A Campiglia Apritiborgo! ABC Festival X Edizione
CAMPIGLIA 29 luglio 2014 — “APRITIBORGO! ABC FESTIVAL” compie dieci anni, si svolge nelle notti più magiche e affascinanti dell’estate, tra la notte di San Lorenzo e la notte di Ferragosto. Il festival è un evento amato e atteso dagli abitanti e rappresenta una offerta culturale di qualità per il turismo presente sul litorale che va da Livorno a Follonica. “APRITIBORGO! ABC FESTIVAL” risponde al bisogno di conoscenza, di divertimento e di meraviglia di un pubblico che è partecipe di un evento dedicato alla creatività, al divertimento, alla socialità all’incontro, alla riconquista dei centri storici. Sono stimate 20.000 presenze. “APRITIBORGO! ABC FESTIVAL” è un percorso magico, una navigazione tra i diversi generi che il teatro di strada ci riserva. Presenta ogni anno gli spettacoli di venti compagnie italiane ed internazionali. I luoghi deputati allo spettacolo sono diffusi nel complesso della struttura urbana di Campiglia Marittima. “APRITIBORGO! ABC FESTIVAL” è al centro dell’interesse dei mass media. Raccoglie decine di articoli sui quotidiani regionali, sulle pubblicazioni on-line, servizi radiofonici e televisivi, con una presenza ‘quasi rituale’ del TG regionale RAI. E’ ‘coniugato’ nei tempi e nei modi dei più moderni social network: Facebook, Twitter, Instagram. IL FESTIVAL DELLE DIFFERENZE Dieci edizioni, una longevità che testimonia il successo e il radicamento del festival, potremmo chiamarlo il festival delle differenze, per la grande varietà dei generi teatrali che vengono proposti: il teatro fisico e quello acrobatico di ispirazione circense, il microteatro, i burattini e le marionette, il mimo, il mangiafuoco, maghi e fantasisti, performer e tanta, tanta musica da vedere e da sentire. Una edizione che offre tutte le possibili gradazioni di tono, dalle cose dette a quelle urlate, da quelle sussurrate al silenzio che fa posto al solo gesto. Un festival che offre un panorama esauriente sull’alto tasso di creatività e fantasia che attraversa questa tipologia di spettacoli riuniti nella generica denominazione di ‘teatro d strada’. Ogni ‘teatro’ saprà farsi ascoltare nei contesti più diversi, con una dislocazione in perfetta sintonia con lo spazio che lo accoglie. E così ogni spazio sarà come un diverso piatto di un grande menù che da l’opportunità ai tanti spettatori di scegliere secondo le proprie aspettative. Il teatro di strada gioca un ruolo importante nella società, è una ‘nuova’ offerta di consumo culturale, perché ha la capacità di esprimere differenti linguaggi, perché ha un ‘naturale feeling’ con le nuove generazioni rispetto al teatro tradizionale, perché è colorato, non ha la puzza al naso, invade le strade, i vicoli, le piazzette del borgo di Campiglia, una invasione gioiosa, amichevole, traboccante, che mescola spettacolo e vita quotidiana, e che per la sua fisicità si oppone alla ‘virtualità’ dei rapporti di oggi. E la novità di questa offerta sta anche in una ‘tipicità’ del teatro di strada: conta su un patrimonio intatto di entusiasmo, su una grande voglia di crescere dei suoi protagonisti, su una flessibilità ed una capacità di adattamento agli spazi sconosciuta ad altri settori dello spettacolo dal vivo. DA NON PERDERE: Ogni sera nel Giardino della Rocca, Rita Pelusio in “EVA, diario di una costola”, con Rita Pelusio, Regia Marco Rampoldi. Dopo il successo di “Suonata” e “Pianto Tutto” Rita Pelusio torna in scena per dare vita ad una figura curiosa e ribelle che si affaccia al mondo con uno sguardo ancora puro, ispirata al “Diario di Eva” di Mark Twain. Eva è un clown, molto lontano dall’immagine della bella, bionda e ingenua a cui l’iconografia ci ha abituato. Un ‘fou’ irriverente che si trova alle prese, prima della storia, con la più grande scelta dell’umanità. Accettare e regole o disubbidire. Una trasgressione all’insegna della scoperta di cui la mela è simbolo: morderla o non morderla? In un misto di consapevolezza e disincanto, Eva si chiede cosa succederà dopo, proiettandosi nella contemporaneità delle donne di oggi: umane nella loro imperfezione raccontano il coraggio di chi ogni giorno combatte per la propria felicità. E alla Rocca (anfiteatro) Somantica project in “Sogno dunque sono”, un viaggio nel mondo dei sogni. Quando le palpebre si chiudono: immagini interrotte e ancora disturbate dalla veglia, poi, via via che il viaggio prosegue sensazioni di dolcezza e armonia, e infine il sonno profondo, quella fase in cui tutto è possibile, anche volare diventa fuoco, diventa colore. Tra i numerosi gruppi stranieri presenti da segnalare gli spagnoli del Deux à la tache in “Crack up Show”, (ogni sera in oiazza Dogali) un mix esplosivo di commedia, magia , umor con tocchi di spettacolare trasformismo. Una commedia degli equivoci con situazioni assurde che regalano al pubblico una cascata di risate. Apparizioni e sparizioni inattese, levitazioni ingannevoli, giochi di prestigio caotici e trucchi di magia imprevisti rivelano che la magia non è esclusiva di illusionisti ciarlatani ma di chiunque sia capace , come la nostra ingenua assistente , a guardare, annusare e ascoltare il mondo con la curiosità e la leggerezza di un bambino. Ogni sera in Piazza della Repubblica lo spettacolo ‘rivelazione’ della scorsa stagione del teatro di strada: Unnico che presenterà “Spank!” o forse è meglio dire che sarà Spank, un piccolo e affettuoso bastardino che conquisterà il pubblico dei bambini e dei loro genitori. Unnico e Spank, eseguono dei brevi ma intensi numeri di acrobazie che vedono Spank saltare, girare, arrampicarsi sulla schiena, sulla pancia dentro e fra le braccia del suo amato padroncino e non solo. Ogni sera in Piazza del silenzio ecco il Duo Alegre in “Poesia”, arte musica e movimento… Sfere di cristallo che fluttuano nell’aria, scivolano sul corpo, appaiono e scompaiono… Movimenti armoniosi che accompagnano un magico spettacolo di giocoleria e danza. Uno spettacolo innovativo frutto di passione, ricerca e sperimentazione, con tanta voglia di miscelare e contaminare varie espressioni artistiche. Non mancherà Badabimbumband, che è una istituzione per Campiglia, senza di loro non c’è il festival, sono divenuti un rituale, attesi come le feste comandate. Apriranno il festival l’undici agosto, due esibizioni nelle vesti dei frati con “Opus Band” e il finale serata in piazza con l’immancabile “Bandita”, lo spettacolo che ha rivoluzionato il modo di esibirsi della marching band italiane, ponendo forte attenzione alla teatralità, ai costumi e alle coreografie, oltre che, naturalmente alla musica.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI CAMPIGLIA