Campiglia: la Giunta decide ciò che non gli spetta

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CAMPIGLIA 17 otto­bre 2015 — La con­feren­za stam­pa con­vo­ca­ta dal Sin­da­co Sof­frit­ti nei giorni scor­si dove ha annun­ci­a­to l’atto di ind­i­riz­zo del­la Giun­ta per la revi­sione del Rego­la­men­to Urban­is­ti­co e del Piano Strut­turale è la palese dimostrazione che non esiste più il rispet­to per le isti­tuzioni, per il ruo­lo e le fun­zioni che esse rap­p­re­sen­tano.
È gravis­si­mo ciò che è accadu­to, la Giun­ta ha roves­ci­a­to e sot­trat­to il ruo­lo al Con­siglio Comu­nale in mate­ria di piani­fi­cazione ter­ri­to­ri­ale e urban­is­ti­ca (art 42 del testo uni­co degli enti locali). Infat­ti è quest’ultimo organo che dopo aver val­u­ta­to l’attualità di un piano (in questo caso il Rego­la­men­to Urban­is­ti­co o il Piano Strut­turale) chiede con un atto d’indirizzo alla Giun­ta di pro­cedere alla sua revi­sione. In questo caso, non solo, la Giun­ta ha pro­ce­du­to sen­za nes­sun ind­i­riz­zo del Con­siglio, ma lo ha fat­to in con­seguen­za di richi­este di pri­vati, evi­den­te­mente non con­for­mi al Rego­la­men­to Urban­is­ti­co, deci­den­do autono­ma­mente di dover pro­cedere alla revi­sione, lo ha fat­to tenen­do i con­siglieri com­ple­ta­mente all’oscuro di tut­to, che sono venu­ti a saper­lo tramite la stam­pa. Pos­si­amo cer­ta­mente dire che la democrazia a Campiglia è mor­ta.
Ma non è fini­ta qui. I cit­ta­di­ni devono sapere che su argo­men­ti cru­ciali per il nos­tro ter­ri­to­rio, vedi la situ­azione del com­par­to di estrazione delle cave, ques­ta ammin­is­trazione ha volu­ta­mente esclu­so dal conoscere i fat­ti i con­siglieri comu­nali demo­c­ra­ti­ca­mente elet­ti; nes­suna com­mis­sione, nes­sun Con­siglio è sta­to con­vo­ca­to per affrontar­li e dis­cuter­li.
Ma il fat­to se vogliamo è anche più grave, dal comu­ni­ca­to stam­pa si coglie come ormai siano saltati tut­ti gli sche­mi e gli impeg­ni pro­gram­mati­ci sul gov­er­no del­la sovra­co­mu­nal­ità. Nonos­tante le belle parole che sono state spese dal PD nei pro­gram­mi elet­torali per pro­muo­vere l’Unione dei comu­ni del­la Val di Cor­nia e poi, gli atti approvati con ordine del giorno non meno di un anno fa, davan­ti alla pro­va dei fat­ti ques­ta ammin­is­trazione con­tin­ua a smen­tire se stes­sa: per il Rego­la­men­to urban­is­ti­co e il Pino strut­turale, che sono atti sovra­co­mu­nali per eccel­len­za, si decide di pro­cedere alla loro mod­i­fi­ca con un atto di Giun­ta, e gli altri comu­ni nem­meno inter­pel­lati.
La lista Comune dei Cit­ta­di­ni ha chiesto, dopo avere appre­so la notizia dell’atto di Giun­ta, la con­vo­cazione imme­di­a­ta del­la com­mis­sione urban­is­ti­ca affinchè, pri­ma di tut­to, ven­ga fat­ta chiarez­za sulle moti­vazione di tale scelta e, in sec­on­do luo­go, chiedere una dis­cus­sione più ampia sul rego­la­men­to urban­is­ti­co approva­to nel 2011 e qua­si com­ple­ta­mente inat­tua­to. Seg­no evi­dente di scelte fal­lite.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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