A Campiglia opposizione disfattista
Il dibattito politico nazionale ha tra i principali argomenti di discussione due tematiche che stiamo affrontando anche a livello locale: la messa in sicurezza del territorio e la riforma delle amministrazioni, con la conseguente riorganizzazione degli ambiti territoriali attuali. La discussione relativa alla messa in sicurezza del territorio purtroppo non è più rimandabile; le condizioni climatiche attuali, un tempo valutate eccezionali, devono essere considerate parte integrante della quotidianità; ne sono concreta dimostrazione i drammatici avvenimenti degli ultimi periodi, che, sebbene in misura fortunatamente più lieve rispetto ad altre parti d’Italia hanno colpito anche il nostro comune. Preso atto di ciò occorre chiarire che spesso i reali concetti di autonomia e competenza vengono percepiti in maniera diversa da quella che è la realtà, semplicemente perché questi concetti applicati alla vita amministrativa sono talvolta francamente assurdi. Capita infatti, ad esempio, che una strada o un fossato che attraversano la cittadina non siano comunali ma provinciali o di altri enti, pertanto risulta impossibile per i comuni fare direttamente opere di manutenzione e quindi prevenire i danni che inevitabilmente sono conseguenti a particolari e gravi fenomeni atmosferici. Inoltre per inquadrare bene il contesto in cui si instaura il problema, potrebbe essere utile una riflessione sullo sviluppo pregresso del nostro territorio, sugli strumenti e gli impianti inizialmente concepiti rispetto all?attuale sfruttamento di suolo, mezzi e risorse, sicuramente diverso e più ampio rispetto a quello inizialmente pensato. Tuttavia, valutato ciò, per garantire ai cittadini di vivere in un ambiente sano anche dal punto di vista della tenuta del suolo occorre che tutti i soggetti interessati facciano la loro parte: i comuni, i consorzi di bonifica, gli altri enti locali.
È in questo senso che va l’ordine del giorno presentato dal nostro gruppo consiliare, che sollecita agli enti che ne hanno la competenza la realizzazione in via prioritaria delle opere finalizzate alla messa in sicurezza del territorio, compresi il Sindaco e la giunta, che contestualmente presentano la programmazione amministrativa degli interventi a ciò finalizzati, forti anche delle misure di sblocco dal patto di stabilità che il Governo centrale auspicabilmente metterà in atto in sede di Consiglio Comunale ancora una volta l’opposizione si è rifiutata di approvare il nostro ordine del giorno sulla messa in sicurezza del territorio, non tanto perché non condiviso ma perché come al solito a quanto pare alle minoranze piace più la forma che la sostanza… dimostrando che quel che conta è portare a casa vittorie firmate e che l’importante è metterci il cappello a discapito di un’unanimità d’intenzione che invece appare evidente.
Un altro argomento di significativa rilevanza tra i vari discussi nell?ultimo consiglio comunale, ovvero l?ampliamento dell?attuale ambito territoriale della Val di Cornia, è indirettamente collegato al precedente; ad esempio l?aggregazione della funzione corrispondente alla messa in sicurezza del territorio potrebbe produrre delle economia di scala che incidendo favorevolmente sui bilanci comunali, ridurrebbero i costi direttamente per i comuni ed indirettamente per i cittadini. La necessità di gestire insieme problematiche comuni al territorio, così come le disposizioni normative che obbligano i piccoli comuni ad associare le funzioni e le riforme avviate a livello nazionale impongono a chiunque voglia fare politica seriamente e senza demagogia di compiere atti che vadano in questa direzione. Non possiamo più permetterci, in questo eccezionale clima di crisi e rinnovamento anche obbligato- di lasciare sfuggire le occasioni di crescita e di risparmio per i cittadini, che potrebbero godere di servizi migliori e politiche fiscali più leggere. Che la Val di Cornia sia un territorio ricco di potenziale lo dimostrano anche i recenti investimenti di intelletto e risorse che la politica ed il Governo vi hanno riversato, ed in tal senso è sufficiente pensare alla grandiosa azione dell’ormai pluri- discusso (e talvolta strumentalizzato) accordo di programma ed allo sviluppo del porto di Piombino; tuttavia, un territorio così eterogeneo dal punto di vista delle risorse e delle offerte può dare il meglio solo se gestito in maniera unitaria, garantendo la salvaguardia di tutte le peculiarità tipiche dei comuni che lo compongono. In questo senso non vogliamo porci limiti, ma obiettivi da raggiungere e superare: da qui nasce l?esigenza di volgere lo sguardo oltre i tradizionali confini dell’ambito attuale. Campiglia Democratica guarda al futuro tenendo conto di un contesto che cambia, mentre l’opposizione promuove un atteggiamento disfattista col fine di creare un disagio ed uno screditamento politico diffuso. Ci chiediamo inoltre con quale coraggio l’opposizione possa criticare gli atti dell’amministrazione, consapevole delle esigue risorse delle quali il Comune dispone quando, oltretutto, è in parte responsabile di aver sostenuto una battaglia politica contro la fusione con il Comune di Suvereto che, loro sanno bene, avrebbe portato sostanziosi benefici per tutta la comunità. Attendiamo fiduciosi la loro spiegazione, alla luce delle recenti erogazioni da parte del ministero per i comuni che si sono fusi, su come quelle risorse non sarebbero servite al nostro Comune e a quello di Suvereto!
Avv. Stefano Sicurani Capogruppo Campiglia Democratica