Campiglia e Piombino variano il piano strutturale

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PIOMBINO 1 agos­to 2018 — Dopo l’approvazione del doc­u­men­to politi­co con­te­nente gli obi­et­tivi strate­gi­ci e le pri­or­ità per la piani­fi­cazione del­la Val di Cor­nia, le ammin­is­trazioni comu­nali di Piom­bi­no e di Campiglia han­no approva­to ques­ta mat­ti­na la delib­era di avvio del pro­ced­i­men­to del­la vari­ante gen­erale al Piano Strut­turale d’area.
L’obiettivo delle ammin­is­trazioni è quel­lo di rilan­cia­re il coor­di­na­men­to delle politiche di piani­fi­cazione e gov­er­no del ter­ri­to­rio tramite la redazione di un nuo­vo piano strut­turale inter­co­mu­nale, l’ultimo approva­to è del 2007, tenen­do con­to dei diver­si per­cor­si di piani­fi­cazione con­dot­ti da cias­cun Comune.
In prat­i­ca, Piom­bi­no e Campiglia avvier­an­no con­giun­ta­mente la pro­ce­du­ra di revi­sione del Piano Strut­turale men­tre Sas­set­ta e San Vin­cen­zo, dotati di un pro­prio Piano strut­turale e rego­la­men­to urban­is­ti­co parte­ci­pano comunque all’attività dell’ufficio di piano per elab­o­rare le scelte di piani­fi­cazione ter­ri­to­ri­ali e rialline­an­do i pro­pri stru­men­ti urban­is­ti­ci. Pur man­te­nen­do dis­tin­ti quin­di i pro­ced­i­men­ti di revi­sione e di adegua­men­to degli stru­men­ti, il meto­do di lavoro è quel­lo del­la con­di­vi­sione delle scelte e delle pri­or­ità di diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca e di sosteni­bil­ità ambi­en­tale del ter­ri­to­rio del­la Val di Cor­nia.
Le linee politiche e strate­giche lun­go le quali si muoverà la rilet­tura del ter­ri­to­rio sono state trac­ciate recen­te­mente con l’approvazione di un doc­u­men­to politi­co, frut­to del lavoro delle ammin­is­trazioni comu­nali e  dei par­ti­ti politi­ci del­la mag­gio­ran­za che sarà alla base del­la nuo­va piani­fi­cazione.
“Si trat­ta di un doc­u­men­to che det­ta le linee delle politiche d’area in mate­ria urban­is­ti­ca  con­fer­man­do una sin­er­gia fra i ter­ri­tori – spie­gano i sin­daci di Piom­bi­no e Campiglia Mas­si­mo Giu­liani e Rossana Sof­frit­ti e gli asses­sori all’ur­ban­is­ti­ca Car­la  Maestri­ni e Vito Bar­tale­si – val­oriz­zan­do le nos­tre pecu­liar­ità tradizion­ali in rap­por­to agli altri set­tori strate­gi­ci, come quel­lo del­la logis­ti­ca, dell’economia cir­co­lare, del tur­is­mo, del­la nau­ti­ca, dell’agricoltura di qual­ità. Par­ti­co­lar­mente impor­tante per  Piom­bi­no e anche per Campiglia, con modal­ità diverse,  la rilet­tura del  tema del tur­is­mo per dare a questo set­tore dig­nità di vet­tore eco­nom­i­co, pun­tan­do sul­la qual­i­fi­cazione dei servizi e del­l’of­fer­ta in gen­erale”.
I temi e i prin­cipi fon­da­men­tali  indi­vid­uati, sul­la base dei quali si muoverà il per­cor­so di aggior­na­men­to sono i seguen­ti:

  • il ter­ri­to­rio del­la Val di Cor­nia sceglie di rileg­gere e aggiornare il pro­prio mod­el­lo di svilup­po pun­tan­do sul­la sosteni­bil­ità ambi­en­tale. Sosteg­no al lavoro e rispet­to dell’ambiente devono essere due aspet­ti inter­con­nes­si e non in con­flit­to per una reale diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca, con econo­mia cir­co­lare, nuove sfide del­l’a­gri­coltura, tur­is­mo lega­to al benessere, poten­zi­a­men­to del sis­tema dei parchi;
  • tur­is­mo con una rilet­tura di questo vet­tore nel muta­to quadro delle con­dizioni eco­nomiche pun­tan­do sul­la desta­gion­al­iz­zazione, poten­zi­a­men­to dei servizi, del­la qual­ità e del­la quan­tità dell’offerta, ter­mal­is­mo, capac­ità di attrazione di nuove tipolo­gie del set­tore tur­is­ti­co-ricetti­vo; poten­zial­ità del tur­is­mo all’aria aper­ta (tur­is­mo atti­vo), un set­tore di grande impor­tan­za per tut­to il ter­ri­to­rio;
  • per nuo­va indus­tria e sis­tema pro­dut­ti­vo, oltre la vari­ante di rip­i­ani­fi­cazione delle aree indus­tri­ali, si studier­an­no le inter­con­nes­sioni del­la nuo­va indus­tria con le aree produttive/artigianali del ter­ri­to­rio;
  • sis­tema infra­strut­turale con la definizione degli assi viari, por­tu­ali e fer­roviari, le infra­strut­ture leg­gere (per­cor­si pedonali, per­cor­si cicla­bili, sen­tieris­ti­ca);
  • econo­mia del mare con il sis­tema por­tuale pro­dut­ti­vo e tur­is­ti­co, logis­ti­ca, nau­ti­ca e dipor­tismo, val­oriz­zazione del­la cos­ta e del­la qual­ità del­l’of­fer­ta bal­n­eare, itti­coltura e mari­coltura;
  • dimen­sione sociale con adeguate politiche abi­ta­tive di inte­grazione e di sicurez­za;
  • rigen­er­azione del pae­sag­gio non più urbano e non anco­ra agrario, che sta tra la cit­tà e la cam­pagna, pae­sag­gio di lim­ite e al con­tem­po “spazio di medi­azione” poli­va­lente (sociale, fun­zionale, visi­vo-percetti­vo, eco­logi­co-ambi­en­tale),
  • per la qual­ità del­la parte­ci­pazione demo­c­ra­t­i­ca la revi­sione delle pri­or­ità e degli obi­et­tivi con­tenu­ti negli stru­men­ti di piani­fi­cazione ter­ri­to­ri­ale devono essere un reale momen­to di espe­rien­za demo­c­ra­t­i­ca, di dis­cus­sione e di con­di­vi­sione con la cit­tad­i­nan­za.

Il doc­u­men­to di avvio del pro­ced­i­men­to alla Vari­ante sarà por­ta­to in con­siglio comu­nale nel mese di agos­to. L’ obi­et­ti­vo è quel­lo di arrivare all’adozione del­la vari­ante entro la fine di ques­ta con­sil­iatu­ra.

Uffi­cio stam­pa del Comune di Campiglia
Uffi­cio stam­pa del Comune di Piom­bi­no

(Foto di Pino Bertel­li)

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