Car­la Maestri­ni
Rober­to Peria
Rober­to Scaf­fai
Lucrezia Del­la Lena
Fabio Tiberi
Sara Tognoni
Pao­lo Andreoli
Alessan­dro Lep­o­rat­ti
Michela Corsi­ni
Clau­dia Cec­ca­n­ti
Cristi­na Gas­par­ri
Gui­do Cioni­ni
Nedo Berti­ni
Ren­zo Demi
Luca Car­rara
Vin­cen­zo Maestri­ni
Clau­dia Car­nesec­chi
Lau­ra Toninel­li
Angi­o­lo Ciani
Ste­fa­nia Euse­bi
Ste­fano Nobili
Manuela Giorg­eri­ni
Domeni­co San­na
Francesco Van­ni
Ric­car­do Ver­du­ra
Adri­ana Gian­neschi
Rober­ta Castagni­ni
Cris­tiana Lep­o­rat­ti
Mas­si­mo Lep­o­rat­ti
Giafran­co Ser­rais
Eri­ca Fog­gi
Lori­ano Incroc­ci
Dunia Toninel­li
Maria Luisa Del­la Schi­a­va
Vladimiro Antoni
Coset­ta Pel­le­gri­ni

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